Quelli di Greenpeace sfottono Renata Polverini affiggendo manifesti ironoci e polemici sul nucleare.
L’iniziativa - spiegano gli attivisti - serve a svelare l’ “ipocrisia nucleare” della candidata Pdl, che nei giorni scorsi ha espresso il suo appoggio ai piani nucleari del governo, ma ha dichiarato allo stesso tempo che il Lazio “non ha bisogno” di centrali nucleari.
"Stop alle pensioni dei deputati" Scritta luminosa su San Pietro
Una scritta luminosa intermittente è apparsa sulla cupola di San Pietro. Il blitz, ad opera di Luciano Casasole, si rifà all'appello che il cardinale Severino Poletto ha recentemente rivolto ai consiglieri regionali del Piemonte, esortandoli a rinunciare ai privilegi pensionistici in virtù del principio di uguaglianza e in considerazione delle gravi condizioni economiche in cui versano in questo momento migliaia di famiglie colpite dalla crisi economiche e dalla disoccupazione
'Stop pensioni deputati'. Una scritta intermittente ha illuminato la cupola di San Pietro in Vaticano. Il blitz, ad opera di Luciano Casasole, si rifà all'appello che il cardinale Severino Poletto ha recentemente rivolto ai consiglieri regionali del Piemonte, esortandoli a rinunciare ai privilegi pensionistici in virtù del principio di uguaglianza e in considerazione delle gravi condizioni economiche in cui versano in questo momento migliaia di famiglie colpite dalla crisi economiche e dalla disoccupazione.
"I nostri politici sono sempre pronti a bisticciare su tutto, ma quando si mettono a discutere di premi e di liquidazioni solo per loro, vanno d'accordo", aveva detto il cardinale, facendo riferimento all'indennità di fine mandato dei consiglieri regionali del Piemonte, una 'superliquidazione' di 100mila euro lordi decisa dall'allora governatore Enzo Ghigo.
Nel mirino di Poletto anche l'aumento del premio elettorale dei parlamentari, da uno a quattro euro per ogni voto: "E' una contraddizione predicare che bisogna trovare risorse, fare sacrifici, e poi quadruplicarsi il premio elettorale. Non mi pare sia un bell'esempio, non fa bene al popolo. Pensare che i buoni esempi dovrebbero venire proprio dalle istituzioni pubbliche"
La giornalista Maria Luisa Busi e la sua troupe arrivati Abruzzo per un servizio per il settimanale Tv7 è stata contestata da manifestanti al grido "scodinzolini, scodinzolini!" rei da par loro, di avere diffuso un'immagine falsata della situazione in Abruzzo.
La Busi all'Ansa: "io sono qui per fare il mio lavoro onestamente e non posso rispondere, ovviamente, dell'informazione a livello generale che il Tg1 ha fatto nel corso di questi dieci mesi dal terremoto. Posso solo dire - ha detto ancora - che quello che ho visto all'Aquila, in questi giorni con i miei occhi, è molto più grave di come talvolta è stato rappresentato: migliaia di persone sono ancora in albergo, le case non bastano e la ricostruzione non è partita".
Riceviamo e pubblichiamo una mail dalla Sig.ra Patrizia Lucrezia Iannone.
Mi sfugge sicuramente qualcosa ...
Mangiamo di tutto ... mucche maiali capre galline e ... magari anche il coniglietto che con tanto amore e in maniera ipocrita, ci siamo cresciuti nel nostro cortile
Perche' il gatto no? Ipocrisia da farisei!
Assolutamente e' fuori da ogni LOGICA
Chi ha condannato Bigazzi? E … vorrei sapere cosa c’e’ nel piatto di chi lo condanna
‘GATTO IN UMIDO NO’ pero’ il tacchino in brodo o farcito, imbottito di ogni ben di Dio, quello si …
Un momento di storia … bruciato da atteggiamenti disgustati e svenevoli della conduttrice ( e qui non accuso ne infierisco, ho visto il video su internet)
IL QUINTO POTERE … e’ proprio vero!!! Non c’e’ più la libertà di poter esprimere una opinione perché condannati e accusati.
Non ho assistito alla puntata in questione, ho visto il video sul web ma non credo, che ci sia stata da parte del rispettabile Bigazzi una maniera subdola trasversale o scorretta per incitare a maltrattare i gatti.
Una ricetta storica del Valdarno …Però il pollo del Valdarno famoso, quello si può mangiare
Il pollo del Valdarno si cucina semplicemente aperto a libro e cotto sulla brace con erbe, sale e pepe (il nome della ricetta – pollo alla diavola – deriva dall’aspetto “infernale” delle fiamme) oppure si prepara in umido con i rocchini rifatti (palline di sedano lessato infarinate, passate nell’uovo, fritte e poi insaporite nell’umido del pollo). Secondo una tradizione non solo valdarnese, ma di tutta quanta la Toscana, si prepara il pollo fritto, passato prima nella farina e poi nell’uovo e cotto a lungo nell’olio bollente. Con le interiora si cucinano i crostini neri, mentre il collo si mangia ripieno (farcito con carne, uova, grana, noce moscata).
I galli sono alti, slanciati, di grossa coscia e petto piccolo e raggiungono il peso di 2/2,5 kg. Hanno penne bianche (che con il tempo tendono al frumentino), coda a ciuffo con falciformi brevi, cresta rosso sangue, eretta, con cinque o sei denti, bargigli molto sviluppati, orecchioni color crema con venature rosse, becco, zampe e pelle gialli. Le galline sono più piccole (1,5/2 kg) e hanno la cresta piegata.
Anche tra gli animali c’e’ razzismo …
Un nobile e rispettabile pollo del Valdarno, ridotto alla diavola e un gatto (con tutto il rispetto anche per lui, ma credo pari ad un pollo) non può entrare nelle nostre tradizioni culinarie.
QUALCUNO MI DIA UNA SPIEGAZIONE… COSA MI SFUGGE???
Se l’animale in questione fosse stato un coniglio, nessuno avrebbe fatto polemica.
Credo che alla base ci sia altro… molto altro.
Bigazzi: un uomo di una cultura superiore alla media, con le sue notevoli capacità di ‘elaborare’ concetti, la sua preparazione, soprattutto in campo gastronomico … spaventa e diciamolo da’ fastidio … forse perché non ci può essere un giusto confronto
E’ stato solo uno spunto per ‘accusarlo’ incriminarlo, per farlo cadere finalmente in fallo.
Il grande cultore di sani principi … ci incita e ci insegna a mangiare il Gatto …
Una vergogna!!!
Una logica (se ancora esiste) ancora una volta mi impone una spiegazione!
ma … una spiegazione motivata con un criterio e con lealtà.
PERCHE’ IL GATTO NO E TUTTI GLI ALTRI ANIMALI SI’ ???
MI CHIEDO: ma … se andiamo in altri paesi mangiamo le formiche i serpenti i cani gli scarafaggi le rane … vero, non cresciamo sul nostro divano le formiche o le rane
Ma serpenti si! Fanno parte ormai dell’arredamento di molti, magari bianchi, perché fanno pendant con il nostro salotto …A proposito per concludere con l’ipocrisia …
abbiamo dovuto chiamare escargot le dolci lumachine che vediamo strisciare teneramente sul nostro terrazzo … ma che poi tuffiamo in brodi salse e sughi non avevamo il coraggio di chiamarle lumache e ci siamo nascosti dietro un … ipocrito francese.
Quanto siamo bravi con queste piccole ma utili ipocrisie.
Allora il coraggio di dire soltanto: mi sei antipatico a pelle perché sei fuori dalla mia portata … no quello no la legge 281 del 1991 articolo1 comma 1 recita: “Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente".
Attenzione quando camminiamo … uccidiamo migliaia di formiche, insetti, acari …
La legge non ha previsto di tutelare questi suddetti animaletti.
E i conigli che teniamo in gabbia e che curiamo con tanto amore per poi … strappargli la pelliccia senza pietà e con ancor meno pietà lo facciamo a pezzi e lo infiliamo in forno?
Sì certo … lo circondiamo di patatine così mentre si rosola magari si fa una partitina a calcio.
E gli ermellini allevati in maniera atroce per poi prenderci solo la pelliccia?
E … il cavallo? Devo assolutamente stendere un velo pietoso sull’argomento…Sono stata costretta un anno ad assistere al palio di Siena. Un massacro … e quell’anno morì anche un cavallo.
E poi gli struzzi? Dolcissima carne con tante proprietà benefiche; quanto ci somigliamo con quei simpatici animali dal collo lungo… li imitiamo a perfezione quando mettiamo la testa sotto la sabbia.
Muore un ragazzo a Vancouver per uno sport estremo e … cosa si fa?
Un minuto di silenzio e poi si continua.
La vita continua ma … attenzione siamo circondati da ipocrisie e non riusciamo nemmeno a difenderci.
Oggi purtroppo non potrò magiare il gatto a pranzo … MA SOLO PERCHE’ LE MIE TRADIZIONI CULINARIE NON ME LO PERMETTONO ma ciò e’ diverso, e’ come non mangiare scarafaggi.
Se fossi nata in un paese dove si mangiano cavallette e gatti, oggi avrei fatto uno stufato di cavallette e gatto e forse avrei provato a farne anche un omogeneizzato.
Avrei molto altro da aggiungere ma …
Riassumo dicendo: è stato solo accennato ad un proverbio e una ricetta del Valdarno
… non uccidiamo la cultura, le tradizioni culinarie e il RISPETTO.
La pubblicazione del bando per le iscrizioni agli asili nido è prevista nei primi giorni di marzo.
Requisito fondamentale per la presentazione della domanda è la residenza nel Comune di Roma del bambino e di almeno un genitore.
Alla domanda è necessario allegare la dichiarazione ISEE relativa ai redditi 2008 o 2009 e, per i genitori lavoratori, l'attestato di servizio rilasciato dal datore di lavoro con l'indicazione della tipologia oraria lavorativa (se tempo pieno o part-time in percentuale).
Roma, 7 febbraio 2010 – La prima stagione concertistica organizzata dall’Associazione culturale Mostacciano continua con un omaggio alla musica partenopea: Napoli…sentimento e melodia, lo spettacolo musicale che debutterà il 19 febbraio alle ore 21 sul palco dell’Auditorium Tito Brandsma (via padre Giovanni Antonio Filippini 1 – Mostacciano, Eur).
Dopo la serata del 24 gennaio, dedicata al Tango di Piazzolla, che ha visto protagonisti, oltre al quintetto dei musicisti, due bravissimi ballerini di Tango e l’attore Enzo Decaro, il quinto concerto della Stagione ospiterà Giuseppe Ciaramella al pianoforte, Maria Rosaria e Anna Maria Demuro al violino, Fernando Ciaramella alla viola, Irma Ciaramella come voce recitante e Mariangela Di Giamberardino soprano:gli artisti, omaggeranno “a modo loro” la musica classica napoletana, rivisitata però da un’insolita formazione cameristica
Un repertorio in parte noto ma messo in scena sotto una luce nuova: un contesto diverso che vuole preservare la dignità e l’universalità della canzone napoletana senza relegarla tra i luoghi comuni della solarità e del chiasso a tutti i costi, ma di ricordarne tanti altri aspetti. L’intimismo, l’amore, non necessariamente gridato ma sussurrato come in “Te voglio bene assaje” ma anche la ricchezza e l’originalità del tessuto musicale, la freschezza della vena melodica, le peculiarità armoniche che spesso hanno influenzato i compositori classici. Basti pensare a quanto spesso Bach, Beethoven, Chopin, Brahms, hanno inserito nelle loro composizioni l’accordo di Sesta napoletana, alle rivisitazioni partenopee di Chopin, autore di una Tarantella per pianoforte; di Liszt, nei suoi Anni di pellegrinaggio; di Debussy ne Les collines d’Anacapri, e L’isle joyeuse.
La Stagione organizzata dall’Associazione culturale Mostacciano e patrocinata dall'Assessorato alle Politiche Culturali e delle Comunicazioni del Comune di Roma e dal Municipio XII, terminerà il 28 maggio con la Tosca di Puccini.
Per assistere al concerto si può acquistare il biglietto d’ingresso (20 euro) o in alternativa abbonarsi agli spettacoli in cartellone: 72 euro per i prossimi 6 spettacoli. Agevolazioni per gli over 65 (6 spettacoli al costo di 60 euro) e studenti (30 euro per assistere a tutta la manifestazione)
E per avvicinare i più piccoli alla musica, per le famiglie è riservata un’offerta speciale: un abbonamento gratuito per bambini e ragazzi under 18, se è abbonato almeno un genitore.
L’Acm è un’associazione senza fini di lucro. I guadagni saranno devoluti alla Onlus “AfricaSottosopra”, impegnata soprattutto in progetti di sviluppo in Malawi.
Sospeso dalla RAI Beppe Bigazzi, perché ha spiegato nella trasmissione “La Prova del Cuoco” su come cucinare i gatti e confessato di esserne stato un consumatore.
Mercoledì 10 febbraio, all’interno della puntata, Bigazzi spiegava e ricordava una vecchia tradizione sul come preparare al meglio le sue carni: "Lo si teneva per tre giorni nell'acqua del torrente".
Apriti cielo! …subito sono scattati gli anatemi dei “sindacalisti di professione” degli animali che ci ricordano che la legge 281 del 1991 articolo1 comma 1 recita: “Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente".
Certo, la velocità con cui scattano le sanzioni per chi contravviene le leggi ti fa sentire sicuro, ti conforta pensare a uno Stato dove chi sbaglia paga, dove vi è la certezza della pena e dove davanti ai codici della legge sono tutti uguali.
Devo ora confessare che, aimè, tanti anni fa mia madre mi ha cresciuto a polpette di carne di cavallo e le ritengo anche ora una prelibatezza. Domanda: sono sanzionabile? I cavalli sono animali di affezione o figli di p….na?
Detto ciò abbiamo appurato che si è sempre molto attenti a censurare, ma non si riesce a capire come mai tutta la discarica televisiva non sia “attensionata” dalla Buon Costume.
Sotto un filmato dove prendo personalmente a calci un gatto.
VISIONARIA 2010 - 1° Brainstorming Day è l’appuntamento innovativo e non convenzionale che si terrà il 4 marzo 2010, alle ore 14,30 al Teatro Parioli di Roma, ospiti di Maurizio Costanzo, promosso dalla Fondazione Ateneo Impresa, istituzione non profit finalizzata alla valorizzazione della persona e dei giovani talenti.
Un melting pot creativo, un evento che intende creare un momento d’incontro che, attraverso le parole chiave “giovani, imprese, futuro”, metta le nuove generazioni a diretto contatto con importanti personalità dell'impresa, della cultura e delle istituzioni.
Il progetto Visionaria prende forza proprio da questi concetti, integrandone il significato con un nuovo elemento: dare un’opportunità concreta a menti brillanti.
L’evento prevede interventi di Riccardo Luna, Direttore di Wired, Massimiliano Magrini, da AD di Google a promotore di Annapurna Ventures, Gian Paolo Tagliavia, Amministratore Delegato di MTV Italia, Massimo Banzi, "padre" di Arduino, il primo hardware open source, Gianluca Reale di Ustation, Fabrizio Terranova ideatore di X-drive, Daniela Ubaldi Direttore di Next Exit ed altri importanti contributi.
Nell’occasione verrà lanciato sul sito www.iosonounvisionario.it il relativo concorso di idee online per raccogliere idee, progetti, proposte e suggerimenti che contribuiscano con originalità allo sviluppo del Sistema Italia, e presentato il Premio Fondazione Ateneo Impresa, momento culminante del progetto/percorso “Adotta un giovane talento” che riserva Borse di Studio per la formazione e la crescita professionale.
L’intero evento sarà trasmesso in streaming video sul sito di www.ustation.it, il primo media social network in Italia che aggrega informazione e contenuti prodotti dai media universitari e dai singoli producer.
La nevicata a Roma - EUR Torrino del 12 febbraio del 2010
Da “La Neve a Roma dal 1741 al 1991“, pubblicazione curata dall’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (UCEA), alcuni dati storici sulle precipitazioni nevose riprese dall’Osservatorio di Roma del Collegio Romano situato sulla Torre Calandrelli.
1776 il 29 dicembre – Copiosa nevicata
1777 il 4 gennaio - Copiosa nevicata
1779 il 7 gennaio - Copiosa nevicata
1780 il 27/1 – 22/2 – 19/12 giorni di copiosa nevicata
1781 il 24 febbraio – Copiosa nevicata
1782 il 13/2 – 14/2 – 15/2 – 16/2 giorni di copiosa nevicata
1792 il 9/1 e il 18/2 giorni di copiosa nevicata
1795 il 14 gennaio – Copiosa nevicata
1796a febbraio e marzo due giorni con neve. Il 14 dicembre – nevate quasi continue che vennero fissate dal gelo e perdurarono fino al 18, che fu dominato da venti sciroccali.
1803 il 6 e 8 febbraio – Copiosa nevicata
1820 L’11 gennaio - Copiosa nevicata
1823a gennaio – un giorno con neve (a ricordo di un ottuagenario, si dette ordine di sbarazzare dalla neve la loggia ed il tetto di S.Maria in Vallicella per timore di soverchio sopraccarico)
1837 a gennaio un giorno con neve e il 22 marzo – Copiosa nevicata
1840il 25 gennaio – nevicata in città raggiunse l’altezza di 11/12 cm.
1845il 25 marzo – la neve fu di ostacolo alla cappella pontificia nella chiesa di S.Maria sopra Minerva.
1846il 21 gennaio – Copiosa nevicata e il 18 dicembre raggiunse lo spessore di un palmo.
1862 il 10 febbraio – neve a Roma, pochi millimetri.
1864il 3 gennaio – viene neve alta un decimetro circa. È rara in Roma tanta neve. Il 31 gennaio – nevica dalle 11 e mezza, ma si scioglie presto. Il 9 febbraio – neve nella notte in quantità da coprire i tetti. Il 10 febbraio – nevica dalle 8.00 fino a mezzodì; la neve e squagliata a sera dal lato Sud dei tetti e non dal Nord.
1867 il 17 gennaio – neve ai colli e nevischio in città
1870 il 9 febbraio – nevicato nella notte, anche in città. Il 10 febbraio – altra nevicata nella notte e campagna tutta bianca. Il 3 dicembre – alle 8 e 3 quarti antimeridiane nevicava. Il 4 dicembre – verso le 10 antimeridiane nevica. Il 31 dicembre – pioggia, neve e grandine a vari intervalli nella notte.
1871 il 7 dicembre – neve ai Campi di Annibale.
1876 il 7 febbraio – pioggia nevischio, indi temporale con minuta grandine. Il 20 febbraio – pioggia mista a neve al mattino. Poca neve a mezzodì. Il 21 marzo – nel pomeriggio verso le 6.00 gocce e un pò di neve.
1877 l’8 marzo – pioggia con neve nel pomeriggio. Il 12 marzo – verso le 4 antimeridiane neve cm. 1,5 circa che resta pei tetti fino al mezzodì.
1878 il 14 marzo – vento di nord burrascoso con qualche fiocco di neve. Il 16 marzo – giornata invernale, pioggia con neve alla mattina. Il 17 marzo – neve e pioggia alla mattina. Il 26 marzo – nella notte neve, che si conserva ancora la mattina. Coperto e rigido nel dì con qualche fiocco di neve e gocce d’acqua alle 3 e mezza pomeridiane.
1879 il 17 novembre – coperto umido e rigido la mattina, alle 8.54 qualche fiocco di neve. Il 2 dicembre – alle 7.30 antimeridiane comincia a nevicare con vento variabile e debole, nevica fino alle 9.20 (cm.2) riprende con forza alle 9.50 fino alle 10.
1880 il 23 gennaio – fiocchi di neve da dopo le 4 pomeridiane alle 6. Il 24 gennaio neve dalle 3 alle 6 antimeridiane; alle 8.00 antimeridiane la neve si mantiene sui tetti.
1881 il 25 gennaio – alle 8 antimeridiane fiocchi di neve; neve e pioggia durante il giorno.
1886 l’11 gennaio – al mattino pioggia; a mezzodì neve, alle 3 e un quarto rasserena.
1887l’8 febbraio – poca neve in città alta. Il 9 febbraio – dopo il meriggio neve a larghe falde che durò fino alle 4 e mezzo pomeridiane. Il 21 dicembre – notte neve. Il 25 dicembre alle 8 antimeridiane caddero ghiaccioli. Il 26 dicembre – mattina neve. Il 28 dicembre – mattina venti forti 4° quadrante e neve.
1888 il 3 gennaio – pioggia mista a nevischio al mattino. Il 30 gennaio – stamane forte nevicata fino alle 10 antimeridiane. L’1 febbraio – dalle 9.30 pomeridiane alle 11.30 pomeridiane neve altezza cm.3.
1890 il 28 febbraio – a sera nevischio. Il 2 marzo – neve abbondante nella notte, mm 2,3 neve fusa. Il 3 marzo – notte neve e pioggia. Stamane verso le 8 fiocchi di neve mm 5,2 neve fusa.
1891 il 9 gennaio – nella notte e stamane pioggia copiosa e neve. Il 16 gennaio – stamane neve dalle 7 e mezza alle 3 del pomeridiane. Il 18 gennaio – mattino poca neve. Nel pomeriggio forte nevicata. Sera nevicata copiosa. Il 19 febbraio – stamane fiocchi di neve.
1893 il 3 gennaio – stamane neve. Il 13 gennaio – pomeriggio: dall’1 alle 5 e mezza pioggia e neve; neve fusa mm 2.0. Il 15 gennaio – in primo mattino neve mm 5 di altezza. Il 16 gennaio – pioggia ad intervalli mista a neve. Il 22 gennaio – dalle 8.45 alle 9.30 antimeridiane pioggiarella mista a neve.
1895 il 4 gennaio – pioggia, grandine e neve. Il 5 gennaio – neve dalle 11 all 13.30. 29 gennaio – pioggia e neve nella notte. Il 30 gennaio – prima della mezzanotte burrasca da S-SE e neve. Il 31 gennaio – neve nella mattina. L’1 febbraio alle 2.00 e alle 7.45 antimeridiane neve mm3.4. Sera pioggia e neve. Il 6 marzo – fortissima burrasca di neve mm5.5 neve fusa.
1896 il 9 gennaio – gocce ad intervalli e piccoli fiocchi di neve. Il 13 gennaio – meriggio neve.
1897 il 25 gennaio – mattino poca neve. Sera grandine, notte leggera nevicata. Il 26 gennaio – neve fusa mm 0.9.
1899 l’11 dicembre – verso le 12.55 minutissima neve.
1901il 6 gennaio – nella notte, dopo le 3.30 intensa nevicata 4 cm, durante il giorno minuti fiocchi di neve. Il 7 gennaio – nella notte leggera nevicata 3 cm. Il 13 febbraio – leggera nevicata nella notte 8 cm di neve. Il 18 febbraio – dalle 7.30 alle 11.15 intensa nevicata. Sera e notte grandine, pioggia e neve, 5 cm di neve. Il 19 febbraio – nella mattinata intensa nevicata. Il 20 febbraio – dalle 12 alle 20 nevicata. Neve fusa mm13.
1904 il 31 marzo – nevischio ed acqua nel mattino, temporale con lampi, tuoni e nevischio nel pomeriggio. Il 28 novembre – nevischio nel mattino.
1907il 22 gennaio – dalle 8 neve mista ad acqua. 23 gennaio – alle 8 la neve è alta 5 cm (media di 15 misure sopra e sottovento) Alle 16 riprende a nevicare fino alle 18 (totale 6 cm). Il 24 gennaio – nelle 24 ore pioggia e neve.
1909 il 25 gennaio – nevischio nella sera. Il 26 gennaio – neve nella notte e nel mattino.
1913il 18 febbraio – ha cominciato a nevicare verso le 5.30 ed ha seguitato fino verso le 11. Altezza al suolo cm 3,4. Il 30 dicembre – intorno alle 9 nevischio e pioggerella, nevischio nel pomeriggio; intorno alle 20.45 nevischio e pioggia con colpi di vento. Il 31 dicembre – alle 5.30 comincia a nevicare e dura pochi momenti.
1917l’1 febbraio – dopo mezzodì fiocca un poco, alle 14.15 neve finissima per breve tempo. Il 26 dicembre – verso le 6 comincia a nevicare e seguita fin verso le 10.15 (alle 9 cm 4 circa di neve al suolo). Il 27 dicembre – neve in primo mattino alle 9, altezza al suolo cm 2. Il 28 dicembre – verso la mezzanotte comincia a nevicare; alle 9 la neve era 2 cm.
1922il 7 febbraio – nevischio verso le ore 16.45. L’8 febbraio – nella mattinata abbondante nevicata. Spessore dai 5 agli 8 cm.
1923 il 31 dicembre – neve nella notte cm 2.
1924 l’1 gennaio – neve nella notte cm 3. Il 13 marzo – intorno alle 22 pochissimo nevischio.
1925 l’11 marzo – verso le 17 fiocchi di neve. Il 12 marzo – verso le 10 leggera nevicata. Il 26 novembre – nevischio nella mattinata.
1926 il 13 gennaio – forte nevicata nella notte, spessore 5 cm.
1927 il 23 gennaio – alle 8.45 nevischio, poi neve in fiocchi grossi mista a pioggia. Il 18 dicembre – neve verso le ore 5. Spessore cm 1 . 5 cm. Il 20 dicembre – nevicata leggera nelle prime ore del mattino fino alle ore 13.
1929il 17 gennaio – durante la notte dalle 4 alle 6 del mattino cm2 di neve; leggere fioccate nel pomeriggio. Il 18 gennaio – neve cm 1 dalle 12 alle 15. Il 26 gennaio – verso le 8 poca neve immisurabile. Il 13 febbraio – dalle ore 12 neve. Alle ore 15 copiosa fino a pomeriggio avanzato. Altezza alle 21.00 cm 4. Il 14 febbraio - neve e pioggia nella notte fino alle prime ore del mattino. Altezza alle 9 cm 5.
1931 il 2 marzo - dalle 0.15 alle 0.30 leggera nevicata in alcuni punti di Roma (Via Veneto, Quartiere Ludovisi, Torpignattara). L’1 aprile – verso le 8.30 fiocchi di neve su Monte Mario.
1932 il 13 febbraio – poca neve alle ore 5. Il 28 febbraio – neve dalle 2 alle 9.30.
1935il 12 gennaio – verso l’1.00 è caduta la neve che ha appena imbiancato il terreno. Il 22 gennaio – dalle 9.30 alle 10.20 caddero 2 cm. di neve. Per tutta la giornata sono continuate a cadere rade falde di neve. Il 14 dicembre – dalle 9 alle 10 cadde la neve che tosto si fuse da sé sul terreno.
foto sotto di proprietà dell'Archivio Cicconi
L'immagine è una lastra in vetro tratta dal fondo "Agenzia VEDO di Porry Pastorel"
1939il 30 dicembre – dalle 22 del 29 alle 6.30 copiosa nevicata. Neve fusa mm 18. Altezza al suolo cm 15 al centro e nei quartieri alti, da 25 a 30 cm a Monte Verde e S.Pancrazio. La neve è rimasta al suolo fino al 3 gennaio 1940.
1940l’11 gennaio – a Monte Mario poca neve che si è disciolta subito. Il 18 gennaio – dalle 13.40 alle 14.05 e dalle 16.30 alle 17.10 nevischio frammisto a pioggia. Dalle 19.05 alle 19.45 nevicata a larghe falde che ha imbiancato i tetti e le campagne ma si è subito sciolta sulle strade. Il 20 gennaio – dalle 3.30 alle 6.30 abbondante nevicata di spessore variabile secondo i punti della città: da cm 1 a cm 6 2 più a Piazza Bologna e Piazza Quadrata, cm 3 al centro, cm 1 a S.Paolo. la neve si è in parte disciolta per effetto della pioggia. Alle 8 cm 1.5. La mattina successiva i quartieri alti erano parzialmente coperti, i bassi liberi. Il 14 febbraio – ore 4.45 pochi fiocchi di neve. Dalle 16.10 alle 19.30 abbondante ficcata che sulle strade si scioglie subito, mentre permane sui prati e sui tetti. Altezza 0.5 cm al centro, 1 cm a piazza Bologna, 2 cm a via Salaria. Il 16 febbraio – 0.2 cm di neve dalle 5 alle 5.15. Il 17 febbraio – leggera nevicata nella notte. Il 6 marzo – dalle 17 all’1.00 dopo mezzanotte neve e pioggia. Altezza neve 2 cm al centro, 4 cm nei quartieri alti. Il 13 dicembre – poca neve a piazza Venezia e a S.Saba. Il 23 dicembre – ore 13.00 pioggia nevischio e neve; neve fusa mm.1.8. il 24 dicembre – durante la notte nevischio e pioggia. Dalle ore 12.00 alle ore 20.00 neve a fiocchi. Al suolo cm4.0 neve fusa mm 5.9; ore 22.40 pioggia e nevischio gelato in terrazzo.
1941il 4 gennaio – ore 15.00 poco nevischio a piazza Bologna. Il 14 gennaio – ore 6.30 pioggerella con nevischio neve fusa mm 1.2. Il 30 dicembre – nevicata a larghe falde dalle 15.35 alle 18.10 al suolo cm 7.0.
1942 l’1 gennaio – neve granulare alle ore 17.00. Il 4 gennaio – durante la notte leggerissima nevicata in alcune zone della città (Colosseo, Savoia). Il 24 gennaio – ore 13.30 leggerissima nevicata granulare; ore 15.30 nevicata a medie falde cm 0.7; ore 17.15 spessore cm 0.6 al Collegio Romano; cm 3.3 ai Parioli, cm 1.5 al’Esedra. Il 31 gennaio – ore 11.30 neve ai Parioli. Il 17 febbraio – ore 10.20 inizio di neve, poi larghe falde fino alle 14.30.
1945 l’11 gennaio – ore 11.30 leggera nevicata poca consistenza al suolo. Il 12 gennaio – ore 8.00 pochi fiocchi di neve. Il 13 gennaio – ore 8.00 nevicata di poca consistenza; al suolo cm 3.0. Il 23 gennaio – ore 19.00 pioggia e neve.
1947il 6 gennaio – ore 8.00 neve cm 2.0, ore 14.00 neve cm 3.0; ore 19.00 neve cm 1 (al suolo complessivamente cm 6). Il 7 gennaio – ore 19.00 neve in grani friabili, gelata dopo parziale fusione osservata a Porta Pia. Il 25 gennaio – durante la notte neve mista a pioggia mm. 2.2.
1954 il 26 gennaio – abbondante nevicata ai Parioli e zone limitrofe cm 2.5 dalle 15.30 alle 17.00. Il 2 febbraio – nella notte tra l’1 e il 2 pioggia e neve mm 17.5, al suolo cm 1.0; ore 8.00 neve ghiacciata sui tetti cm 1.0.
1956il 2 febbraio – ore 3.00 neve fusa mm 0.4; al suolo cm 0.5; tra le 8.00 e le 8.45 neve; ore 14 neve e pioggia mm 5.2. Il 9 febbraio – ore 7.20 neve incalcolabile; tra le 8.00 e le 19.00 neve fusa mm4.7; al suolo cm 10.0. Il 10 febbraio – nella notte tra il 9 e il 10 neve fusa mm 6.5; al suolo cm 6.0. L’11 febbraio – ore 19.00 inizia a nevicare. Il 12 febbraio – ore 8.00 pioggia e neve fusa mm 3.8; al suolo cm 1.5. Il 13 febbraio – ore 6.00 neve al suolo cm 1.5; ore 24 neve fusa mm2.6, al suolo cm 6.0. Il 17/18 febbraio – tra le 23.00 del 17 e le 8.00 del 18 neve e pioggia fusa mm 18.4 cm 8.0 al suolo; ore 19.00 pioggia e neve cm 2.0; al suolo cm 4.0. Il 19 febbraio – dalle ore 8.00 alle 8.10 nevischio fuso mm 0.2; al suolo cm 4.0. L’11 marzo dalle ore 7.00 alle ore 8.00 neve a grosse falde farinose; ore 10.00 pioggia e neve fusa mm 4.0; fra le 14.00 e le 19.00 neve a grosse falde e pioggia mm 12.2, al suolo cm 2. Il 12 marzo – nella notte tra l’11 e il 12 neve; al suolo cm 1.0.
1962 il 24 dicembre – ore 8.00 ghiaccio sul terrazzo, nebbia bassa; ore 2.00 nevischio incalcolabile; ad Ostia cm 4.2 al suolo a Monte Mario.
1963il 21 gennaio alle ore 8.00 cm 0.4, altezza al suolo 0.4. L’1 febbraio – alle ore 2.00 mm 1.2 di neve fusa; al suolo cm 3.0. Il 2 febbraio – ore 15.00 nevischio a chicchi. Il 16 dicembre – ore 15.00 pioggia e nevischio.
1965 il 9 febbraio – dalle ore 3.00 alle ore 11.30 nevicata; neve fusa mm 13.4; alle ore 9.00 neve al suolo cm 15; alle ore 11.30 al suolo cm 25. Zona Monte Verde ore 9.20 cm 18.0 ore 11.20 cm 25.0.
1967 il 6 gennaio – ore 10.0 neve al suolo cm 1.0; ore 14.40 pioggia e neve fusa mm 0.4. L’8 gennaio – ore 19.00 pioggia e nevischio incalcolabile.
1968 il 9 gennaio – ore 17.00 neve al suolo cm 1.0. L’11 gennaio – dalle ore 7.30 alle ore 8.00 neve incalcolabile. Il 29 dicembre – tracce di neve. Il 30 dicembre – tracce di neve; ore 8.00 neve fusa mm 0.2.
1969il 12 febbraio – neve dalle ore 8.10 alle ore 14.00; al suolo cm 3.5.
1971il 4 marzo – ore 8.00 fitta nevicata durante la notte; neve fusa mm 3.4. Il 5 marzo – ore 20.30 inizia a nevicare. Il 6 marzo – ore 8.00 neve al suolo cm 15; neve fusa mm 6.6. Il 7 marzo – nevicata durante la mattinata; al suolo cm 5.
1985il 6 gennaio – ore 8.00 neve al suolo cm 2.5, continua a nevicare; ore 14.00 neve al suolo cm 8.00; continua a nevicare per tutto il pomeriggio; ore 19.00 neve al suolo cm 15.0. Il 7 gennaio – ore 8.00 è nevicato durante la notte; neve fusa mm 5.5. L’8 gennaio – ore 14: neve mista a pioggia mm 6.4. Il 9 gennaio – alle ore 10.15 nevica abbondantemente; nella mattinata nevica ad intervalli; neve mista a pioggia mm 6.6. Il 18 marzo – nevica abbondantemente; neve fusa mm 2.4; ore 10.30 pioggia e neve; ore 11.30 continua pioggia e neve fusa mm 9.6.
1986il 10 febbraio – ore 8.00 nevica abbondantemente, al suolo cm 1.0; tra le ore 9.15 e le ore 11.00 nevica moderatamente, al suolo cm 2.8. L’11 febbraio – ore 8.00 nevica moderatamente; al suolo cm 23; ore 10.00 neve fusa mm 16.8; ore 13.30 riprende a nevicare; ore 14.00 nevica moderatamente.
1991 il 6 febbraio – verso le prime ore del mattino nevica: in molti quartieri soprattutto a nord la neve si deposita formando uno strato di cm 3. All’Osservatorio del Collegio Romano il fenomeno è irrilevante (nevica dalle 6.00 alle 8.00, ma si scioglie al suolo). Nella mattinata neve mista a grandine e pioggia. Il 12 febbraio – alle 15.50 nevischio a granuli per la durata di 10 minuti (zona Monte Verde e Monte Mario).
Venerdì 12 febbraio dalle ore 7,30 alle ore 11,00 una copiosa nevicata si è riversata su Roma, con un occhio di riguardo per il nostro quartiere: sotto alcune immagini.
Largo agli "esperti", per un Comune più efficiente
"Il Campidoglio dà il via alla nuova stagione dei concorsi: nella seconda metà di febbraio verranno pubblicati 23 bandi per 1.995 posti di lavoro". Lo comunica l'assessore alle Risorse Umane, Enrico Cavallari. I nuovi concorsi riguarderanno oltre venti figure professionali, dagli amministrativi ai dietisti, dai vigili alle maestre. "Senza ulteriori spese per l'amministrazione", sottolinea l'assessore.
Dato l'obiettivo di modernizzare la macchina comunale, per la prima volta nella storia del Comune di Roma saranno assunti "esperti" come informatici e telematici. Ai concorsi che richiederanno la laurea, precisa Cavallari, potrà partecipare sia chi ha il titolo triennale che i laureati ai corsi di 4-5 anni del vecchio ordinamento. Nessun limite di età previsto, salva l'età pensionabile. Unica eccezione, un massimo di 36 anni per gli aspiranti istruttori di Polizia Municipale.
Ai posti messi a concorso, prosegue l'assessore, vanno aggiunte 215 unità provenienti dagli uffici di collocamento (in prevalenza per mansioni legate all'ambiente), 400 idonei all'ingresso nella Polizia Municipale e 712 scorrimenti di diverse graduatorie. Il totale delle nuove assunzioni sale dunque a 3.322 e rispetta le previsioni della pianta organica 2010-2012. Grazie al contemporaneo turnover non aumenteranno le spese per il personale.
L'intera manovra sul personale, conclude Cavallari, riguarderà in totale "seimila dipendenti tra nuove assunzioni, pensionamenti, progressioni e riqualificazioni interne". Oltre a "reperire nuove leve", infatti, l'altro obiettivo è riqualificare chi già lavora al Comune, dato che impiegati e funzionari preparati e aggiornati sono "garanzia di efficienza, snellimento burocratico e miglior servizio al cittadino".
Ecco tutti i prossimi concorsi:
Esperto gestione delle entrate, 5 posti. Esperto controllo di gestione, 25 posti. Esperto normativa in materia di lavori pubblici e finanza di progetto, 7 posti. Esperto sviluppo servizi informatici e telematici, 197 posti. Esperto in merceologia delle derrate agroalimentari, 3 posti (per questi profili professionali sono richiesti: laurea e titolo di specializzazione post laurea, attinenti al profilo messo a concorso).
Architetto, 136 posti. Ingegnere, 87 posti (titoli richiesti: laurea e superamento dell'esame di Stato per l'esercizio della professione).
Istruttore amministrativo, 300 posti (titolo richiesto: qualunque diploma di scuola secondaria).
Istruttore polizia municipale, 300 posti (titolo richiesto: qualunque diploma di scuola secondaria; età massima per partecipare, 36 anni). Istruttore economico, 155 posti (titolo richiesto: diploma di maturità tecnico-commerciale – ex ragioneria). Istruttore servizi culturali, turistici e sportivi, 150 posti (titolo richiesto: diploma di maturità classica, scientifica, artistica, tecnica per il turismo). Insegnante scuola dell'infanzia, 300 posti (titolo richiesto: laurea in scienze della formazione primaria o titolo abilitante all'insegnamento, per legge conseguito entro l'anno scolastico 2001-2002).
Siamo tornati in via Don Pasquino Borghi e abbiamo trovato la sorpresa che il municipio Roma12 ci ha messo una toppa, anzi come potete vedere nelle foto, un po’ di maxi rattoppi: è evidente che per il rifacimento non ci sono soldi ed economicamente più di una “romanella” non è possibile.
Sotto un filmato emblematico ripreso da un bellissimo servizio del TG3, dove si vede che livello di depravazione morale ha raggiunto la nostra società, dove è impossibile sperare di trovare persone che possano considerare la politica un servizio, dove chi la fa, sono i peggiori e perché “il costo della politica” è una metastasi che sta divorando i resti agonizzanti di questo Paese.
Certo, se per una seggiola politica in una regione si prendono 8000 euro; se in Sicilia, la regione, incurante dei problemi che attanagliano i cittadini, prosegue ad aumentare gli stipendi della sua amministrazione: come si possono avere speranze nel futuro se non ci liberiamo di questa barbarie?
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