sabato 27 giugno 2009

MARCO TRAVAGLIO

Puttanopoli

www.antefatto.it

www.voglioscendere.it


direttore tg1 Minzolini interviene in diretta


venerdì 26 giugno 2009

Class action: ulteriore rinvio, rischiamo di diventare la barzelletta d'Europa

Articolo ripreso da www.altroconsumo.it

Il Governo si appresta a far slittare di ulteriori sei mesi l'entrata in vigore della normativa sulle class action. Si tratta di una notizia assolutamente negativa non solo per i consumatori ma anche per lo sviluppo moderno dell'economia del nostro Paese. Mentre viene così ancora una volta calpestato l'interesse generale, la maggioranza dichiara di volersi impegnare a discutere delle modifiche da apportare alla normativa con le associazioni di consumatori: non c'è da esserne felici, considerato che le nostre proposte migliorative da tempo consegnate a governo e maggioranza sono rimaste inascoltate.

Un rinvio dopo l'altro
Dopo due successivi rinvii, l'entrata in vigore delle class action era fissato per il 1° luglio. Ora ecco altri 6 mesi di rinvio. Senza contare che di recente il Senato, sulla base di un emendamento governativo, aveva svuotato di efficacia e impatto la normativa cancellando anche la retroattività delle class action. Una presa in giro bella e buona per i cittadini e un ulteriore regalo alla lobby di quelle parti più retrograde dell'industria nazionale che, anche in questo periodo di crisi, continuano a rifugiarsi nella protezione del governo, arroccate nelle loro posizioni di privilegio. Ci troviamo di fronte allo scontro fra chi sta dalla parte dei consumatori (e che chiede di poter disporre di uno strumento che non penalizza ma responsabilizza le imprese) e del diritto e chi vuole che le aziende, anche se commettono illeciti a loro danno, restino protette da un sistema giudiziario che funziona male.

L'importanza delle azioni di gruppo
Perché è importante l'introduzione delle class action? Perché un consumatore danneggiato dal comportamento illecito di un'azienda subisce un danno che, individualmente, può essere poco rilevante dal punto di vista economico. E quindi può subentrare un atteggiamento remissivo da parte del singolo. La portata economica del danno diventa invece di un certo peso se si considera l'impatto che il comportamento illecito produce sulla collettività dei consumatori. Le azioni collettive risarcitorie, la class action, non sono una minaccia per le imprese, ma uno strumento efficace di controllo diffuso del rispetto delle regole e della responsabilità sociale dell'impresa. Uno strumento che già esiste in Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Olanda, Norvegia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia e Regno Unito. Contiunuano peraltro a livello europeo i lavori che porteranno a una normativa europea sulle class action, anche per questo il terzo e probabilmente non ultimo rinvio della class action all'italiana rischia di far diventare il nostro Paese la barzelletta d'Europa.

Riteniamo che un'azione collettiva debba poter essere allargata al più ampio numero di soggetti: la class action dovrà essere applicabile a tutti i consumatori vittime di illeciti diffusi. Diventa importante che tutti i cittadini facciano sentire la loro voce, per questo vi invitiamo a continuare a sottoscrivere il nostro appello al quale aderisce anche il Centro Tutela Consumatori Utenti.

Dalle bollette gonfiate ai mutui: molti i casi da class action
Se il nostro appello rimanesse inascoltato, i consumatori che hanno ricevuto negli ultimi anni le bollette gonfiate di Telecom Italia non potranno usufruire dello strumento della class action per far valere i propri diritti. Stesso trattamento per tutti coloro che illegittimamente non hanno potuto esercitare la surroga gratuita del mutuo a causa delle pratiche commerciali scorrette delle banche. Anche i cittadini di Roma e provincia che hanno pagato per anni un sovrapprezzo per il pane, nonostante la recente decisione dell'Antitrust contro il cartello dei panificatori, non potranno essere risarciti.

La class action non sarà utilizzabile nemmeno per gli oltre 4000 risparmiatori coinvolti nella vicenda Parmalat che si sono rivolti a Altroconsumo.

Se anche tu, come noi, sei indignato dal rinvio deciso a fine 2008, iscriviti a questo gruppo su Facebook Class action: ulteriore rinvio, beffa per i cittadini - indigniamoci!", dove ti aggiorneremo sulle nostre prossime iniziative in merito alla legge sulle class action.

Leggi il testo dell'appello
Aderisci

giovedì 25 giugno 2009

Scuola Leonardo da Vinci

Riceviamo e pubblichiamo una lettera da parte di un genitore della sezione B.

All’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci”, la Dirigente, nonostante il parere contrario dei genitori, ha voluto procedere all'estrazione a sorte della sezione da trasferire. La sezione estratta è stata la B.

Si porta a conoscenza di chi legge che i genitori dell’ex I^ (ora II^ B), al momento dell'iscrizione, non erano stati informati della possibilità di un trasferimento. Non solo: avevano avute precise rassicurazioni che i loro figli non avrebbero cambiato nemmeno aula per i tre anni di media.

A fronte di queste rassicurazioni, i genitori si sono sobbarcati le spese e il lavoro necessario a scartavetrare, stuccare, verniciare, mettere protezioni ai muri, pulire lampadari e banchi da centinaia di gomme americane appiccicate, rifoderare la cattedra, etc., in un aula che era davvero inagibile.

Ora come ringraziamento i figli vengono trasferiti?? I genitori ovviamente non ci stanno e sono pronti a difendere i diritti dei loro figli in tutti i modi.

Romano Gorga

(N.d.R.:per approfondire l'argomento vedi post precedenti)


lunedì 22 giugno 2009

CONFLITTO: GENITORI – “LEONARDO DA VINCI” – MUNICIPIO XII

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Vice Presidente del Consiglio Municipio XII Federico Siracusa, sulla situazione della scuola "Leonardo da Vinci".



Oggi pomeriggio, alle ore 16.00, alla presenza dei genitori, verrà presa la contrastata decisione di chiudere alcune aule della scuola media “Leonardo da Vinci” di Via della Grande Muraglia per presunti abusi edilizi commessi alcuni anni fa per sopperire alla cronica mancanza di aule della zona.

Oggi ci sarà l’estrazione a sorte delle classi che dovrebbero essere spostate da Via della Grande Muraglia alla scuola elementare dell’Eur.

Richiediamo insieme di verificare la possibilità di prevedere una eventuale deroga che permetterebbe di regolarizzare gli eventuali abusi edilizi che sarebbero stati realizzati all’interno della stessa scuola al fine di non penalizzare i ragazzi del Torrino che altrimenti verrebbero trasferiti, contro la loro volontà, all’interno della scuola elementare e dell’infanzia dell’Eur (scuola di Via dell’Elettronica).

Chiediamo un intervento immediato del Presidente del Municipio per bloccare l’estrazione a sorte di oggi: pasquale.calzetta@comune.roma.it


Un caro saluto, Federico Siracusa

Vice Presidente del Consiglio del Municipio Roma XII Eur

Cell. 3398015237

federico.siracusa@tin.it

venerdì 19 giugno 2009

CONFLITTO: GENITORI – “LEONARDO DAVINCI” – MUNICIPIO XII

Riceviamo e pubblichiamo un dossier di Federico Siracusa, Vice Presidente del Consiglio Municipio XII, sulla situazione della scuola "Leonardo da Vinci".



L’stituto Comprensivo Leonardo da Vinci, di Viale della Grande Muraglia, 37, consta di due plessi:
*Sede centrale: 21 classi di Scuola secondaria di primo grado, 3 delle quali accolte in aule destinate originariamente a "laboratori".
*Sede di Via Lione: 15 classi di Scuola primaria e 3 classi di scuola dell’Infanzia, realizzate con la chiusura di spazi dedicati alla scuola primaria.
La situazione delle scuole dell’area Torrino – Eur in generale e della “Leonardo da Vinci” in particolare è molto grave in quanto già in passato si è registrato un forte esubero delle richieste di iscrizioni rispetto ai posti disponibili, in un quartiere in profonda crescita sotto il profilo urbanistico.
In un contesto così problematico il Municipio XII, nonostante le richieste della scuola, sta procedendo nel ripristinare lo status quo ante dei locali delle due scuole, con la conseguente soppressione di classi attualmente destinate alla didattica.
Pertanto la scuola media “Leonardo da Vinci” si vede costretta a trasferire tre classi dalla propria sede di Via della Grande Muraglia in un’altra scuola, ubicata in Via dell’Elettronica all’Eur, che attualmente ospita una scuola elementare ed una scuola dell’infanzia e procede a sopprimere già dal prossimo anno una classe di scuola dell’infanzia.
I genitori di entrambe le scuole hanno rappresentato con forza il loro dissenso rispetto a queste decisioni, raccogliendo 370 firme a Via della Grande Muraglia e altre 80 a Via dell’Elettronica, ma ad oggi non sono stati ascoltati....
Come mai si sopprimono delle aule senza coinvolgere direttamente l’assessorato ai lavori pubblici ed alla scuola del Comune di Roma, al fine di verificare insieme in modo trasparente la possibilità di prevedere una deroga che possa consentire di regolarizzare gli eventuali abusi edilizi che sarebbero stati realizzati all’interno della stessa scuola al fine di non penalizzare i ragazzi del Torrino?
Tutto questo è particolarmente grave in quanto si inserisce in un contesto generale molto preoccupante.
CONTESTO GENERALE – SCUOLE DELL’INFANZIACOMUNALI E ASILI NIDO:
*Il 70,00% dei bambini che hanno richiesto di poter frequentare una scuola comunale dell’infanzia del Torrino non sono stati
ammessi e sono rimasti in lista di attesa, situazione analoga per le scuole statali;
*Oltre la metà dei bambini che, nell’intero Municipio, hanno presentato la domanda di iscrizione negli asili nido sono fuori
dalle graduatorie, ed al Torrino la situazione è tra le più gravi.
UNA SEMPLICE PROPOSTA PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA CARENZA DI SCUOLE AL TORRINO:
*Dobbiamo riconvertire subito le numerose strutture scolastiche che, in tutto il Municipio, sono state scippate ai bambini e sono attualmente utilizzate per finalità non didattiche:
- Via di Decima (Decima): la scuola è occupata dall’ufficio comunale del Condono edilizio;
- Via dell’Oceano indiano (Eur): la scuola dell’infanzia è attualmente utilizzata dal Liceo artistico;
- Via Filippo de Grenet (Spinaceto): la scuola è in corso di trasformazione in moduli abitativi;
- Via Renzini (Spinaceto): la scuola viene utilizzata come deposito dell’Ama;
- Via Carlo Avolio (Spinaceto): la scuola è sede di un centro anziani e di associazioni private;
- Via Paolo Renzi (Spinaceto): la scuola viene utilizzata da associazioni private;
- Via Lipparini (Laurentino): la scuola è attualmente occupata;
* Il 5 agosto 2008 il Consiglio del Municipio XII ha impegnato il “Presidente e la Giunta a svolgere, di concerto con gli uffici competenti, una mappatura dei locali comunali presenti sul territorio Municipale, originariamente destinati ad ospitare strutture scolastiche ed oggi destinate ad altri utilizzi, al fine di verificare le condizioni per ripristinarne l’originaria destinazione”, attendiamo risposte...
Cordiali saluti



domenica 14 giugno 2009

da Cittadinanzattiva

Servizi televisivi: è sempre il cittadino a rimetterci?

In queste settimane stiamo assistendo, come spesso accade nel nostro paese, ad un confronto "sottotraccia" su un tema che interessa tutti i cittadini, come quello dell'accesso ai servizi televisivi. Parlo non a caso di "servizi televisivi", visto che mi riferisco al confronto tra Rai e Sky sul rinnovo del contratto che permette alla Tv pubblica di essere presente sulla piattaforma Sky.
Riepilogo brevemente la situazione. Nelle scorse settimane, Sky ha offerto alla Rai circa 350 milioni di euro per il rinnovo del contratto pluriennale. La Rai non ha risposto ed ha mandato dei segnali che andavano nella direzione di una probabile rottura dell'accordo, con una possibile decisione di investire su una propria piattaforma satellitare.
A questo punto, ci sono sorte alcune domande e siamo intervenuti pubblicamente chiedendo conto di alcune scelte che, direttamente o indirettamente, toccano tutti noi in quanto abbonati (obbligati) del servizio pubblico.
Innanzitutto, per creare una nuova piattaforma satellitare, con una ragionevole possibilità di competere con Sky, la Rai avrebbe bisogno di poter investire centinaia di milioni di euro. Dove li trova un ente pubblico che ogni anno fatica a chiudere in pareggio i propri bilanci?
La seconda domanda è: se ai soldi per questi investimenti, si aggiungono i 350 milioni di euro offerti da SKY a cui l'ente pubblico, non si raggiunge una cifra difficilmente sostenibile per tutti noi cittadini/contribuenti/abbonati?
La terza questione è: se il partner per lo sviluppo della piattaforma satellitare alternativa sarà Mediaset, come sembra, allora perché non è Mediaset a lasciare Sky e ad investire nella piattaforma, invece di lasciare l'onere ed il rischio solo all'ente pubblico?
La quarta questione è: è logico, dal punto di vista imprenditoriale e di Antitrust, che la Rai si allei con il suo maggior concorrente, ossia Mediaset, per i servizi "in chiaro"?
La quinta domanda è: visto che siamo bombardati quotidianamente dall'innovazione del digitale terrestre, non avrebbe più senso investire al massimo le risorse, le poche disponibili, su questa nuova tecnologia che sta entrando per legge nelle case di tutti gli italiani, piuttosto che investire su una piattaforma satellitare concorrente di Sky?
La domanda successiva appare logica: chi pagherà il conto di tutto questo? Purtroppo la risposta è sin troppo ovvia, tutti noi cittadini.
Quello che chiediamo, in questo come in altri casi, è un po' di trasparenza. Il servizio pubblico, per definizione, dovrebbe essere una casa di vetro. Un posto in cui tutti noi possiamo sentirci un po' a casa, in cui abbiamo la possibilità di valutare scelte che, direttamente o indirettamente, toccano la qualità dei servizi offerti al cittadino.
La vicenda è ancora aperta ed il rischio che avvertiamo è che, come spesso accade, su questioni del genere non vi sia alcun dibattito pubblico, complice la "stanchezza" post elettorale o le vacanze incombenti.
Proveremo a vigilare affinché vi sia la massima informazione su questa vicenda e, possibilmente, un minimo di dibattito pubblico. Come ben sappiamo, quando si parla di televisioni nel nostro paese, parole come serenità e confronto non sono all'ordine del giorno, ma forse le organizzazioni di cittadini ci sono anche per provare a garantirle.

Antonio Gaudioso
Vice segretario vicario di Cittadinanzattiva

giovedì 11 giugno 2009

Proposta di legge popolare Parlamento Pulito

Beppe Grillo alla commissione Affari Costituzionali, Senato

mercoledì 10 giugno 2009

Comune di Roma

Metropolitane, il punto sui lavori
Viaggeranno senza conducente i treni della nuova linea C della metropolitana, grazie al sistema ad "automazione integrale" già in uso in diversi paesi europei, che sarà così introdotto per la prima volta in Italia.
Il modello di vagone in scala 1:1 dei treni "driverless", in mostra presso il campo base di "Gordiani", è stato presentato nel corso di un sopralluogo presso i cantieri metro C, alla presenza dell'assessore alla mobilità Sergio Marchi.

Il tour, organizzato per i giornalisti tra i cantieri Giardinetti, Malatesta e il campo base Gordiani, ha offerto l'occasione per fare il punto sui lavori in corso per la costruzione delle nuove metropolitane. In primo piano proprio la linea C, che con i suoi 34,5 km (che includono il "tracciato fondamentale" da Pantano a piazzale Clodio e il "prolungamento nord" verso l'Ospedale Sant'Andrea) raddoppierà l'attuale sviluppo della rete, che attualemte è di 36,5 km. Per la costruzione della metro C sono attualmente operativi 37 cantieri.
Altri 8 cantieri sono aperti per la tratta Bologna-Jonio (5 km) della linea B1, che entro il 2009 vedrà anche l'avvio dei lavori per la stazione Jonio. Oltre ai cantieri attualmente in corso, il piano di sviluppo delle linee metropolitane prevede per il prossimo decennio il superamento della quota di 100 km, con la realizzazione di altre opere: il prolungamento della linea B1 da Jonio a Bufalotta (3,8 km); la futura linea D, che andrà in gara entro l'anno in corso, su un tracciato di 20,4 km dall'Eur a Talenti; il prolungamento ovest della linea A da Battistini a Torrevecchia (2 km); la metropolitana leggera da Anagnina a Torre Angela (7 km); il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero (3,8 km).
Si raggiungerà così uno sviluppo totale della rete metropolitana di 113 chilometri.

Sempre in tema di metropolitane, da segnalare il potenziamento di questi giorni del servizio della linea B, con l'aggiunta di due treni nelle ore di punta. Ciò ha consentito di abbassare le frequenze poco al di sotto dei 4 minuti e di arrivare a 428 corse quotidiane nei giorni feriali e 300 nei festivi.
Previsto per il mese di settembre un ulteriore rafforzamento, che porterà a 440 il numero delle corse giornaliere.
Potenziata anche la Ferrovia Roma-Lido, per tutte le domeniche d'estate fino al mese di agosto, con 4 nuove corse in partenza da Porta San Paolo alle 13.07 e alle 14.53 e da Cristoforo Colombo alle 14 e alle 15.38.

martedì 9 giugno 2009

Teatro del Torrino


Al Teatro del Torrino debutta il 18 giugno "IL SEGRETO" il nuovo Spettacolo di Luca Pizzurro scritto a dicembre , racconta la storia di IDA DALSER la Compagna di Benito Mussolini dalla quale ha avuto un figlio chiamato BENITO ALBINO MUSSOLINI . Ida è una donna estremamente passionale e sanguigna che non si tira indietro di fronte alle avversità, cosi' nei periodi piu' bui della carriera del futuro Duce , si spoglia di ogni avere per foraggiare la sua campagna elttorale e pagare le prime spese del giornale fondato e diretto da Mussolini " IL POPOLO D' ITALIA" .

Nonostante l'amore che Ida ha dimostrato a Mussolini e la nascita del figlio , il futuro Duce decide di sposare Rachele lasciando Ida e suo figlio nella miseria. Data l'insistenza della donna affinchè Benito Mussolini si assumesse le sue responsabilità almeno nei confronti del figlio , viene rinchiusa in Manicomio , stessa sorte che toccò alcuni anni dopo anche al Figlio BENITO ALBINO MUSSOLINI , entrambe SPARIRANNO in manicomio dove, dopo enormi sofferenze moriranno . Entrambe furono sepolti nella fossa comune dei rispettivi manicomi. UNA STORIA VERA . UN' ALTRA SPORCA STORIA ITALIANA. DA NON PERDERE.....


Info e prenotazioni: 3388193001

NOTIZIE UTILI

PUNTI PATENTE Acccredito di 2 punti bonus
Attenzione: per accertarsi che l'aggiornamento dei punti sia realmente avvenuto come promesso dal Ministero dei Trasporti, e cioè 2 (due) punti "bonus" sulla patente di chi ha ancora i 20 punti iniziali, ogni due anni, bisogna telefonare al numero verde del Registro Patenti. La voce computerizzata vi inviterà a digitare la vostra data di nascita e il vostro numero patente (solo il numero tralasciando eventuali lettere) seguito dal tasto #. Dopo alcuni secondi di attesa vi verrà comunicato l'avvenuto accredito.

NUMERO VERDE REGISTRO PATENTI: 848 782 782
N.B. il servizio funziona solamente da rete fissa italiana, non dai cellulari.

domenica 7 giugno 2009

Comune di Roma

"Abbiamo scelto il modo migliore per festeggiare la Giornata Mondiale dell'Ambiente riconsegnando il Tevere ai cittadini.", così ha dichiarato in una nota l'assessore all'Ambiente del Comune, Fabio De Lillo, illustrando l'intervento di manutenzione operato lungo le banchine del fiume. I muraglioni sono stati ripuliti dalle erbe infestanti, i marciapiedi liberati dai cumuli di rifiuti divenuti ormai vere discariche a cielo aperto. Complessivamente sono state rimosse 170 tonnellate di rifiuti e altre 400 sono in via di rimozione dalle due enormi discariche trovate sepolte sotto la vegetazione. L'Ardis, Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo, si è occupata della pulizia dell'alveo del fiume. Il progetto del Parco del Tevere prevede la realizzazione di terrazze che permettano ai cittadini di goderne la vista anche nei lunghi tratti ora nascosti e degli interventi a monte perchè, spiega ancora l'assessore,"il fiume quando arriva nella capitale è già inquinato".

venerdì 5 giugno 2009

Storia o ricorso storico ?

CALIGOLA


«Lasciate che ci odino, purché ci temano»
(Caligola)

Gaio Giulio Cesare Germanico (latino: Gaius Iulius Caesar Germanicus; Anzio, 31 agosto 12 – Roma, 24 gennaio 41) , meglio conosciuto come Gaio Cesare o Caligola, fu il terzo imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia.
Il suo potere fu molto breve: la sua durata fu, infatti, di soli quattro anni, dal 37 al 41.
Le fonti storiche pervenute l’hanno reso noto per la sua stravaganza, eccentricità e depravazione, tramandandone un'immagine di despota.
Cadde vittima di una congiura di palazzo, una congiura guidata dal Senato e messa in atto dal capo stesso dei pretoriani, cioè della guardia imperiale.
Ciò che tuttavia rende importante il suo principato, è che con esso s’inauguri la tradizione dell'assolutismo imperiale, assieme a quella delle follie e dei capricci principeschi, che caratterizzeranno gran parte della successiva storia romana.