mercoledì 29 ottobre 2008

Le ricette di Mariangela





Crostata al cocco





Pasta Frolla Friabile: (Ricetta di M.Santin)
  • 500g di farina
  • 250g di burro morbido
  • 140g di zucchero a velo
  • 3 rossi d’uovo
  • 1 uovo intero
  • buccia di limone grattugiata
Procedimento:
Impastare lentamente nello sbattitore, utilizzando l’apposita paletta, lo zucchero, il burro, la buccia di limone, le uova e metà farina. Quando l’impasto comincia ad essere omogeneo aggiungere la restante farina. Lasciar riposare 1 giorno in frigorifero prima di utilizzare.
Per il ripieno:
  • 200 gr di cocco in polvere
  • 150 gr di zucchero
  • 500 gr latte
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di farina
  • 30 gr cacao in polvere
  • 10 gr zucchero a velo
Preparazione crostata:
In una pentola mettere a bollire per cinque minuti il latte, il cocco e lo zucchero, fare freddare e aggiungere l'uovo e la vaniglia. Tirare una sfoglia alta circa 1 cm, poggiarla in una teglia e adagiare il cioccolato in polvere... Questa operazione dara' alla torta un effetto marmorizzato alla torta, cospargere con l'impasto al cocco, infornare a 180 gradi per 30 minuti.

domenica 26 ottobre 2008

Roma 12

Un nuovo percorso archeologico
nel Municipio XII
Il "PROGETTO ENEIDE: alla scoperta del Lazio Virgiliano", è un viaggio affascinante tra mito e storia, patrocinato dalla Presidenza del Municipio XII, alla scoperta del paesaggio che fu teatro della nascita di Roma e narrato negli ultimi sei libri dell'Eneide.
L'evento presentato dal Presidente del Municipio Roma XII Pasquale Calzetta con l'Assessore alle Politiche Scolastiche Gemma Gesualdi ed il Delegato alla Cultura Agostino Colapicchioni che hanno curato la realizzazione del programma "ENEA TOUR", ideato e promosso dall'associazione culturale "TEATRO5 LAZIO LATINO", partirà venerdì 24 ottobre dal Museo Manzù di Ardea.
Il progetto prevede il coinvolgimento di alcune scuole elementari e superiori del Municipio XII e, per la prima volta nella storia della Capitale, sarà presentato un percorso educativo, culturale e turistico che collegherà il Centro di Roma con la periferia ripristinando il tradizionale e sacro legame della città eterna con i luoghi delle sue origini latine: Ardea, Lavinium-Pratica di Mare, Albunea-Santa Palomba, Monte Cavo passando per le antiche vie Ardeatina, Laurentina, Appia.
Nel territorio sud del Municipio XII, sono state fatte le più importanti scoperte archeologiche degli ultimi 50 anni in Italia. Gli scavi della soprintendenza archeologica per il Lazio stanno riportando alla luce le testimonianze dell'antica città di Turno, re dei Rutuli, con i santuari urbani ed extraurbani situati alla foce del fiume Incastro dove si ergeva il porto arcaico di Ardea (Castrum Inui).
Quest'ultima è uno dei luoghi descritti da Virgilio negli ultimi sei libri dell'Eneide dove si narrano le origini latine di Roma. Con l'Eneide si valorizzò il mito locale della Latinità che è alla base dell'immaginario mediterraneo, della cultura europea e della civiltà occidentale, un mito locale conosciuto nel mondo come "leggenda di Enea".
"Sono orgoglioso che anche nel nostro Municipio ci si stia attivando per riscoprire nuovi percorsi archeologici di alto valore culturale, che ci ricordano le nostre origini riappropriandoci di un epoca a volte dimenticata" ha dichiarato il Presidente Calzetta durante la presentazione "Vorrei che questo sia l'inizio di un nuovo stimolo soprattutto per i giovani, realizzando in questo modo quel senso di appartenenza al proprio territorio spesso ignorato".

lunedì 20 ottobre 2008

de Cittadinanzattiva.it
Non è questa la scuola che vogliamo
"Classi separate per stranieri mentre si introduce la educazione civica; dimensionamento delle scuole dopo aver deciso la apertura pomeridiana degli istituti. E’ davvero una riforma contraddittoria e destabilizzante” è quanto dice Cittadinanzattiva in riferimento agli ultimi due provvedimenti sulla scuola adottati con il decreto 154 del 7 ottobre sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche e alla mozione per le classi di inserimento per studenti stranieri.

“Quello che ci impressiona è la mancanza di un disegno strategico di fondo. Ogni giorno c’è qualche provvedimento adottato di imperio, qualche volta in contrasto con i precedenti, e di sicuro sempre senza alcun accordo con gli enti locali, in barba alla sussidiaretà e al federalismo di cui questo governo si è fatto promotore”, afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice della scuola di Cittadinanzattiva.

“Il dimensionamento delle istituzioni scolastiche era già previsto da un Dpr del 1998 e dovrebbe riguardare la soppressione di Presidenze ed uffici amministrativi. Su questo non possiamo che essere d’accordo, in vista di una razionalizzazione delle spese e delle strutture. Ma se si decidesse di toccare le scuole con meno studenti, il rischio esiste ed allora, come facemmo per la chiusura dei piccoli ospedali, chiediamo che il Governo si impegni, in accordo con gli enti locali, per garantire maggiori servizi ai cittadini: non si può chiudere una scuola senza dotare le comunità locali di adeguati sistemi di trasporto o di mense che allevino il disagio di chi sarà costretto a viaggiare. Tra l’altro, quando si chiude una scuola il rischio è che i ragazzi siano privati di luoghi di incontro e condivisione: misura in contrasto con la necessità di puntare sul tempo pieno e sulla apertura pomeridiana delle scuole, che il Ministro Gelmini ha più volte ribadito come centrale nella sua riforma. E altrettanto contraddittoria con questo principio è quello di ieri di istituire classi separate per studenti”.

domenica 19 ottobre 2008

Il Master al TSC

Terminato al Torrino Sporting Center, il Torneo di tennis Master tra i primi 16 del circolo, valido anche per ridisegnare la classifica sociale del circolo. Se lo aggiudica in maniera meritata Matteo Gentileschi, che sconfigge in tre set 7/5 - 3/6 - 6/4 Gianni Cotogni.

mercoledì 15 ottobre 2008

Roma 12

Costruiamo un Parco sul Fiume
Il 16 ottobre 2008 ore 17.30 – 19.30, presso la Sala Teatro della Scuola Media Jacopo Ruffini di Viale Camillo Sabatini 111, si terrà l'incontro "Costruiamo un parco sul fiume". L'iniziativa si sviluppa nell'ambito del progetto "Riqualificazione ambientale e promozione della fruizione dell'area del Tevere Magliana - Ansa di Tor di Valle G.R.A.", alla quale sono invitati a partecipare tutti i cittadini ed i portatori di interessi dell'area. L'evento, curato dal Municipio XII e dal WWF - Ricerche e progetti S.r.l., ha come obiettivo della giornata quello di illustrare lo stato attuale del progetto e raccogliere suggerimenti da parte dei partecipanti all'incontro. Quanto emergerà sarà considerato elemento utile ed indispensabile per la definizione del progetto esecutivo, previsto a conclusione del lavoro.
Visualizza la locandina esplicativa

Le buche sulle strade del Torrino

Via Fiume Giallo: situazione discreta ma...
Dopo le vie Canton e Deserto dei Gobi al Torrino Sud, siamo andati a vedere via Fiume Giallo, dove si trovano i supermercati SMA, Todis e gli uffici della Regione Lazio. Strada di Km 1,8 che dalla chiesa di via Shangai termina ad anello in senso unico e fa parte del percorso dell’autobus 777.
Al momento la strada si trova in discrete condizioni, anche se a ben vedere l’usura del manto stradale è al "limite della rottura": le crepe al centro della carreggiata sono rilevanti ma buche non ce ne sono. Dobbiamo però portare all’attenzione di chi la percorre, soprattutto con scooter o auto basse, la presenza di tre tombini killer che escono dalla strada in maniera pericolosa (10 cm. circa) proprio davanti agli uffici della Regione Lazio (Lazio Service S.p.A.).
Nota a margine di questa visita:
Fa male vedere che una politica da disturbati mentali ci abbia fatto spendere denari della collettività per una palestra inutilizzata da anni mentre non si hanno risorse per la manutenzione delle strade.



Sotto il nostro breve filmato

martedì 14 ottobre 2008

Comune di Roma

Ha iniziato la sua attività nella sede di via Baccelli (zona San Saba-Terme di Caracalla), alla presenza del sindaco Alemanno, la Commissione per il Futuro di Roma Capitale. Presieduta da Antonio Marzano, è composta da 49 membri (di cui 7 donne) oltre il presidente: 19 tra esperti in campo economico e docenti universitari; e poi professionisti, giornalisti, medici, personalità dello spettacolo e della moda, esperti e operatori del turismo, esponenti di associazioni – tutti al lavoro a titolo volontario e gratuito –. Un organismo totalmente indipendente e autonomo, ha sottolineato il sindaco.
E' la "commissione Attali" romana, chiamata ad elaborare le linee del "piano strategico di sviluppo" della capitale. A marzo 2009 la relazione finale della Commissione. Sulla base della relazione, poi, la Giunta presenterà a giugno il piano vero e proprio con il prossimo Dpf (documento di programmazione finanziaria). Gli obiettivi prioritari li ha chiariti il presidente Marzano: "valorizzare i punti di forza della capitale, come il suo patrimonio artistico e culturale, e contenere gli effetti degli elementi di criticità, come i problemi della mobilità e del traffico".
La Commissione si avvale del supporto di 19 "collaboratori tecnico-istituzionali" (economisti, accademici, analisti, manager pubblici e bancari), tra i quali Censis ed Eurispes.
Al termine della prima riunione, la Commissione ha deliberato di articolarsi in sei sotto-commissioni tematiche: Economia e imprese; Servizi, territorio e infrastrutture; Demografia, integrazione e coesione sociale; Cultura, archeologia e turismo; Sport, spettacolo e moda; Innovazione, telecomunicazioni e sviluppo sostenibile.
Il punto periodico dei lavori si farà una volta al mese in seduta plenaria.

giovedì 9 ottobre 2008

Difendersi dal crack

da Altroconsumo.it
La crisi americana dei mutui, dilagando in un pericoloso effetto domino, ha coinvolto banche e assicurazioni anche in Europa. Pur nell'incertezza generale, possiamo dare qualche risposta ai quesiti più frequenti dei nostri lettori.

I conti correnti bancari sono al sicuro?
Le banche italiane aderiscono al Fondo interbancario di tutela dei depositi o (le banche del credito cooperativo) al Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo. In caso di dissesto, è previsto un rimborso dei soldi depositati dai correntisti fino a 103.291,38 euro.

Il Fondo interviene solo a seguito di liquidazione coatta amministrativa della banca o di sua amministrazione straordinaria e dietro autorizzazione della Banca d'Italia.

Entro 3 mesi dalla data del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa vengono rimborsati i depositi fino ad un massimo di 20.000 euro a depositante. Il termine può salire a 9 mesi se la Banca d'Italia accerta circostanze eccezionali. Il resto viene rimborsato con modalità legate ai riparti di liquidazione e dunque con tempistiche che possono essere anche lunghe.

E se il conto è cointestato?
La garanzia offerta dal Fondo interbancario di tutela dei depositi è per depositante, non per deposito. Questo significa che se il conto è cointestato fra due persone, il livello massimo previsto dalla legge (i 103.291,38 euro) vale per ciascun titolare del conto e si raddoppia.

Se la banca fallisce, che ne è di titoli e fondi comuni?
A differenza dei soldi depositati sul conto corrente, i titoli non sono un credito nei confronti delle banche, ma sono di proprietà dell'investitore. In caso di crac della banca, quindi, non rientrano nella tutela offerta dal fondo, ma dovrebbero essere restituiti dall'emittente. Stesso discorso per i fondi comuni, anche se in questo caso qualche problema in più potrebbe sorgere se la banca fallita agisca come depositaria del patrimonio della Sicav (Società di investimento a capitale variabile), Le Sicav, infatti, non possono usufruire del fondo di garanzia per recuperare le somme depositate.

Se ho investito in Conto Arancio?
Anche Ing Direct n.v. (la filiale che gestisce Conto Arancio) aderisce al Fondo interbancario di tutela dei depositi italiano, per cui valgono le stesse tutele previste per i conti bancari. Infatti il fondo tutela anche i conti di deposito come Conto Arancio.

Se ho investito tramite una Sim?
Se fallisce una Sim (Società di intermediazione mobiliare autorizzata dalla Consob a svolgere servizi di investimento), interviene il fondo nazionale di garanzia, che risarcisce fino a un massimo di 20.000 euro.

Che fine fanno i soldi investiti in azioni e obbligazioni Lehman Brothers?
Per chi ha in mano azioni Lehman Brothers non c'è alcuna speranza: gli azionisti sono gli ultimi a raccogliere le briciole di quel che resta dal processo di liquidazione.

Quanto alle obbligazioni, secondo la Sec, la "Consob" americana, chi ha sottoscritto bond di una società che avvia la procedura fallimentare quantomeno non riceverà il pagamento degli interessi. Mentre per il rimborso del capitale investito, si può sperare di ottenerlo, tutto o in parte, solo se con i soldi derivanti dalla vendita delle attività della banca si riusciranno prima a pagare tutti gli oneri amministrativi (come quelli per i dipendenti) e poi a rimborsare i possessori di titoli obbligazionari garantiti da attività della banca (non ci risulta che ci siano titoli di questo tipo scambiati in Italia). In ogni caso il rimborso, se ci sarà, arriverà comunque dopo mesi di attesa - gli obbligazionisti Cirio o Parmalat ne sanno qualcosa - e, verosimilmente, solo per gli obbligazionisti classificati come senior, che hanno più tutela di quelli che hanno acquistato obbligazioni subordinate.

Quello che possiamo dire è che storicamente, in operazioni di questo tipo, alla fine del processo di liquidazione si è riusciti a recuperare in media il tra il 30 e il 40% del capitale investito. Ora gli obbligazionisti hanno due alternative: la prima è attendere e sperare nel processo di liquidazione. La seconda è cercare di vendere subito le obbligazioni: compito difficile, visto che le negoziazioni sui mercati ufficiali sono sospese.

E le polizze index linked?
Pur non avendo acquistato direttamente obbligazioni Lehman, può esserci il rischio che le polizze vita index linked siano in realtà basate su titoli emessi dalla banca americana. Sono polizze che alla scadenza, oltre a garantire il rimborso del capitale investito, permettono di godere di un extra-rendimento in più legato all'andamento di uno o più indici di mercato. Si tratta quindi di veri e propri investimenti finanziari, che di assicurativo hanno ben poco. Fino a ora, fra gli assicuratori che hanno costruito polizze con prodotti Lehman, solo in pochi si sono fatte avanti: Mediolanum ha annunciato che entro l'anno prenderà misure per tutelare i clienti esposti a bond Lehman; Unipol ha dichiarato di star valutando "le modalità tecniche per riconoscere agli assicurati che hanno sottoscritto le index linked, l'opzione di ottenere alla data naturale di scadenza dei contratti il capitale originariamente sottoscritto". Il credito cooperativo cattolica assicurativa si sono impegnati a favore della clientela che hanno sottoscritto polizze index linked con sottostante titoli Lehman Buoni propositi che speriamo si traducano in realtà.

lunedì 6 ottobre 2008

SPAGHETTI ALL’AMATRICIANA



di Mariangela



LA STORIA

Nasce in bianco ... poi "sposa" il pomodoro
Il gustosissimo piatto della pasta con la Salsa all’Amatriciana è entrato a far parte della tradizione culinaria non solo nazionale, ma anche internazionale. La sua nascita affonda le radici in una cucina di pura estrazione popolare, semplice, genuina, ricca di sapori e piuttosto varia. Basti pensare che in passato le esigenze alimentari erano soddisfatte attraverso la preparazione di particolari pietanze, per lo più “povere”, frutto dell’elaborazione delle materie prime disponibili in un certo ambito territoriale. Nelle aree più marginali d’Italia, come ad esempio il comprensorio dei Monti della Laga, la principale attività produttiva (considerata più redditizia) era la zootecnia, centrata soprattutto sull’allevamento delle pecore e del maiale. Grazie a queste due attività, le principali risorse alimentari per l’uomo erano quelle derivanti dalla produzione di carne, latte e loro derivati. In particolare l’allevamento del maiale era una pratica in uso in tutte le famiglie contadine, che lavorano la carne per stagionarla e conservarla nel tempo. La macellazione era solitamente eseguita dal capofamiglia, ma nelle famiglie dei pastori transumanti questa operazione spettava alla donna, che successivamente si dedicava alla lavorazione della carne. L’altra modalità di sussistenza era legata alla pastorizia, d’estate si sfruttavano i rigogliosi pascoli montani, mentre d’inverno, con la transumanza, ci si dirigeva verso le località pianeggianti dell’Adriatico o del Tirreno (Campagna Romana). Durante il periodo di lontananza dalla famiglia e dalle abitazioni, i pastori trasformavano il latte delle loro pecore in formaggi pecorini che utilizzavano anche per alimentarsi insieme a carni salate e stagionate, come ad esempio il guanciale. Con questi semplici ingredienti i pastori condivano, e cucinavano con una padella di ferro dal lungo manico, il loro frugale e sostanzioso pasto unico di pastasciutta di Amatriciana “bianca”. Rielaborando e ed arricchendo questa elementare preparazione pastorale, e con l’introduzione del pomodoro intervenuta all’inizio dell’800, la popolazione di Amatrice ha dato vita ad uno dei piatti più conosciuti della cucina italiana: l’Amatriciana. Infatti quando alla fine del 1700 i Napoletani, tra i primi in Europa, riconobbero i grandi pregi organolettici del pomodoro, anche gli Amatriciani (che ricadevano nella giurisdizione del Regno di Napoli fin dal 1700) ebbero modo di apprezzarlo e con felice intuizione l’aggiunsero al guanciale, che unito al formaggio pecorino, ha reso succulenta una salsa per la pasta, la cui fama ha varcato i confini nazionali per affermarsi anche nella cucina internazionale. Erroneamente alcuni attribuiscono l'Amatriciana alla cucina Romana, dimenticando che furono invece i pastori, che con gli spostamenti stagionali della transumanza verso le campagne romane, fecero conoscere questa ricetta nella capitale. Sono molti oggi, i ristoratori di che a Roma, in Italia e nel mondo, contribuiscono alla diffusione ed alla conoscenza del piatto.


La vera ricetta degli spaghetti all'amatriciana

DOSI PER 4 PERSONE:

500 g di spaghetti, 125 g di guanciale, un cucchiaio di olio di oliva extravergine, un goccio di vino bianco secco, 6 o 7 pomodori San Marzano o 400 g di pomodori pelati, un pezzetto di peperoncino, 100 g di pecorino grattugiato, sale.
ESECUZIONE:

"..Mettere in una padella, preferibilmente di ferro, l'olio, il peperoncino ed il guanciale tagliato a pezzetti, la proporzione di un quarto, rispetto alla pasta, é tradizionale e sacra per gli esperti e, o si mette il guanciale, cioè la parte della ganascia del maiale, o non sono spaghetti all'AMATRICIANA, solo con esso avranno una delicatezza e una dolcezza insuperabili. Rosolare a fuoco vivo. Aggiungere il vino. Togliere dalla padelle i pezzetti di guanciale, sgocciolare bene e tenerli da parte possibilmente in caldo, si evita il rischio di farli diventare troppo secchi e salati e resteranno più morbidi e saporiti. Unire i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi (meglio prima sbollentarli, cosi si toglierà più facilmente la pelle e poi tagliarli). Aggiustare di sale, mescolare e dare qualche minuto di fuoco. Togliere il peperoncino, rimettere dentro i pezzetti di guanciale, dare ancora una rigirata alla salsa. Lessare intanto la pasta, bene al dente, in abbondante acqua salata. Scolarla bene e metterla in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. Attendere qualche secondo e poi versare la salsa. Rigirare e per chi lo desiderasse, passare a parte altro pecorino.
Assolutamente banditi dalla ricetta: la pancetta, la cipolla, l’aglio e qualsiasi altro ingrediente di contorno, che spesso viene ripetuto in televisione o da chef molto fantasiosi. Non ci sono dubbi: la vera Amatriciana è quella a base di pecorino e guanciale amatriciani. Le altre varianti non posso fregiarsi di essere chiamate Amatriciana..."

sabato 4 ottobre 2008


dal sito di Beppe Grillo
Telecom Italia ti ha intercettato? Da oggi puoi saperlo anche tu.
Il blog ti mette a disposizione un motore di ricerca.
Il possibile intercettato, con il semplice inserimento del suo nome e cognome, saprà se è presente nel documento della Procura della Repubblica di Milano di 371 pagine depositato il 14 luglio 2008. Un'informazione di garanzia nel procedimento penale nei confronti di 34 persone, tra cui Ghioni, Mancini e Tavaroli e di due aziende: Telecom Italia e Pirelli, ma non dei loro amministratori (?). L'intercettato saprà in quali pagine del documento della Procura è citato e potrà accedere al documento.
Gli spiati sono circa 5000, una media cittadina di provincia, e appartengono a tutti i ceti sociali. Banchieri, giornalisti, manager, calciatori. Nell'elenco compaiono anche ministeri e comandi dei Carabinieri.Gli intercettatori non guardavano in faccia a nessuno, se c'era da intercettare si intercettava. Ma non prendevano ordini, non avevano capi. Usavano Telecom come un taxi senza neppure pagare la corsa.
Tronchetti e Buora non sapevano, non potevano, non volevano. Però incassavano stipendi faraonici, bonus e stock option.
Il motore può servire a controllare se il vostro vicino di casa è stato intercettato, o vostra moglie, o vostro marito. Potete scoprire un mucchio di cose. Se qualcuno è stato intercettato e non lo sa, potete inviargli una mail con i suoi dati.
I miei legali mi dicono che chi è stato intercettato può fare causa a Telecom Italia. Un calcolo prudente del rimborso che gli intercettati potrebbero richiedere con una class action è di due miliardi di euro. Se fossi Franco Bernabè procederei di ufficio, prima di una possibile causa, con una lettera di scuse a nome dell'azienda a tutti gli intercettati e con un risarcimento.

giovedì 2 ottobre 2008

Truffa con le Carte di Credito

La truffa si sta diffondendo dal Canada con velocità impressionante. In particolare si tratta di un modo piuttosto furbo per truffare i possessori di carte di credito, poiché questi delinquenti hanno già i numeri di serie della carte e quindi NON VI CHIEDONO IL NUMERO DI SERIE DELLA VOSTRA. Vi spieghiamo ora come funziona, così da non trovarvi impreparati se dovesse malauguratamente capitare a voi.

La persona vi chiamerà al telefono dicendo:

"Buongiorno, mi chiamo (…………….) e la sto chiamando dall'ufficio antifrodi della VISA (oppure Mastercard, American Express, ecc.). La mia matricola di funzionario VISA è la n……... Le telefono perché la sua carta è stata segnalata dal nostro sistema di sicurezza per aver fatto un acquisto insolito e io sono qui per verificare insieme a Lei se si tratta di qualcosa di illegale oppure no. Guardi, si tratta della Sua carta di credito VISA emessa dalla Banca.........(vi dirà il nome della Vostra Banca). Lei ha per caso acquistato recentemente dei biglietti aerei (o qualsiasi altra cosa) per 497.99 dollari (oppure Euro) da una società via Internet che ha sede in ....... ?"

Mentre voi risponderete di no, il falso funzionario continuerà dicendo: "Guardi, le spiego brevemente, si tratta di una società che stiamo tenendo d'occhio poiché effettua degli addebiti tra 297 e 497 dollari (Euro) per volta e restando sotto i 500 dollari non è facilmente controllabile, dato il gran numero di transazioni che effettua ogni giorno in tutto il mondo. Ad ogni modo, se Lei mi conferma di non aver effettuato con la sua carta nessun acquisto Internet per biglietti aerei di questo importo, con il suo aiuto abbiamo potuto appurare che si tratta di un tentativo di frode e così questa somma Lei la vedrà addebitata sull'estratto conto del mese ma le verrà contemporaneamente eseguito lo storno per lo stesso importo non dovuto, così alla fine il saldo sarà pari. L'estratto conto verrà inviato come al solito al Suo indirizzo che ci risulta essere Via........., è corretto ?"

E voi direte ovviamente di sì... Allora lui/lei continuerà dicendo:

"Ok, a questo punto apro una pratica interna antifrode. Se Lei avesse qualsiasi domanda o chiarimento da chiederci, chiami il nostro numero verde 800 ........ e chieda dell'ufficio antifrodi Internet: quando un mio collega le risponderà, abbia cura di dargli il codice di questa pratica che è il ............. (vi darà un numero a sei cifre) così che potrà rispondere a tutte le sue domande. Ha annotato il codice della pratica? Vuole che glielo ripeta?"

A questo punto inizia la parte IMPORTANTE della truffa.

Il falso funzionario vi dirà: "Un'ultima cosa ancora. Avrei bisogno di verificare se lei è davvero in possesso della sua carta: ce l'ha in mano in questo momento? Ok, allora dia uno sguardo ai numeri che trova sul retro: se guarda bene vedrà due numeri, uno di quattro cifre che è una parte del numero di serie della carta e l'altro di tre cifre (Codice di Sicurezza) che dimostra che Lei è in possesso della carta. Queste ultime tre cifre sono quelle che vengono normalmente utilizzate per gli acquisti via Internet, poiché sono la prova che Lei possiede fisicamente la carta. Me li può leggere per favore?"

Una volta che glieli avrete letti, lui dirà: "Ok, codice corretto. Avevo solo bisogno della prova che la carta non fosse stata persa o rubata e che ne eravate ancora fisicamente in possesso. Ha qualche altra domanda da farmi?" 

Dopo che voi avete risposto di no, lui risponderà: "Molto bene, La ringrazio della collaborazione. In ogni caso non esiti a contattarci per qualsiasi necessità. Buongiorno." 

E metterà giù il telefono. Da parte vostra vi sentirete sollevati... hanno tentato di truffarvi, ma il solerte servizio antifrodi della VISA vi ha salvati in tempo. In fondo non gli avete detto quasi niente di importante e lui non vi ha mai chiesto il numero della carta... INVECE HA GIA' INCASSATO I VOSTRI SOLDI ! Già, perché gli avete letto i tre numeri del codice di sicurezza e CERTAMENTE li ha già usati per addebitare la vostra carta. Infatti quello che i truffatori vogliono è proprio il codice di sicurezza a tre cifre sul retro della carta: gli altri dati se li erano già procurati, compreso il titolare, la data di emissione, di scadenza, il numero di serie della carta e persino il vostro indirizzo.... Mancava solo il codice di sicurezza!

Se vi dovessero chiamare con le modalità appena descritte, non date nessun riferimento e ditegli che chiamerete direttamente la VISA (oppure Mastercard, ecc.) per la verifica della conversazione. Ricordate: le società che emettono le carte di credito NON VI CHIEDERANNO MAI DEI CODICI; LORO LI CONOSCONO PRIMA DI VOI !!! 

Per favore, diffondete queste informazioni ai vostri familiari, amici e conoscenti.