sabato 30 aprile 2011

Mostra di Pittura - Parrocchia Santa Maria Mater Ecclesiae


Ultradecennale compagno di partite di tennis al circolo Torrino S.C., Mauro Diaz ha tra i suoi interessi la pittura.
Da due anni frequenta un corso di pittura nella Parrocchia Santa Maria Ecclesiae di via Sciangai e ora terminato il corso di quest’anno, tenuto dalla maestra Rossella De Rossi, mi ha invitato alla mostra di fine corso e farmi vedere il suo livello di bravura raggiunto.
Certamente non sono in grado né mi sento di giudicare la bravura dei pittori e tanto meno di dare giudizi critici e artistici, quindi il mio piccolo contributo è solo quello di riportare alcune immagini di quelle opere dei pittori che hanno esposto e a me sono piaciute.
 Alfredo Maria Caronna

 Antonio Mauliani

Roberto Cassano

Lea Mazza

 Rosaria Badalucco

 Mauro Diaz

Angela Caronna

Sotto l'intervista con un pittore

lunedì 25 aprile 2011

Roma attraverso le cartoline d'Epoca...

(Le Cartoline Originali appartengono all’autore degli articoli).
IL CANNONE DEL GIANNICOLO
In questi giorni si è parlato del cannone del Gianicolo in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia per averlo fatto sparare, il 17 marzo, per 150 volte.
Come si può ricavare da diversi siti web, la consuetudine di farlo sparare si deve al Papa Pio IX, che per coordinare il suono di tutte le campane di Roma, a mezzogiorno, decise di far sparare un colpo di cannone da Castel S.Angelo sino al 1903, poi fu trasferito sulle pendici di Monte Mario, dove attualmente sorge un Albergo e infine dal Gianicolo dal 24 gennaio 1904. Proseguiamo con le notizie riportate da”ESERCITO ITALIANO”:
“Nel periodo della 2^ Guerra Mondiale la tradizione fu interrotta per gli eventi bellici.
Il 21 aprile 1959, in occasione del 2712° Anniversario della fondazione di Roma, il cannone riprese a segnare il "mezzogiorno" per i cittadini romani.
Non si ha notizia del tipo di cannone in uso fino all'agosto 1904. Da quella data fu utilizzato un cannone campale da 75 mm., impiegato dall'Artiglieria del Regno d'Italia per aprire la Breccia di Porta Pia.
Successivamente è stato impiegato un obice da 149/13 la cui bocca da fuoco, preda bellica dell'Esercito Austro-Ungarico nella guerra 1915-18, era montata su affusto italiano. Quest'ultimo pezzo, ormai vetusto, in data 1° febbraio 1991 ha sparato il suo ultimo colpo.
Attualmente è in uso un obice, risultato di un assemblaggio della bocca da fuoco da 105/22 su affusto di 88/27 impiegati durante il 2° conflitto mondiale.
La squadra di servizio al pezzo, è composta da tre militari di cui uno graduato, con funzioni di "Capo pezzo", è fornito dal 33° reggimento artiglieria terrestre "Acqui" di stanza in l'Aquila mentre i due "Serventi al pezzo", sono effettivi alla Scuola del Genio.”
Cartolina originale inviata il Francia il 22 aprile 1908, ed. Guido Busi.

Si ricorda che il cannone riniziò a sparare per l’interessamento del famoso ed indimenticabile “MARIO RIVA” come ricorda il sito del “Tempo.it” in un articolo di Beatrice Boero:
“Il famoso conduttore televisivo Mario Riva si fece portavoce delle richieste dei romani, nella trasmissione «Il musichiere». Tanta fu la risonanza, che la richiesta di ripristino venne accolta. Il 21 aprile 1959 il cannone ricominciò a sparare dal Gianicolo, ed è in funzione ancora oggi.
È caratteristico anche il modo in cui la persona addetta allo sparo riceve il segnale. Dal 1847 al 1925 proveniva dall'Osservatorio del Collegio Romano, dove una sfera nera di vimini, del diametro di un metro e mezzo, scorreva su un'asta di sei metri, e cadeva in un punto stabilito a mezzogiorno. In quel momento, l'ufficiale addetto al cannone osservava con un binocolo, e come vedeva cadere la palla, dava immediatamente l'ordine all'artigliere di sparare il colpo. Successivamente si fece uso di una soneria elettrica, comandata dall'Osservatorio Astronomico del Campidoglio. Suonava per trenta secondi, appena la palla del cannone cominciava a salire; al termine del segnale l'artificiere era pronto per sparare. Nel 1930, con la chiusura dell'Osservatorio del Collegio Romano, si disposero quattro fari rossi ai lati della Torre del Campidoglio.
All'inizio furono comandati dall'Osservatorio del Campidoglio, successivamente dall'Osservatorio di Monte Mario, e infine dall'Orologio dell'Istituto Galileo Ferraris di Torino. Attualmente, invece, il segnale viene rilevato telefonicamente. Gli addetti al cannone sono 3 soldati dell'8° Reparto Rifornimento della Regione Militare Centrale. Le spese di manutenzione di questa tradizione, tanto cara ai romani, sono a carico del Comune di Roma.
Il sito “Perle Sparse” ricorda anche una bellissima poesia di Checco Durante, attore e poeta, Francesco all’anagrafe, che nacque in via dei Salumi a Roma il 19 novembre 1893 – e morì sempre Roma il 5 gennaio 1976.

St'usanza che pareva bella e morta
è tornata de moda ‘n’artra vorta.
Mo’ mezzogiorno a tutte le perzone
j’ariviè segnalato dar cannone.
Quanno lo sento penzo co’ la mente
na prejera che viene su dar core
e mormoro: Signore!
Fa ch’er cannone serva solamente
pe’ di' all’umanità
che sta arrivanno l’ora de magna’.
Cartolina originale dei primi del ‘900, molto rara, ed. Brunner.

La cronaca ricorda, anche, che mancanza del personale, il 23 gennaio 2009, il cannone non “tuonò”.

 Eolo45

mercoledì 20 aprile 2011

Comunicato stampa


ASILI NIDO CHIUSI: FAMIGLIE DISPERATE, OCCUPAZONI PUNTA DI UN ICEBERG

L’occupazione dell’asilo nido del Municipio XI è solo la punta di un iceberg che evidenzia il fallimento totale dell’amministrazione Alemanno sulla gestione degli asili nido.
Anche nel Municipio XII la situazione è grave: due asili nido pronti non hanno ancora aperto.
L’asilo di Largo A. Camboni, di proprietà del Comune di Roma, che è stato assegnato recentemente affidato in gestione a due associazioni private, avrebbe dovuto aprire a gennaio 2011 ma incredibilmente è ancora chiuso. A questo punto credo che molto probabilmente aprirà l’ultimo giorno di scuola, dichiara sarcastico il Vice Presidente del Consiglio del Municipio Roma XII Eur Federico Siracusa.
In Via Trafusa, nel quartiere Torrino Mezzocammino si trova un altro asilo nido, pronto oramai da quasi due anni, ma neppure il prossimo settembre 2011 aprirà.
E’ questa la triste scoperta dei bambini del Municipio XII che saranno costretti a rimanere a casa nonostante l’annuncio dello scorso anno di un’imminente apertura, prosegue il V. Presidente del Consiglio del Municipio XII Federico Siracusa. Il nido era stato inserito nel bando del Comune di Roma per darlo in concessione ai privati, ma l’unica impresa che ha fatto l’offerta ha sbagliato a presentare la domanda e ora gli effetti negativi ricadranno sull’utenza: il nido non apre..
Nonostante la lunga fila di bambini in lista d’attesa, il Comune di Roma ha alzato bandiera bianca e affidandosi solo ai privati esce a testa bassa dalla gestione degli asili nido comunali. Possibile che se non ci sono i privati non è più possibile aprire nuovi asili nido all’interno del Comune di Roma? conclude il comunicato il capogruppo dell’Italia dei Valori Federico Siracusa.

Federico Siracusa
Vice Presidente del Consiglio del Municipio XII
Capogruppo Italia dei Valori

martedì 19 aprile 2011

A Roma ci sono due reattori nucleari

da Movimento Cinque Stelle

A trenta chilometri dal centro di Roma ci sono due reattori nucleari attivi. Infatti sei mesi al Centro ENEA di Casaccia, sulla Braccianense, fa nel silenzio stampa più totale sono stati riattivati i due reattori nucleari "di ricerca" Triga e Tapiro, costruiti cinquant'anni fa. Non sono centrali nucleari nel senso che non producono energia immessa in rete ma sono funzionali alla ricerca per la ripartenza dell'uso dell'energia nucleare in Italia. Sono infatti reattori usati per la formazione dei tecnici addetti alle future centrali nucleari italiane. Per le caratteristiche costruttive non sono soggetti al rischio di fusione del nocciolo come è avvenuto nella centrale di Fukushima, ma comunque sono soggetti a possibili perdite di materiali radioattivi. Nel centro ENEA di Casaccia a maggio 2006 furono contaminati da plutonio sei tecnici. Ed altri quattro incidenti sono avvenuti nel 2007.

Il Movimento 5 stelle di Roma sta informando i cittadini sui rischi del ritorno del nucleare, invitandoli ad andare a votare al referendum di giugno 2011. Se volete partecipare ai nostri banchetti informativi, siete invitati ad iscrivervi al forum per dare la vostra disponibilità.

lunedì 18 aprile 2011

Comunicato stampa

AMBIENTE, Siracusa (Idv): I TAGLIALEGNA DELL’ASSESSORE VISCONTI DEVASTANO MOSTACCIANO E PARTE LA PROTESTA…

Una pioggia di firme accompagna la petizione popolare per richiedere al Comune di Roma la sostituzione degli oltre 200 alberi abbattuti o morti del quartiere Mostacciano, dichiara in una nota il Vice Presidente del consiglio del Municipio XII Federico Siracusa.
 
 
In seguito ai recenti abbattimenti operati dall’Assessorato all’ambiente del Comune di Roma il paesaggio di Mostacciano è profondamente cambiato: i bellissimi viali alberati di pini hanno lasciato il posto a decine e decine di tronchi tagliati. Ma lo scempio è visibile anche nei quartieri limitrofi: in Via di Mezzocammino a Spinaceto, in Via delle Montagne Rocciose e Viale Africa all’Eur, in Via Caterina Troiani al Torrino, etc, prosegue il Consigliere Siracusa.
Possibile che il Comune di Roma proceda al taglio indiscriminato di alberi ad alto fusto disseminando i marciapiedi di tronconi di alberi tagliati senza provvedere alla loro sostituzione?
Non si comprende l’operazione furtiva del Comune di Roma che arriva all’improvviso ed abbatte numerosi alberi di alto fusto senza fornire preventive adeguate informazioni alla cittadinanza, prosegue il capogruppo dell’Idv Federico Siracusa, che si interroga su cosa si nasconda realmente dietro questi abbattimenti.

Federico Siracusa
Vice Presidente del Consiglio del Municipio XII
Cell. 3398015237

venerdì 15 aprile 2011

DOMENICA 17 APRILE torna LA SPESA DAL CONTADINO

Torna "La spesa dal Contadino" che, in considerazione della Pasqua, viene anticipata a domenica 17 aprile anzichè l'ultima domenica del mese, lo dichiara in una nota Massimiliano DE IULIIS, capogruppo PDL al Municipio Roma XII EUR. Dalle 9.30 alle 14.00, nel piazzale antistante il Municipio Roma XII EUR, in Via Laurentina altezza Città militare,saranno presenti, come di consueto, circa 25 aziende agricole provenienti dalla campagna romana, che offriranno ai consumatori prodotti freschi a km.0. 
Come sempre, conclude DE IULIIS, saranno proposte iniziative e degustazioni gratuite per tutti ! Domenica 17 il protagonista sarà "il pane", dalla storia alla degustazione.

Cons. MASSIMILIANO DE IULIIS
Capogruppo PDL Municipio ROMA XII EUR
347.88.88.612

sabato 9 aprile 2011

Parlamento pulito, 350mila firme dimenticate dalla Casta. “Il 16 aprile tutti in piazza”

da il fatto quotidiano.it

Lo sapevano bene, Beppe Grillo e il movimento Cinque Stelle, che la lotta sarebbe stata dura. Ma più il tempo passa e più si avvicina la beffa: la proposta di legge popolare per il Parlamento Pulito (no ai condannati, stop dopo due mandati, ritorno alle preferenze) rischia di perire, insieme a questa legislatura, tra le scartoffie di Palazzo Madama. La proposta, infatti, è stata presentata al Senato durante il governo Prodi, ma il nostro ordinamento prevede che se entro due legislature non si arriva all’approvazione, decade. Per questo i grillini hanno scritto una lettera a Napolitano e stanno organizzando una mobilitazione per sabato 16 aprile, anche davanti a Montecitorio: “Föra da i ball i condannati della politica!!!” dicono.

Tutto era cominciato l’otto settembre 2007: il ciclone Beppe Grillo si era preso, con la sorpresa di molti, una piazza Maggiore stracolma. Era il primo V Day: mentre blogger, giornalisti, ed esperti, intervenivano dal palco bolognese, in tutta Italia centinaia di migliaia di cittadini erano in coda per mettere la loro firma sotto la richiesta di legge popolare per un “Parlamento Pulito” lanciata da Grillo. La legge consta di tre articoli intellegibili da chiunque: 1) Ineleggibilità in Parlamento dei condannati in via definitiva; 2) Limite dei due mandati per i parlamentari (attualmente, tra i vari recordman, si segnala Gianfranco Fini arrivato all’ottava legislatura e Massimo D’Alema giunto alla settima); 3) re-introduzione della preferenza per l’espressione di voto alle elezioni politiche. “Se questa legge venisse approvata quasi tutti i parlamentari dovrebbero fare le valigie e rifarsi una vita a loro spese e dire addio ai contributi della collettività” ha dichiarato più volte Beppe Grillo.

La legge di iniziativa popolare è prevista dal nostro ordinamento ed è definita, insieme al referendum, un “istituto di democrazia diretta”. Una volta depositata la proposta in Cassazione, la corte dà il via libera alla raccolta di firme. L’otto settembre 2007 sulla proposta Parlamento Pulito vennero si raccolgono 350mila firme: 7 volte le cinquantamila necessarie. Il 14 dicembre 2007, Beppe Grillo si presenta a Roma, alla guida di un risciò circondato da una trentina di “grillini”: al Senato incontra l’allora presidente Franco Marini e gli consegna le firme. “Marini mi ha ricevuto, è stato gentile”. Da quel momento però, il buio. Il governo Prodi cade, e la legge rimane al Senato. Presidente ne diventa Renato Schifani, fedelissimo di Berlusconi. Dopo oltre tre anni, tutto è ancora fermo e la proposta rischia di scadere: le Camere hanno la sovranità in termini di ordine del giorno e se la conferenza dei capigruppo non decide di mettere in discussione una proposta di legge, questa rimane a prendere polvere e, con la fine delle legislatura, muore.

Per evitare l’oblio della proposta, i grillini hanno scritto in questi giorni una lettera al Presidente della Repubblica. “Gentile Presidente, in qualità di firmatari e sostenitori della proposta di Legge di iniziativa popolare in oggetto, ci vediamo costretti a evidenziare con disappunto come fino ad oggi, 6 aprile 2011, non sia ancora terminata la discussione su tale testo”. Nulla si è fatto, ribadiscono: “Nessuna commissione o organismo responsabile ha avviato una reale discussione sulla stessa”. La scadenza è dietro l’angolo: “La legislatura attuale sta avviandosi verso la conclusione. Al suo termine, la Proposta depositata decadrebbe avendo essa valore per due legislature ed attraversando, appunto, il secondo periodo con quella attuale. Qualora tale Proposta decadesse per sopraggiunti termini, si renderebbe inefficace lo strumento di partecipazione popolare introdotto nella nostra Costituzione”. Si prepara insomma una beffa per tutti i cittadini che hanno supportato questa proposta, e un’umiliazione per lo strumento di “democrazia diretta” strozzato da una politica che vuole conservare i suoi privilegi e le sue rendite di posizione. Proprio per questo, sabato prossimo, i sostenitori di questa proposta scenderanno in piazza.

martedì 5 aprile 2011

Sheraton Hotel di Spinaceto sciopero dei 60 dipendenti contro la chiusura

COMUNICATO STAMPA
In data odierna i dipendenti dello Sheraton Hotel di Viale degli Eroi di Cefalonia, n. 301, a Spinaceto, sono entrati in sciopero e non sono andati a lavorare per manifestare la propria contrarietà al piano di cassaintegrazione proposto dall’azienda ed alla prospettiva di una possibile chiusura dell’attività.

Nel corso della mattinata il Vice Presidente del Consiglio del Municipio XII Federico Siracusa si è recato presso l’Hotel per esprimere la propria solidarietà ai manifestanti ed ha espresso tutta la propria preoccupazione per il futuro dello stabile qualora l’azienda decidesse di interrompere la propria attività.

Ritengo urgente, dichiara in un comunicato il Vice Presidente del Consiglio del Municipio XII Federico Siracusa, convocare immediatamente un tavolo cittadino con tutte le parti sociali per garantire ai dipendenti la continuità occupazionale e per cercare di favorire la continuità aziendale.

Sarebbe triste constatare che mentre il Sindaco di Roma Gianni Alemanno sbandiera i risultati record del turismo nella città venisse chiusa una importante struttura alberghiera con grave danno per le 60 famiglie dei lavoratori dello Sheraton Hotel e per il quartiere di Spinaceto che ospita la struttura, conclude Siracusa.

Federico Siracusa
Vice Presidente del Consiglio del Municipio XII
cell. 3398015237
 

Promemoria importantissimo da diffondere

Questo post, sarà pubblicato con una certa continuità fino al 12 giugno, perché riteniamo utile farlo in difesa del nostro futuro, della libertà e dei nostri diritti.

SI per dire NO.

1 - Vota SI per dire NO AL NUCLEARE.
2 - Vota SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.
3 - Vota SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO.


RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè Berlusconi NON farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.

Sapete perché? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per Berlusconi ma stupendo per tutti i cittadini italiani:

1 - Se passa il SI per dire NO AL NUCLEARE, BERLUSCONI NON POTRA' PIU' FARE ARRICCHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI CON I NOSTRI SOLDI E LA NOSTRA SALUTE.

2 - Se passa il SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA, BERLUSCONI NON POTRA' FARE ARRICHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI LUCRANDO SU UN BENE DI PRIMA NECESSITA'.

3 - Se passa il SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO, BERLUSCONI NON POTRA' PIU' DIRE CHE HA LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI DALLA SUA PARTE.

Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone. Secondo la propaganda berlusconiana le cose devono andare a finire così:
1 - I cittadini si informano attraverso la Tv.
2 - Le Tv appartengono a Berlusconi.
3 - Berlusconi, per i motivi sopra indicati, non vuole che il referendum passi.
4 - Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
5 - I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum il 12 giugno.
6 - I cittadini, non andranno a votare il referendum.
 Passaparola, se vuoi salvarla per salvarti!