sabato 28 novembre 2009

No Berlusconi Day - Conferenza stampa di presentazione

Roma 12 EUR

Mercoledì 2 dicembre alle ore 16.30, presso la Sala del Consiglio del Municipio XII In viale Ignazio Silone, 1° ponte si svolgerà un assemblea aperta a tutti i cittadini, in cui verrà illustrato il nuovo piano di pulizia del territorio, a cura di Ama.

Saranno presenti oltre al Presidente del Municipio Pasquale Calzetta e all'Assessore all'Ambiente Municipale Maurizio Cuoci, l'Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Roma Fabio De Lillo con il Presidente della Commissione Ambiente Comunale Andrea De Priamo ed il Presidente della Commissione Ambiente del Municipio Antonio Tortosa.
I dirigenti Ama che saranno presenti alla riunione porteranno alla conoscenza di tutti i cittadini il nuovo modello di pulizia del Municipio che partirà nel mese di dicembre.
Tra gli interventi previsti ci sarà una maggiore frequenza di svuotamento dei cassonetti e delle campane di raccolta del materiale riciclabile con immediata pulizia dello spazio circostante ed una maggiore frequenza di spazzamento delle strade effettuata sia con uomini che con mezzi.


martedì 24 novembre 2009

L'opposizione in Parlamento di Antonio Di Pietro

Privatizzazione acqua:
diciamo NO a questo Governo
(un intervento che vale la pena vedere comunque la si pensi)

sabato 21 novembre 2009

La Piazza dei Fumetti al Torrino Mezzocammino

La Piazza dei Fumetti al Torrino Mezzocammino intitolata a Andrea Pazienza.


































Sarà tutto a fumetti il quartiere di Torrino Mezzocammino, 20mila abitanti a sud dell'Eur, che va dedicando piazze e vie ai protagonisti dei cartoons italiani.
Ieri si è inaugurato, presente il Presidente del Municipio Roma 12, Pasquale Calzetta, dal Presidente del Consorzio Maurizio Nicastro, il salotto buono di questo quartiere: Piazza Andrea Pazienza.
L'arredo dir poco insolito, è composto di ventiquattro pannelli giganti che ritraggono, fra gli altri, Tex, Diabolik, Capitan Miki, Blek, Dylan Dog, Valentina, Zagor, CoccoBill, Il Signor Bonaventura.
I pannelli consistono in mosaici di Fotoceramica (altezza 4,20 mt., larghezza 3,60).
Proprio accanto a Piazza Andrea Pazienza, sul bordo inferiore della Circonvalazione meridionale, sorgerà il Parco dei Fumetti, Quaranta ettari di verde con all'interno una pista ciclabile lunga 7 chilometri.


venerdì 20 novembre 2009

Il camper a Tor di Valle e il codice della strada

Un lettore ci scrive:
Sono un camperista che abita al Torrino, ho deciso di utilizzare per fare il rimessaggio del mio mezzo, una struttura che si trova in via dell'Ippodromo di Tor di Valle e adiacente allo stesso.

Mi sono accorto che per portare il camper in questo rimessaggio devo per forza contravvenire al codice della strada.
Provenendo da viale Marconi mi è fatto divieto di percorrere la via del Mare, mi sarei trovato dopo qualche chilometro sulla destra via dell'Ippodromo di Tor di Valle.


.


Devo percorrere per forza via Ostiense, ma lo devo fare provenendo da Raccordo Anulare perchè devo utilizzare un semaforo che mi consente di attraversare in sicurezza la via del Mare e andare verso l'ippodromo.


Poi dopo 50 metri, dovrei girare subito a destra verso via dell'Ippodromo di Tor di Valle. Ma anche qui...


Sapete Voi se per caso posso utilizzare la sovrastante pista ciclabile???

giovedì 19 novembre 2009

Roma 12 EUR

Venerdì 20 novembre alle ore 16.00 il Municipio XII, in collaborazione con il Dipartimento IX del Comune di Roma, inaugura, presso il "Parco dei Fumetti" nel quartiere di Torrino Mezzocammino,  Piazza Andrea Pazienza, dedicata al famoso fumettista italiano.
In quella occasione verrà apposta un'opera d'arte con tutti gli eroi delle nuvolette parlanti.
In questo modo la città di Roma vuole rendere un tributo al fumetto un fenomeno artistico che ha caratterizzato molte forme d'arte del '900.
Le strade adiacenti il Parco sono tutte dedicate ai creatori del fumetto italiano da Andrea Pazienza ad Hugo Pratt a Benito Jacovitti e tanti altri ed anche le scuole del territorio, dall'asilo nido alla scuola media, avranno i nomi di personaggi dei fumetti.
Inoltre ad ogni ingresso al Parco, che ha una estensione di circa 40 ettari, verrà posizionata una china di ferro raffigurante i più famosi comics che hanno accompagnato generazioni di lettori.

Visualizza la brochure (fronte - retro)

mercoledì 18 novembre 2009

No Berlusconi Day

Questo blog aderisce al No Berlusconi Day previsto nella giornata del 5 dicembre 2009. Invito gli altri blogger sensibili all'argomento a fare la stessa cosa.
Il comitato “No Berlusconi Day”, nato su Facebook per iniziativa di un gruppo di blogger democratici, indice per il prossimo 5 dicembre, a Roma, una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. 

ILTESTO DELL’APPELLO
A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera ce definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento.
Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.
Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.
Per aderire alla manifestazione, comunicare o proporre iniziative locali e nazionali di sostegno o contattare il comitato potete scrivere all’indirizzo e-mail: nobdaysupporto@gmail.com

martedì 17 novembre 2009

Il 5 dicembre a Roma alla stessa ora del No B-Day, anche il Sì B-Day

 
L'evento del 5 dicembre a sostegno di Silvio Berlusconi è una iniziativa dei Club della libertà di Mario Valducci e del quotidiano on-line "Il Predellino" di Giorgio Straquadanio, entrambi deputati della Repubblica per il Popolo della Libertà.

sabato 14 novembre 2009

Gabriele Paolini dice Basta ai “disturbi” televisivi.


Paolini: “Ho compiuto ben 20mila sabotaggi catodici ai danni dei giornalisti tv. Martedì prenderò la parola nel tribunale di Roma per delle dichiarazioni spontanee, durante un processo che mi vede imputato contro la Rai e Mediaset. Espliciterò al giudice e al pubblico ministero la mia decisone di dire stop agli inquinamenti tv”.

A trentacinque anni chiude la sua lunga e brillante carriera di disturbatore tv, che coincidono con le dichiarazioni spontanee che farà nel processo intentatogli da Rai e Mediaset proprio per la sua costante abitudine di sabotare i collegamenti esterni dei Telegiornali rendendo difficile il lavoro degli inviati.
Forse, annunciando l’uscita di scena, pensa di riuscire ad ottenere la clemenza dei giudici. Paolini ha già una condanna con sentenza passata in giudicato e è costretto a risarcire la Rai.
La decisione ha gettato nello sconforto i suoi numerosi fan che lo idolatrano su Facebook.
Comunque la nostra speranza è che altri e ben più grandi disturbatori, che quotidianamente imperversano sulle reti televisive distruggendoci le “sfere”, seguano il suo esempio.

Sotto un filmato che è diventato sulla rete un Cult


venerdì 13 novembre 2009

SEDUTE CONSILIARI “LUMACA” NEI MUNICIPI DEL COMUNE DI ROMA PER NON ANDARE A LAVORARE

LA DENUNCIA DI FEDERICO SIRACUSA, CHE METTE ONLINE I REDDITI PERCEPITI NELL’ESERCIZIO DELLA SUA ATTIVITA’ POLITICA

L’ANALISI SUI GETTONI DI PRESENZA
La normativa prevede che i Consiglieri dei Municipi percepiscano, per la durata del loro mandato, i gettoni di presenza: pari a circa 700 euro, per un massimo di 14 tra sedute d’aula e Commissioni al mese (il gettone di presenza è stato recentemente decurtato dal Parlamento).
Inoltre i Consiglieri che svolgono un’attività di lavoro dipendente beneficiano anche della possibilità di continuare a percepire lo stipendio, senza la necessità di dover andare a lavorare.
Il I Dipartimento del Comune di Roma (Politiche delle risorse umane e Decentramento) rimborsa ai datori di lavoro privati ed ai soggetti pubblici economici gli oneri per le assenze dal servizio dei Consiglieri comunali e municipali (lo prevede l’art. 80 del Decreto Legislativo n. 267 del 18/08/2000).
Secondo l’inchiesta condotta dal quotidiano Libero il costo sostenuto dal Comune di Roma per rimborsare alle aziende gli oneri per le assenze dei Consiglieri municipali lavoratori dipendenti per lo svolgimento dell’attività di un Consigliere può lievitare fino a dieci volte l’equivalente che un consigliere percepisce con il solo gettone mensile di presenza (Libero del 14 ottobre 2009, pag. 50).
Infatti nel II Municipio vi è addirittura un Consigliere che percepisce uno stipendio di 9.000,00 euro al mese, che vengono regolarmente rimborsati dal Comune di Roma all’azienda.
E’ proprio per evitare queste anomalie, ed in alcuni casi dei veri e propri abusi, che a mio avviso deve essere determinato un tetto all’ammontare dei rimborsi erogati dall’amministrazione per le assenze sul posto di lavoro dei consiglieri eletti.
La questione è resa ancor più grave dal fatto che il sistema dei rimborsi, così come è strutturato, rende non facilmente intellegibile il costo che la pubblica amministrazione sostiene per il mantenimento della classe politica locale.
Inoltre il sistema dei rimborsi ai datori di lavoro, per l'espletamento del mandato dei consiglieri, può creare dei rallentamenti all'attività politica all'interno dei Municipi. Infatti, uno degli effetti distorti dei rimborsi per le assenze ai datori di lavoro da parte dell'Amministrazione consiste nello spezzettare ad arte gli argomenti per aumentare il numero delle sedute, oppure nel far mancare ad arte il numero legale in Consiglio municipale, così da andare direttamente in seconda convocazione. Con uno spreco di tempo e risorse pubbliche, perché per ogni seduta c'è bisogno di personale verbalizzante ed almeno un vigile.

LA NORMATIVA CHE DISCIPLINA I RIMBORSI:
I lavoratori dipendenti, pubblici e privati, componenti dei Consigli municipali e del Consiglio provinciale  e comunale di Roma hanno diritto di assentarsi dal servizio per l'intera giornata in cui sono convocati i rispettivi consigli (ex art. 79 Permessi e licenze, D.Lgs n. 267 del 18/08/2000)
Inoltre i lavoratori dipendenti che ricoprono l’incarico di assessore nelle giunte comunale, provinciale e nei Municipi, ovvero i Consiglieri membri delle Commissioni e delle conferenze dei capogruppo, hanno diritto di assentarsi dal servizio per partecipare alle riunioni degli organi di cui fanno parte per la loro effettiva durata. Il diritto di assentarsi comprende il tempo per raggiungere il luogo della riunione e rientrare al posto di lavoro. (ex art. 79, co. 3, Permessi e licenze, D.Lgs n. 267 del 18/08/2000)
Le assenze dal servizio per motivi istituzionali sono pagate dal datore di lavoro ma la normativa prevede che gli oneri per i permessi retribuiti sono a carico dell'ente presso il quale i lavoratori dipendenti esercitano le funzioni pubbliche di Consigliere (Comune e Provincia di Roma). 
L'ente, su richiesta documentata del datore di lavoro, e' tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto, per retribuzioni ed assicurazioni, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore. Il rimborso viene effettuato dall'ente entro trenta giorni dalla richiesta. (ex art. 80, Oneri per permessi retribuiti , D.Lgs n. 267 del 18/08/2000)

PRESIDENTI DEI MUNICIPI:
La normativa prevede che i presidenti dei Municipi possano scegliere, per la durata del loro mandato, tra due opzioni: 
• mettersi in aspettativa, rinunciando a svolgere altra attività, e percepire solo l’indennità di funzione pari a 2.430,00 euro netti al mese per 12 mensilità;
• oppure prendere il 50 per cento dell’indennità garantita al Presidente, ma ottenendo in più il rimborso dal Comune per l’intero stipendio che percepirebbero dal proprio datore di lavoro.
Quest’ultimo caso (secondo l’inchiesta del quotidiano Libero del 16 ottobre 2009, pag. 52) è molto frequente, ma è anche il più oneroso per le casse pubbliche, perché non prevede tetti.

ASSESSORI DEI MUNICIPI (4 PER OGNI MUNICIPIO):
La normativa prevede che gli assessori possano mettersi in aspettativa e percepire dall’Amministrazione l’intera indennità stabilita per il loro ruolo, pari al 65 per cento di quella del presidente (circa 1500 euro) e all’85 per cento per il vicepresidente (circa 2mila euro). Ma in questo modo devono rinunciare ai contributi previdenziali.
Oppure, possono non andare in aspettativa e richiedere la metà dello stipendio da assessore, più il rimborso della busta paga percepita dal proprio datore di lavoro, comprensiva di contributi, pagata dal Comune. Dall’ultima finanziaria del governo Prodi, gli assessori non hanno più diritto ai contributi Inps, e per questo non ce n’è uno che sia in aspettativa.
 
Per informazioni: 
Federico Siracusa 339/8015237
Vice Presidente del Consiglio del Municipio XII
Capogruppo Italia dei Valori

http://www.facebook.com/#/group.php?gid=172886004016

giovedì 12 novembre 2009

No Berlusconi Day

Sabato 5 dicembre ore 14:00 ROMA

Una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi:
SALVIAMO L’ITALIA, SALVIAMO LA DEMOCRAZIA. BERLUSCONI DIMETTITI

IL TESTO DELL’APPELLO
A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera ce definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.
Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.

martedì 10 novembre 2009

Test fai da te per l'influenza: è inutile, costoso e non ci dice se abbiamo l'influenza suina

da altroconsumo.it

Nelle farmacie in questi giorni va a ruba un test fai da te per l'influenza dal nome "Ego test - test influenza", prodotto da una ditta tedesca. Ma il test dice solo se hai un'influenza generica, non la H1N1.
Il test rileva un generico virus influenzale, non il nuovo A H1N1
Come scritto sulla confezione, il test rileva "la presenza degli antigeni dell'influenza di tipo A e B, compresi i ceppi suini e aviari".
Cosa significa? Vuol dire che il test è in grado di individuare, all'interno di un campione di muco prelevato dal naso, se è presente un virus influenzale o no, non facendo però alcuna distinzione tra i tipi di virus.
I virus influenzali infatti sono di tre tipi, A, B e C. Le influenze che durante la stagione invernale ci costringono a letto sono praticamente tutte imputabili ai primi due tipi, con i virus A responsabili della maggior parte dei casi di influenza stagionale. Il nuovo virus dell'influenza suina è proprio un virus di tipo A, anche se non ha parentele strette con i virus A circolanti ultimamente.
Questo test, quindi, non ci dice se il virus rilevato è di tipo A o B, e quindi nemmeno se si tratta dei sottotipi suino H1N1 o dell'aviario H5N1, o qualsiasi altro ceppo virale. Ci dice solo, in sostanza, se nelle nostre vie aeree c'è un virus influenzale, o no.
Spesa inutile
Un'informazione che ci è costata 14,50 euro (noi lo abbiamo trovato a questo prezzo in farmacia).
Bisogna poi sottolineare che non è assolutamente facile prelevare correttamente il campione di muco necessario, nonostante il test fornisca un foglietto di indicazioni chiaro ed esauriente. È assolutamente necessaria una buona manualità.
Suina o stagionale, l'influenza si affronta con il buon senso
Senza entrare nel merito della sensibilità e specificità del test, cioè se ci fornisce un'indicazione corretta, comunque l'informazione fornita da questo test non è utile.
Anche nel caso in cui noi scoprissimo che i nostri sintomi sono dovuti ad un virus influenzale, anche se fosse quello dell'influenza suina, il nostro comportamento deve essere sempre lo stesso: restiamo a casa, contattiamo il nostro medico di famiglia, e seguiamo le indicazioni che ci fornisce, senza intasare i pronto soccorso o precipitarsi in farmacia a comprare farmaci inutili.
Tanta acqua, riposo e un'alimentazione leggera ricca di frutta e verdura sono le armi per sconfiggere il malanno stagionale. Eventualmente si può ricorrere ad un antipiretico od un antidolorifico/antinfiammatorio, se la febbre e i dolori sono molto forti, sempre seguendo le indicazioni del medico. Lo stesso vale per la nuova influenza A H1N1, che nella gran parte dei casi si sta dimostrando una malattia lieve, dal decorso sovrapponibile a quello della classica influenza stagionale.
Inoltre, attualmente, due casi su tre di sintomi da raffreddamento (raffreddore, tosse, qualche linea di febbre, malessere diffuso e dolori articolari), non sono imputabili ai virus influenzali circolanti, ma ad altri virus, come rinovirus, adenovirus, coronavirus e virus parainfleunzali. Allarmarsi è inutile, perchè l'influenza si affronta con il buon senso.

sabato 7 novembre 2009

Natalia Ginzburg, ebrea e atea, che negli anni Ottanta scrisse:


Quella croce rappresenta tutti

da L'Unità del 22 marzo 1988

Dicono che il crocifisso deve essere tolto dalle aule della scuola. Il nostro è uno stato laico che non ha diritto di imporre che nelle aule ci sia il crocifisso.  
La signora Maria Vittoria Montagnana, insegnante a Cuneo, aveva tolto il crocefisso dalle pareti della sua classe.
Le autorità scolastiche le hanno imposto di riappenderlo. Ora si sta battendo per poterlo togliere di nuovo, e perché lo tolgano da tutte le classi nel nostro Paese.
Per quanto riguarda la sua propria classe, ha pienamente ragione. Però a me dispiace che il crocefisso scompaia per sempre da tutte le classi. Mi sembra una perdita. Tutte o quasi tutte le persone che conosco dicono che va tolto. Altre dicono che è una cosa di nessuna importanza.
I problemi sono tanti e drammatici, nella scuola e altrove, e questo è un problema da nulla.
E’ vero. Pure, a me dispiace che il crocefisso scompaia.
Se fossi un insegnante, vorrei che nella mia classe non venisse toccato. Ogni imposizione delle autorità è orrenda, per quanto riguarda il crocefisso sulle pareti. Non può essere obbligatorio appenderlo.
Però secondo me non può nemmeno essere obbligatorio toglierlo. Un insegnante deve poterlo appendere, se lo vuole, e toglierlo se non vuole.
Dovrebbe essere una libera scelta. Sarebbe giusto anche consigliarsi con i bambini. Se uno solo dei bambini lo volesse, dargli ascolto e ubbidire. A un bambino che desidera un crocefisso appeso al muro, nella sua classe, bisogna ubbidire.
Il crocifisso in classe non può essere altro che l'espressione di un desiderio. I desideri, quando sono innocenti, vanno rispettati.
L'ora di religione è una prepotenza politica. E' una lezione. Vi si spendono delle parole. La scuola è di tutti, cattolici e non cattolici. Perchè vi si deve insegnare la religione cattolica?
Ma il crocifisso non insegna nulla. Tace. L'ora di religione genera una discriminazione fra cattolici e non cattolici, fra quelli che restano nella classe in quell'ora e quelli che si alzano e se ne vanno.
Ma il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. E' l'immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l'idea dell'uguaglianza fra gli uomini fino allora assente.
La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo. Vogliamo forse negare che ha cambiato il mondo? Sono quasi duemila anni che diciamo "prima di Cristo" e "dopo Cristo". O vogliamo forse smettere di dire così?
Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. E' muto e silenzioso. C'è stato sempre. Per i cattolici, è un simbolo religioso. Per altri, può essere niente, una parte dei muro. E infine per qualcuno, per una minoranza minima, o magari per un solo bambino, può essere qualcosa dì particolare, che suscita pensieri contrastanti. I diritti delle minoranze vanno rispettati.
Dicono che da un crocifisso appeso al muro, in classe, possono sentirsi offesi gli scolari ebrei. Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato, e non è forse morto nel martirio, come è accaduto a milioni di ebrei nei lager?
Il crocifisso è il segno del dolore umano. La corona di spine, i chiodi, evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte, è il segno della solitudine nella morte. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino.
Il crocifisso fa parte della storia del mondo.
Per i cattolici, Gesù Cristo è il figlio di Dio. Per i non cattolici, può essere semplicemente l'immagine di uno che è stato venduto, tradito, martoriato ed è morto sulla croce per amore di Dio e dei prossimo. Chi è ateo, cancella l'idea di Dio ma conserva l'idea dei prossimo. Si dirà che molti sono stati venduti, traditi e martoriati per la propria fede, per il prossimo, per le generazioni future, e di loro sui muri delle scuole non c'è immagine.
E' vero, ma il crocifisso li rappresenta tutti. Come mai li rappresenta tutti? Perché prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali e fratelli tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti, ebrei e non ebrei e neri e bianchi, e nessuno prima di lui aveva detto che nel centro della nostra esistenza dobbiamo situare la solidarietà fra gli uomini.
E di esser venduti, traditi e martoriati e ammazzati per la propria fede, nella vita può succedere a tutti. A me sembra un bene che i ragazzi, i bambini, lo sappiano fin dai banchi della scuola.
Gesù Cristo ha portato la croce. A tutti noi è accaduto o accade di portare sulle spalle il peso di una grande sventura. A questa sventura diamo il nome di croce, anche se non siamo cattolici, perché troppo forte e da troppi secoli è impressa l'idea della croce nel nostro pensiero. Tutti, cattolici e laici portiamo o porteremo il peso, di una sventura, versando sangue e lacrime e cercando di non crollare. Questo dice il crocifisso. Lo dice a tutti, mica solo ai cattolici.
Alcune parole di Cristo, le pensiamo sempre, e possiamo essere laici, atei o quello che si vuole, ma fluttuano sempre nel nostro pensiero ugualmente. Ha detto "ama il prossimo come te stesso". Erano parole già scritte nell'Antico Testamento, ma sono divenute il fondamento della rivoluzione cristiana. Sono la chiave di tutto.
Sono il contrario di tutte le guerre. Il contrario degli aerei che gettano le bombe sulla gente indifesa. Il contrario degli stupri e dell'indifferenza che tanto spesso circonda le donne violentate nelle strade.
Si parla tanto di pace, ma che cosa dire, a proposito della pace, oltre a queste semplici parole? Sono l'esatto contrario del modo in cui oggi siamo e viviamo. Ci pensiamo sempre, trovando esattamente difficile amare noi stessi e amare il prossimo più difficile ancora, o anzi forse completamente impossibile, e tuttavia sentendo che là è la chiave di tutto.
Il crocifisso queste parole non le evoca, perché siamo abituati a veder quel piccolo segno appeso, e tante volte ci sembra non altro che una parte dei muro. Ma se ci viene di pensare che a dirle è stato Cristo, ci dispiace troppo che debba sparire dal muro quel piccolo segno.
Cristo ha detto anche: "Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perchè saranno saziati". Quando e dove saranno saziati? In cielo, dicono i credenti. Gli altri invece non sanno né quando né dove, ma queste parole fanno, chissà perché, sentire la fame e la sete di giustizia più severe, più ardenti e più forti.
Cristo ha scacciato i mercanti dal Tempio. Se fosse qui oggi non farebbe che scacciare mercanti. Per i veri cattolici, deve essere arduo e doloroso muoversi nel cattolicesimo quale è oggi, muoversi in questa poltiglia schiumosa che è diventato il cattolicesimo, dove politica e religione sono sinistramente mischiate. Deve essere arduo e doloroso, per loro, districare da questa poltiglia l'integrità e la sincerità della propria fede. lo credo che i laici dovrebbero pensare più spesso ai veri cattolici. Semplicemente per ricordarsi che esistono, e studiarsi di riconoscerli, nella schiumosa poltiglia che è oggi il mondo cattolico e che essi giustamente odiano.
Il crocifisso fa parte della storia del mondo. I modi di guardarlo  e non guardarlo sono, come abbiamo detto, molti. Oltre ai credenti e non credenti, ai cattolici falsi e veri, esistono anche quelli che credono qualche volta sì e qualche volta no. Essi sanno bene una cosa sola, che il credere, e il non credere vanno e vengono come le onde dei mare. Hanno le idee, in genere, piuttosto confuse e incerte. Soffrono di cose di cui nessuno soffre.
Amano magari il crocifisso e non sanno perché. Amano vederlo sulla parete. Certe volte non credono a nulla. 
E' tolleranza consentire a ognuno di costruire intorno a un crocifisso i più incerti e contrastanti pensieri.

venerdì 6 novembre 2009

Roma attraverso le Cartoline d’Epoca…

(Le Cartoline Originali appartengono all’autore degli articoli)
L’EUR

La costruzione dell’EUR nasce per volontà del Governatore di Roma, Giuseppe Bottai, nel periodo fascista, il quale propose l’idea a Benito Mussolini; questi acconsentì di richiedere l’organizzazione di un’ Esposizione Universale, sul tipo di quella di Parigi del 1900, ma doveva anche celebrare l’anniversario del ventennio del regime. Infatti, dalla possibile data d’inizio, del 23 Marzo 1939, si fece di tutto per fare slittare almeno la chiusura al 28 ottobre 1942. Il Bureau International des Expositions approvò la proposta nella riunione del 24 e 25 giugno 1935. Fu prevista una spesa di Lire 500.000.000. Tuttavia la notizia fu diffusa solamente il 9 ottobre del 1936, per problemi d’incarichi… nulla di nuovo. La conformazione dell’ EUR s’ispira all’idea che a fine ‘800 ed all’ inizio del secolo scorso nacque tra gli urbanisti, cioè di costruire delle città giardino, città satelliti , decentrate dalle città, per non “opprimere” la loro parte più antica. Precursori furono l’inglese Ebenezer Howard (1850-1928), nel 1898 egli illustra le sue teorie in Tomorrow, a paceful path to real reform, ripubblicato nel 1902 col titolo di Garden cities of tomorrow,Il termine "città-giardino", e gli spagnoli Ildelfonso Cerdà (1815-1876) e Arturo Soria y Mata (1844-1920). La scelta definitiva della zona avvenne il 15 dicembre del 1936 da parte di Mussolini. Il piano regolatore fu affidato a 5 architetti Giuseppe Pagano, Marcello Piacentini, Luigi Piccinato, Ettore Rossi, Luigi Vietti, ….ad altre sedi la storia. Es. “L’Eur e Roma dagli anni Trenta al Duemila”* di Italo Insolera e Luigi Di Majo – Editori Laterza 1986. Furono espropriati ben quattrocento ettari, come nucleo centrale. I lavori iniziarono alacremente, però i venti di guerra, della 2^ guerra mondiale, rallentarono i lavori che poi si bloccarono definitivamente. Al termine del conflitto tutta l’area si presentava come una ... nuova Pompei, anzi peggio; prima di nascere, l’Eur, sembrava già morto; il tempo, i vandalismi, e l’occupazione militare avevano accelerato il decadimento. Dopo, nel 1951, con l’istituzione dell’Ente Autonomo, presieduto da professor Virgilio Testa, con nomina d’Alcide De Gaspari il 29 gennaio 1951, che era stato il relatore principale dell’idea nel 1936 presentata dal Bottai a Mussolini, l’Eur iniziò a rifiorire. *All’Eur lavoravano operai che alloggiavano in baracche senza famiglia o in un villaggio sulla Via Ardeatina. Nel periodo 1938- 1940 furono impiegati per un totale di 3.500.000 giornate lavorative. La percentuale maggiore degli operai apparteneva alla provincia di Frosinone (14%), poi a quella di Littoria (l’attuale Latina), quindi Roma, Aquila, Catanzaro, Padova, Benevento, Bologna, Reggio Calabria, Rovigo. *Il primo pino fu collocato tra Piazza G. Marconi e il lago, sul costruendo Viale C. Colombo, il 25 aprile 1937.
L’immagine che proponiamo è dei primi anni ‘50, è una cartolina “viaggiata” in data 6 febbraio 1953, pertanto il panorama, ritratto, è antecedente a questa data, in sostanza inquadra la situazione dell’EUR al termine della 2^ guerra mondiale. Notiamo il Palazzo della Civiltà detto “Il Colosseo Quadrato”, gli uffici dell’Ente, piazza Guglielmo Marconi, inizialmente denominata Piazza Imperiale e poi Piazza Italia ( nell’aria dell’attuale Grattacielo doveva sorgere il Teatro Imperiale, s’intravede la struttura); poi, in basso, la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, i principali protettori della città di Roma (con la cupola più grande di Roma dopo quella di S. Pietro); più su l’Ufficio Postale, Il Palazzo dei Congressi; in costruzione i palazzi dell’Ina e dell’Inps (le due esedre); da notare che ancora non era stato completato l’asse viario centrale, la Via Imperiale, poi chiamato Viale Cristoforo Colombo; la sede del laghetto era appena accennata ed in basso , alla sua estremità, si possono scorgere l’inizio dei lavori per la costruzione dell’anfiteatro, che non avrà mai vita, sarà demolito prima di essere ultimato per dare spazio ad un edificio “ Hotel au Lac” che diverrà sede di una Banca; in alto a sinistra vi erano solamente insediamenti campestri e l’abbazia delle Tre Fontane, con il luogo del martirio di S.Paolo, fu decapitato e nei punti in cui balzò la testa sgorgarono miracolosamente Tre Fontane.
Una veduta più ravvicinata, con data più recente, in quanto si vede il terrapieno della costruzione della Viale C. Colombo in fase più avanzata.
All’ Eur, nella primavera 1953, da Piazzale Clodio, fu trasferita la Fiera di Roma. Nel 1953 si cercò di trasformare la denominazione “E 42” in “EA 53”, prendendo spunto da un’altra manifestazione: l’ Esposizione Agricoltura Roma 1953, alcune cartoline riportano questa sigla; la Via C. Colombo non era terminata e all’inizio dell’Eur vi era una sorta d’ingresso, degli sbarramenti.
Nella fiera, nei miei ricordi da bambino, penso di avere visto il primo televisore con il famoso Monoscopio che permetteva di valutare la qualità dell’immagine e riempiva i lunghi intervalli della Televisione italiana. Si ricorda che appena quarantanni fa’, negli anni ’70 la televisione italiana trasmetteva su due soli canali (il terzo arriverà sul finire della decade) e le trasmissioni iniziavano alle 17 per finire intorno alle 24….”poche ma buone”. Il termine "televisione" fu deciso il 10 marzo 1947 durante la conferenza mondiale delle radiocomunicazioni ad Atlantic City dai delegati di 60 nazioni che anche stabilirono di adottare come abbreviazione la sigla "TV". In Italia il servizio regolare iniziò dal 3 gennaio 1954, a cura della RAI, in bianco e nero. Si chiamava Programma Nazionale. Il secondo canale iniziò le trasmissioni il 4 novembre 1961 ed il terzo il 15 dicembre 1979. In lontananza l’obelisco, l’allora Piazza Italia, in primo momento si era pensato di collocarvi l’obelisco d’Axum (fino a pochi anni fa, novembre 2003, posto nei pressi del Palazzo della F.A.O. ) poi si optò per uno nuovo, che voleva ricordare un’Antenna, in memoria di Guglielmo Marconi, fu ultimato solamente nel 1959. L'inaugurazione della stele avvenne il 12 dicembre del 1959. Erano presenti : Leone, Togni, Merzagora, Gronchi, Dazzi, Segni. S’innalza per 45 metri è stato progettato dall’Architetto Arturo Dazzi (Carrara 1881 - Pisa 1966). L’obelisco è rivestito da 92 pannelli che raffigurano le imprese di Marconi ed altre scene allegoriche.
Piazza Guglielmo Marconi.
Un’altra inquadratura dall’aeroplano, probabilmente antecedente agli anni ’50. In primo piano l’Abbazia il cui nome completo è: Abbazia dei SS Vincenzo e Anastasio, la chiesa è molto antica, fu costruita nel 1100 circa. La zona iniziò ad essere abitata sin dal VI secolo, ricorda anche il martirio di 10.203 soldati cristiani che furono uccisi dall’Imperatore dopo aver lavorato come schiavi per la costruzione le terme di Diocleziano (Roma Termini), vi è anche una tra le più antiche chiese dedicate alla Madonna…. e dulcis in fundo.. si possono acquistare le famose cioccolate dei Trappisti e liquori all’Eucalipto ecc.. In alto a destra possiamo vedere la zona della Montagnola, dove, tra il 9-10 settembre 1943, in un’imboscata dei soldati tedeschi, morirono 38 soldati italiani con il capitano dei Granatieri Vincenzo Pandolfo. Al termine di quei giorni si contarono 53 vittime che sono ricordati da un monumento e dalle 53 croci rappresentate sulla facciata della chiesa di Gesù Buon Pastore alla Montagnola.

Eolo45

mercoledì 4 novembre 2009

Le ricette di Mariangela



Zuccotto al caffè

(light)






Ingredienti:

  • 200 gr di philadelphia light
  • pavesini (7 in ogni zuccotto, ma ovviamente dipende dalle dimensioni della scodella)
  • 1 albume
  • dolcificante
  • 2 fogli di gelatina
  • 2-3 cucchiaini di caffè solubile
  • poche gocce di aroma di vaniglia
  • qualche cucchiaio di latte scremato

Procedimento:

Inzuppare i pavesini in poco latte in cui avrete sciolto del caffè solubile ed un po' di dolcificante, rivestite l'interno di una ciotolina a semisfera (tra i biscotti e la ciotola mettete della pellicola per sformare più facilmente lo zuccotto)...Montare l'albume a neve e mettere a mollo la gelatina nell'acqua...mescolare il philadelphia con 1 cucchiaino di caffè solubile, con il dolcificante e la vaniglia...sciogliere la gelatina in poco caffè caldo ed aggiungerla alla crema...aggiungere l'albume montato e versare la crema nelle ciotoline, riempiendo fino all'orlo...lasciare in frigo per un paio d'ore e servite decorando con le del cacao amora o come meglio vi aggrada :D


lunedì 2 novembre 2009

Mi scusi signorina, sa mica per il Circolo del Polo?

da malvestite.net

Intervista esclusiva a un habituè dei puttan tour


Come si fa con qualsiasi controversa affermazione sul paranormale, che va sottoposta al giudizio e alla verifica degli esperti che la sanno più lunga in materia, i prestigiatori, così direi che per una faccenda che riguarda il procedere a singhiozzo sui viali-mercato delle trans, un circolo sportivo nascosto nell’ombra (delle trans) e la polizia che s’incazza e ferma l’automobilista singhiozzante (in mezzo alle trans), va da sé che bisognerebbe consultare chi maneggia al meglio questo specifico campo di studi, chi ne conosce ogni più sottile infido particolare, vale a dire, dunque, un habitué dei puttan tour in zona Stadio Olimpico Acqua Acetosa - l’ho fatto io per voi:

Ciao habitué dei puttantour.
Bella.

Dimmi: conosci la zona dell’Acqua Acetosa, del Foro Italico, di Via dei Campi Sportivi?
Tutti li venerdì e li sabbati sera co l’amici mia dopo magnato ce annamo a pijà per culo li troioni.

In che senso?
Mettemo li spruzzi de li tergicristalli all’infori e je sparamo er sapone, je toccamo le zinne finte e je dimo che parono de pongo, je urlamo che sta a arrivà la pula, li famo cagà sotto. Se divertimo.

Tutti i venerdì e i sabato da quanto tempo?
Mò vado pe li trentadue, fa’ un po’ tu, da quanno ho pijato la patente a diciotto.

Mi descrivi come è una serata tipo là sui viali intorno all’Olimpica?
Li troioni su li marciapiedi e le màghine che ce se accostano pe sceje o pe pijalli per culo.

Ci sono tante màghine?
Dipenne dall’ora che ce vai, de solito sì, cor buio quanno ce stanno li troioni ce stanno le file de màghine.

E se una màghina procede a singhiozzo, che vuol dire?
Vor dì che se sta a passà ‘n rassegna li troioni. O pecché ne vole caricà uno o pecché lo sta a pija per culo. E poi ce stanno quelli poracci che ce rimangono ‘ncastrati quanno ce sta la fila de màghine ferme pecché quello davanti s’è fermato a contrattà dar troione e tutti dietro che je urlano Astronzo! Aculattone! Emmovite!

Tu procedi a singhiozzo, quando ci vai?
Pe forza.

E t’hanno mai fermato, la polizia o i carabinieri?
Mica te fermano pecché stai a annà a singhiozzo. Te l’ho detto, ce stanno dumila màghine che vanno a singhiozzo, mica li ponno fermà tutti quanti. Te fermano semmai se carichi er troione e te lo porti a fà le zozzerie ‘n camporella.

Ma però può essere, no?, che una persona si perda proprio da quelle parti?
Pò esse sì, che domanne, uno se pò perde dove je pare, nun se sa mai, pure tra li troioni. Poraccio lo compatisco.

E poi magari, pensaci, può essere che a forza di girare da quelle parti, uno che si è perso, a forza di fare su e giù, la polizia che controlla la situazione si insospettisca.
Anche questo pò esse. Anfatti a ‘na certa devi cambià zona. Sennò pò esse pure che te punta contro er pappa avvelenato, che sò dei fiji de mignotta. Io e l’amici mia anfatti cominciamo sull’Olimpica e poi se spostamo sur Tibburtino, poi a vorte annamo sur Casilino o sur Prenestino. Nun sempre ar Prenestino ma solo quanno ciavemo vojia de rischià, che ar Prenestino ce stanno li uruguaiani che se je rode er culo te menano.

Per cui, pensaci: un poveraccio ignaro ciecato e sperduto, su Via dei Campi Sportivi, che non trova l’ingresso del circolo - ci può stare, no?
Ammazza ahò, ce credo. Ce stanno certi circoli là che parono ‘mbucati ‘n culonia che nun se trovano apposta. Nun sai quante vorte ce so annato a giocà a carcetto e me sò ‘mpiccato porco due, sò arrivato tardi che me sò dovuto cambià ‘n campo.

Circoli imbucati tipo, non so, il Circolo del Polo?
Er Circolo der Polo?

Eh.
Che me stai a pijà per culo? Quello è l’unico circolo me sa che cià l’ingresso ‘n uno spiazzo enorme cor parcheggio illuminato e cor cartellone che dice ROMA POLO CLUBBE che nun finisce più. De sera poi popo là davanti ce sta pure er baracchino de la porchetta co le lucette de Babbo Natale, porco zio, quella zona là artroché ‘mbucata è la Lasvegase dell’Acqua Acetosa. Nun dì cazzate abbetty.

Scusa, non lo sapevo.
Che nun lo sai usà Gugo strit viù? ‘gnorantona mamma mia ahò, e ciai pure er sito ciai.

Ma quindi, insomma, ricapitolando: perdersi da quelle parti perché non trovi il Circolo del Polo, procedere a singhiozzo perché dietro a ogni troione ti sembra d’intravvedere l’ingresso del circolo e poi farsi fermare dalla polizia - ti sembra plausibile?
Me sembra che?

Volevo dire: te sembra che come storia pò esse vera?
Boh che ne so, pò essere vera sì. Ma considera che devi essè popo rincojonito. Ma rincojonito de bbrutto.


(come dire: ogni riferimento a persone cose fatti realmente esistenti/accaduti è puramente casuale - e nei commenti, vi prego!, agite con cautela)

di Betty Moore


domenica 1 novembre 2009

FEDERICO SIRACUSA Vice Presidente del Consiglio RM12

IL GENOCIDIO DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA NEL MUNICIPIO XII...
ALMENO CENTO BANCHI IN MENO SOLO NELL’ANNO SCOLASTICO 2009/2010


Cari amici,

vi fornisco una breve panoramica sulla situazione generale delle scuole dell’infanzia del Municipio XII e del Torrino in particolare. I dati disaggregati e presi singolarmente dicono poco ma ricomposti in un quadro complessivo sono agghiaccianti ed indicano una precisa direzione e volontà di intervento che non può essere accettata passivamente...


LA CHIUSURA NASCOSTA DI CLASSI NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA:

›Scuola dell’infanzia statale - Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci al Torrino:

Nell’anno scolastico 2009/2010 l’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci è stato costretto a chiudere una sezione di

scuola dell’infanzia nella sede di Via Lione e probabilmente nell’arco di due anni procederà alla dismissione delle altre due sezioni.


› Tre altre classi di scuola dell’infanzia chiuse nel Municipio XII nell’anno scolastico 2009/2010:

- Scuola dell’infanzia statale di via Buster Keaton a Vallerano (è probabile che anche l’anno prossimo un’altra classe di scuola dell’infanzia verrà soppressa, per la necessità di aule della scuola primaria).

- Scuola dell’infanzia statale di Via Torsiello a Trigoria(considerata l’emergenza di aule della scuola primaria è presumibile che anche il prossimo anno un’altra classe di scuola dell’infanzia verrà soppressa).

- Scuola dell’infanzia comunale di Via dell’Elettronica “L’albero dei tulipani”.

Alla luce dei dati evidenziati è possibile vedere che quest’anno almeno quattro sezioni di scuola dell’infanzia sono state soppresse nel Municipio XII e l’apertura della nuova scuola dell’infanzia di Fonte Laurentina e di Torrino Mezzocammino non sono sufficienti a compensare queste riduzioni, anche perché il Municipio XII è in fortissima espansione urbanistica.


SITUAZIONE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIAE ASILI NIDO ALTORRINO:

Una elevata percentuale di bambini che hanno richiesto di poter frequentare una scuola comunale o statale dell’infanzia del quartiere Torrino non sono stati ammessi e sono rimasti in lista di attesa. La situazione degli asilo nido è ancora più difficile, infatti a fronte di decine di migliaia di residenti ci sono due soli asili nido comunali disponibili: in Via Fiume Giallo, 390 e Via Città d’Europa, 345.


SCUOLA MEDIA LEONARDO DA VINCI – CONTINUA LA ROULETTE:

Lo scorso anno a causa della mancanze di aule disponibili e della chiusura di altre c’è stato il contestatissimo trasferimento di alcune classi della scuola secondaria di Viale della Grande Muraglia nei locali della scuola primaria di Via dell'Elettronica.

La scuola di Via della Grande Muraglia è intenzionata a richiedere al Municipio l'assegnazione in via definitiva di tali locali ed a breve procederà all'estrazione a sorte della sezione che il prossimo anno andrà a Via dell'Elettronica.

L’estrazione avverrà prima dell'apertura delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico.


LADRI DI SCUOLE (gruppo su Facebook):

Nonostante la cronica mancanza di strutture scolastiche vi ricordo che in tutto il nostro Municipio almeno 15 strutture scolastiche sono state riconvertite per altri utilizzi e tre di queste sono al Torrino:

›Via di Decima: scuola trasformata nella sede dell'ufficio comunale del condono edilizio;

›Via dell'Oceano Indiano: trasformata in una Caserma dei Carabinieri;

›Via dell'Oceano Indiano: scuola dell'infanzia utilizzata dal limitrofo liceo artistico.

I dati riportati sono disarmanti ma oltre ai vaghi proclami della nostra classe politica gli aiuti concreti alle famiglie sono insufficienti, è ora di cambiare registro...

Federico Siracusa

Vice Presidente del Consiglio del Municipio Roma XII Eur

Capogruppo Italia dei Valori

cell. 3398015237

federico.siracusa@tin.it

www.federicosiracusa.it