venerdì 27 febbraio 2009

Roma 12

Ex velodromo olimpico: precisazioni

A seguito delle numerose segnalazioni da parte dei cittadini sulla presenza di materiale contenente amianto nell'area dell'ex Velodromo Olimpico, la Asl Roma C, su richiesta del Presidente del Municipio Roma XII Pasquale Calzetta, ha inviato una relazione con una nota del 13 febbraio 2008.

mercoledì 25 febbraio 2009

Roma 12

Riqualificazione dell'area del Tevere-Ansa Tor di Valle

Giovedì 26 febbraio alle ore 15.30, presso la Sala Consiliare Municipale, sarà presentato il progetto di riqualificazione dell'Ansa di Tor di Valle, realizzato dal Municipio Roma XII in collaborazione con il WWF Ricerche e Progetti. L'assessore all'ambiente del Municipio Roma XII, Maurizio Cuoci, sta mettendo a punto un piano di recupero dell'area con l'Ama e con l'ufficio tecnico municipale, al fine di bonificarla. L'obiettivo principale del progetto è la messa in sicurezza della zona, attraverso l'installazione di nuove telecamere di controllo sulla pista ciclabile del Tevere e la realizzazione di una banchina lungo il fiume, per l'attracco dei mezzi di emergenza. Il progetto, ambizioso nelle sue finalità, prevede anche la realizzazione di un parco dedicato alle famiglie, unico nell'ambito cittadino. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare. Visualizza la locandina e l'invito

martedì 24 febbraio 2009

Se avete voglia di andare in bicicletta…

Sulla ferrovia dell’Allume con i bambini, da Capranica a Barbarano Romano.Iniziativa a cura di Ruotalibera Fiab

SABATO 28 FEBBRAIO.

Punto di ritrovo: Stazione Roma Ostiense - ore 9:15. È possibile salire anche alle stazioni di Trastevere, Quattro Venti, S.Pietro e seguenti.

Programma: Breve percorso sulla vecchia ferrovia che collegava Civitavecchia ad Orte dismessa negli anni ’60 e parzialmente ristrutturata negli anni ’80, poi definitivamente abbandonata.
Questa pedalata è riservata a famiglie con bambini (da 5 anni in su) con le loro biciclette, che sappiano andare autonomamente con la propria bici senza rotelle, oppure anche trasportati dai genitori con il seggiolino o con il traino.
Dalla stazione di Capranica a Barbarano si attraversano 3 gallerie al buio, quindi… coraggio, e portate una luce supplementare. Si pranzerà nel piccolo e gradevole borgo laziale di Barbarano, con pranzo al sacco o in trattoria. Da qui riprenderemo la via del ritorno per la stessa strada per Capranica, dove riprenderemo il treno delle ore 17,19 per Roma (arrivo staz. Ostiense ore 18,50).
Sono 25 km in tutto: all’andata leggermente in discesa e, al ritorno, risaliamo per la stessa via. Va bene qualsiasi tipo di bici, purchè non siano quella da corsa.

Note: Per la partecipazione è importante la prenotazione informando la guida. Per l’attraversamento delle gallerie portare torce supplementari. Possibilità di pranzare in trattoria (richiesta prenotazione).

Informazioni: Romano, Tel. 339 6326714 – romano.pg@fastwebnet.it

domenica 22 febbraio 2009

La svolta di Ryanair: addio check-in

da LaStampa.it
La compagnia aerea lowcost: si potrà fare tutto on-line, così si risparmierà

LONDRA

Entro la fine dell’anno, Ryanair abolirà i check-in. La più grande compagnia lowcost europea, per tagliare ulteriormente i costi, ha deciso di chiudere i desk degli aeroporti. «Si potrà fare tutto on-line», spiega l’amministratore delegato della compagnia, Michael O'Leary.

Il boss di Ryanair sottolinea che l’unica cosa che rimarrà all’interno degli scali sarà il nastro per caricare i bagagli sugli aerei. La compagnia ha fatto sapere che della nuova riduzione dei costi beneficeranno anche i passeggeri, con un prezzo più basso dei biglietti. Già il 75% dei viaggiatori Ryanair ha optato per il check-in on-line, che consente loro di stampare direttamente a casa la carta d’imbarco e di evitare la fila ai check-in. «Proveremo a incoraggiare il rimanente 25% a fare lo stesso», ha aggiunto O'Leary.


I passeggeri potranno sempre imbarcare i loro bagagli, precisa la compagnia, ma tutte le altre pratiche verranno smaltite attraverso internet. Il portavoce di Ryanair, Stephen McNamara, ha sottolineato come l’iniziativa rientri nel piano della compagnia per ridurre i costi. Giovedì scorso, la compagnia ha cominciato a offrire su 20 apparecchi un servizio di chiamate via cellulare e di invio di sms e e-mail a un costo compreso fra 1,5 e 3 sterline al minuto. Il servizio verrà esteso al resto della flotta nei prossimi 18 mesi.

venerdì 6 febbraio 2009

Velodromo: ecco le prove dell'amianto killer

da Repubblica.it - di Carlo Alberto Bucci
In una lettera la ditta che l´ha demolito rivela di averne trovato una gran quantità. È la conferma della denuncia dell´accademico dei Lincei, Annibale Mottana

Il 24 luglio, alle ore17.50, 1800 cariche di tritolo hanno mandato in polvere il Velodromo dell´Eur, sprigionando una nube che ha invaso i palazzi circostanti per alcuni giorni. Ma gli artificieri, gli abitanti del quartiere, i vigili urbani del XII gruppo che presidiarono la zona, i bambini del nido di viale Egeo che in quei giorni andavano a scuola e in giardino per il campo estivo, non sapevano che stava per esplodere una bomba ecologica. Perché l´impianto costruito per le Olimpiadi del 1960 conteneva al momento dell´esplosione molto amianto: il materiale che può provocare il cancro ai polmoni, e non importa - ha sentenziato la Cassazione il 28 novembre 2008 - quanto se ne sia inalato o quanto è stata lunga l´esposizione alla polvere killer.

La conferma dell´allarme lanciato ieri dall´accademico dei Lincei Annibale Mottana, viene dal carteggio intercorso tra la ditta incaricata dello smaltimento del rudere, la Eur spa (proprietaria dell´edificio) e la Asl RMC. È stato proprio chiedendo all´azienda sanitaria di accedere agli atti, che il consigliere del XII Municipio, Matilde Spataro, dei Verdi, si è vista consegnare la lettera datata 22 settembre 2008 nella quale la ditta rivela di aver trovato due tubi di «cemento-amianto» della lunghezza di 25 metri l´uno. È veleno puro, che viene portato via con tutte le cautele. E sono 2000 i litri smaltiti negli impianti autorizzati alla data 29 novembre 2009, come testimonia la lettera attraverso cui l´azienda incaricata produce una mappa con segnati i 7 punti dove è stato trovato l´amianto. Ma nella stessa informativa all´Asl i tecnici ammettono: c´è ancora da cercare nella parte orientale del rudere. «Sono andati avanti a tentoni, capite?», commenta Matilde Spadaro. «Ma quando facevano saltare in aria l´edificio avevano una relazione degli anni Sessanta? Sapevano cosa e dove è stato costruito con l´amianto?».

Sotto il nostro ironico filmato della demolizione del velodromo

mercoledì 4 febbraio 2009

Disonorevoli pensioni



di Antonio Borghesi (deputato alla Camera per la Circoscrizione "Veneto 1")

Si riparla di nuovi interventi sul sistema pensionistico. Mentre Brunetta vuole portare a 65 anni l’età di pensionamento delle donne, Tremonti dichiara che il welfare e le pensioni sono da riformare. Sacconi lo smentisce sostenendo che il problema non è all’ordine del giorno del governo. Ma noi sappiamo che mente e che probabilmente, anche per effetto della crisi in atto, qualche intervento non potrà essere rinviato.

In astratto potremo anche essere d’accordo. Ma riteniamo ingiusto pensare di sottrarre soldi in futuro a chi fatica ad arrivare alla fine del mese, mentre ancora sulle pensioni dei parlamentari non si è fatto praticamente nulla. Naturalmente il problema si pone nello stesso modo per tutti i consiglieri regionali anche se le regole sono più rigorose. Noi diciamo che è scandaloso quanto avviene oggi, anche se per i nuovi eletti di questa legislatura vi sono regole più restrittive (è necessario fare 5 anni pieni per poter ricevere l’assegno). A mio giudizio, come per tutti i lavoratori, i contributi pagati dovrebbe essere versati in un fondo presso l’Inps (come per i lavoratori a progetto) ed utilizzati per determinare la pensione di vecchiaia al 65° anno o per integrare l’eventuale altro trattamento pensionistico dovuto per altra causa. Ma la questione veramente fondamentale è che le nuove regole dovrebbero valere anche per chi è già ex parlamentare e fruisce dell’assegno. Non accettiamo che si parli di “diritti quisiti” e quindi non modificabili. La Corte Costituzionale ha già sancito che non si tratta di vera e propria pensione, ma di vitalizio, come tale modificabile in qualunque momento. Per intanto ogni ex parlamentare si basa sulle regole esistenti al momento in cui ha lasciato il Parlamento, regole che in passato avevano dell’incredibile. Siamo infatti in presenza di casi clamorosi e vorrei qui citarvi quelli più emblematici:

Irene Pivetti, nel 2013, a 50 anni, dopo 9 anni a Montecitorio inizierà a percepire una pensione di 6.203 euro mensili. Giuseppe Gambale, entrato ragazzino nel 92', è andato in pensione nel 2006 a 42 anni con 8.455 euro lordi al mese. Giovanni Valcavi, banchiere varesino, è rimasto al Senato 68 giorni (dovette poi dimettersi per incompatibilità) ma ogni mese, dal 23 aprile del 1992 , porta a casa una pensione attualmente di 3.108 euro. Dall'autunno del 2000 incassa ogni mese il vitalizio senatoriale (sia pure ridotto per reversibilità) la vedova di un uomo che non mise mai piede al Senato: Arturo Guatelli, che subentrò a camere già sciolte al senatore Morlino (morto per infarto). Vi sono 4 ex parlamentari radicali ( Angelo Pezzana, Piero Graveri, Luca Boneschi e René Andreani), che percepiscono una pensione di 1.733 euro netti al mese per essere stati al Parlamento un solo giorno. Si sono infatti dimessi lo stesso giorno in cui sono stati proclamati eletti. Toni Negri, leader di Potere operaio, nel 1983 era detenuto per associazione sovversiva e insurrezione armata contro i poteri dello Stato. Pannella lo inserì nelle liste radicali facendolo eleggere in Parlamento, dove i mise piede alla Camera solo per sbrigare le pratiche connesse al suo insediamento. Dopo 64 giorni e 9 sedute, temendo di finire di nuovo in gattabuia, si diede alla latitanza in Francia senza mai più farsi vedere a Montecitorio. Ciononostante, dal 1993 (compiuti 60 anni) riscuote ogni mese la pensione parlamentare, oggi di 3.108 euro. Altri parlamentari con meno di 60 anni si sono aggiunti con l’interruzione dell’ultima legislatura: Antonio Martusciello, Fi, , 46 anni, dal 1° maggio 2008, intasca 7.959 euro lordi al mese di vitalizio. Lo stesso avviene per Rino Piscitello, Pd, 47 anni e mezzo e pure lui ha 4 mandati. Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), 49 anni, deputato dal 1992, 16 anni di mandato effettivo, vitalizio di 8.836 euro lordi al mese. Enrico Boselli (Sdi), 51 anni, 4 mandati e 7.958 al mese. Come Oliviero Diliberto, segretario del Pdci, 52 anni. Ricevono 6.203 euro al mese: Mauro Fabris (Udeur) e Franco Giordano (Prc) entrambi 50 anni, Stefano Boco (Verdi), 52 anni, Carlo Leoni (SD), 53 anni, Gloria Buffo (SD) 54 anni, Marco Fumagalli (SD), Maurizio Ronconi (Udc), 55 anni, Dario Rivolta (FI) 55 anni, Salvatore Buglio (RnP), 57 anni, Tana de Zulueta (Verdi), 57 anni, Mauro del Bue (Psi), 57 anni, Francesco Monaco (Pd), 57 anni. Hanno un mensile di 3.636 euro: Dario Galli (Lega), 57 anni, Giannicola Sinisi (Pd), 51 anni, Natale D’Amico (Dini), 52 anni, Roberto Barbieri (Psi), 55 anni, Roberto Manzione (Consumatori), Gianni Nieddu (Pd), 56 anni . Percepiscono 7.959 euro al mese Ettore Peretti (Udc), 50 anni, Ramon Mantovani (Prc), 53 anni, Enrico Nan (FI), 55 anni, Fulvia Bandoli (SD), 56 anni. Pietro Folena (Prc), 50 anni, 8.836 euro. Incassano 8.164 euro al mese Franco Danieli (PD), 52 anni, Stefano Morselli (La Destra), 54 anni, Euprepio Curto (An), 56 anni, Aniello Palumbo (Pd), 56 anni, Tiziana Valpiana (Prc), 57 anni. Ancora, tra i “giovani” pensionati del Parlamento, ritroviamo Marco Taradash, 57 anni, ex deputato di Forza Italia, un tempo radicale, e Alfonso Gianni, 58 anni, 15 di anzianità parlamentare, di Rifondazione , Valerio Calzolaio (Pd), e Vittorio Sgarbi, 55 anni, con 8.455 euro al mese. Ci sono anche sotto i sessant’anni, l’ex magistrato di «Mani pulite» Tiziana Parenti, Maura Cossutta, figlia del fondatore dei Comunisti italiani Armando; e Annamaria Donati, Verde della prima ora, Peppino Calderisi, storico combattente contro il finanziamento dei partiti quando era seguace di Marco Pannella, ora in Forza Italia e Nando Dalla Chiesa, 58, Pd. Ci sono gli ex senatori Edo Ronchi (Pd), 58 anni,e Willer Bordon, 59 anni: entrambi avranno (riscatti permettendo) il massimo del vitalizio senatoriale: 9.604 euro. Non vanno poi dimenticati gli ex parlamentari condannati per gravi reati e che ciononostante percepiscono laute pensioni: Paolo Cirino Pomicino (Udeur): 1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito tangente Enimont, 2 mesi patteggiati per corruzione per fondi neri Eni, Antonio Del Pennino (FI):2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito Enimont; 1 anno 8 mesi e 20 giorni, patteggiati per i finanziamenti illeciti della metropolitana milanese, e di protagonisti di Tangentopoli, come Altissimo, Di Donato, Pillitteri, La Ganga, De Lorenzo, Martelli, Tognoli. Senza dimenticare i falsi testimoni come Formica, e i condannati ante Tangentopoli: Pietro Longo, Franco Nicolazzi e Mario Tanassi.

Pensiamo che negli Stati Uniti, all’unanimità, hanno deciso di negare la pensione ai parlamentari condannati per corruzione, spergiuro e altri reati contro la pubblica amministrazione. «I politici corrotti - ha spiegato il promotore della legge, Nancy Boyda - meritano condanne alla prigione, non pensioni pagate dal contribuente».

Ogni anno tra Camera e Senato si spendono più di 200 milioni di euro per pensioni degli ex parlamentari e la cifra è destinata solo a salire. Intervenire è un dovere!

domenica 1 febbraio 2009

TECNOLOGIA

da Repubblica.it di Mauro Munafò
Su Forbes le 25 star del Web
Tra di loro anche Beppe Grillo, settimo.

Con oltre un miliardo di persone che si collegano regolarmente a internet, chi può davvero definirsi una celebrità della rete? A cercare di dare una risposta ci pensa Forbes, la rivista statunitense di finanza ed economia, famosa per le classifiche stilate regolarmente. Nella terza edizione della "top 25 web celeb" ci sono imprenditori del web, blogger, esperti di gossip, studiosi dei media e comici, come Beppe Grillo, primo e unico italiano a comparire nella graduatoria.

Il podio. A vincere per il secondo anno consecutivo è Perez Hilton, al secolo Mario Lavandeira, spietato esperto di gossip e curatore dell'omonimo sito perezhilton.com, dalle cui colonne non manca di commentare con cinismo e sarcasmo tutte le vicissitudini dei divi di Hollywood, divertendosi a "correggerne" le foto con commenti al vetriolo o dettagli artigianali. Lo stesso nome d'arte di Lavandeira deriva da una delle sue vittime preferite, l'ereditiera Paris Hilton, protagonista di centinaia di post nel suo blog.

La medaglia d'argento spetta invece a Michael Arrington, editore e fondatore del blog TechCrunch.com, specializzato nella recensione e analisi dei servizi delle rete, con una particolare attenzione alle start up della Silicon Valley. Techcrunch è oggi uno dei punti di riferimento del panorama informativo sul cosiddetto web 2.0, lettura immancabile per appassionati del settore, investitori e venture capitalist a caccia della prossima "big thing", cioè società che come Google o Facebook partano dal basso per poi diventare uno dei giganti della rete. Il successo di Arrington, dal cui giudizio dipendono in parte le sorti di tante nuove realtà del web, lo ha reso uno dei soggetti più odiati dell'intera blogosfera, tanto che dopo numerose minacce di morte ed episodi sgradevoli, ha deciso di prendersi un mese di vacanza dal sempre più litigioso ambiente delle start up.

Sul gradino più basso del podio si trova Kevin Rose, il 31enne fondatore nel 2004 dell'aggregatore digg.com, che permette agli utenti di segnalare notizie, commentarle e votarle. Il sito, uno dei 100 più visti negli Stati Uniti ma meno conosciuto in Italia, è stato spesso al centro di voci sul possibile acquisto da parte di Microsoft e Google (si parlò di 100 milioni dal motore di ricerca), ma fino ad oggi è rimasto indipendente.

Gli altri. Tra gli altri nomi presenti nella graduatoria, la maggior parte sono "addetti ai lavori" americani: Om Malik (16°), Robert Scoble (11°), Pete Cashmore (5°), Cory Doctorow (5°) e Briam Lim (21°) sono tutti blogger di siti che si occupano di web 2.0 o gadget. Una delle poche eccezioni della classifica è Beppe Grillo, definito dalla rivista "una vera celebrità del web a livello mondiale", il cui blog è disponibile anche in inglese e giapponese.

La rilevazione. Per stabilire in modo il più possibile oggettivo chi si potesse definire una web celebrity, i redattori di Forbes hanno prima creato una lista di 250 persone famose grazie alla Rete, premurandosi di escludere quelli la cui celebrità è precedente all'approdo su internet (come Arianna Huffington dell'Huffington Post) e in seguito hanno valutato cinque fattori. Sono stati presi in considerazione: i risultati di Google, la graduatoria del sito sul sistema di rilevazione Alexa.com, il rank del blog sull'aggregatore Technorati, le citazioni di stampa e tv tratte da Factiva.com e infine il numero di "followers" su Twitter.

Gli esclusi. Come ogni classifica che si rispetti, non poteva mancare la parallela lista degli esclusi. Oltre a numerosi nomi poco noti ai non americani, una pesante assenza è quella di Mark Zuckenberg, il fondatore di Facebook classificatosi ottavo lo scorso anno. Forbes si giustifica affermando che Zuckenberg è stato escluso dai candidati perché ormai la sua fama travalica la Rete. Per quest'anno si dovrà accontentare del 785esimo posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo.