The final countdown
La pensione degli italiani si allontana. Ogni anno l’asticella viene posta più in alto. Sempre più in alto. E chi alza l’asticella sono i nostri cari dipendenti. La ragione è che non ci sono più i soldi.L’esempio, si sa, fa miracoli. E i parlamentari non si sono tirati indietro. Tutti per uno e uno per tutti. Per loro i soldi ci sono sempre.Dopo due anni e mezzo dall’inizio della legislatura hanno il diritto alla pensione. DUEANNIEMEZZOOOOOOOOOOOOO!!!!! A noi lo scalone e a loro lo scivolo. Questo Parlamento non ha alcuna autorità per varare una legge sulle pensioni. Nessuna. Qualunque legge è nulla. Lo è per la par condicio. Due anni e mezzo per tutti o non se ne parla. Prodi e lo Sciupà potranno modificare le pensioni solo dopo essersi puliti la bocca dai privilegi dei parlamentari, anche di quelli già acquisiti. Da oggi è attivo sul blog il “Final Countdown”, il conto alla rovescia. Un servizio per i cittadini e per i nostri dipendenti. Ogni giorno ci informerà su quanti giorni, ore, minuti, secondi mancano al raggiungimento della loro pensione. A partire dal 28 aprile 2006, inizio della legislatura. I parlamentari potranno così regolarsi per evitare crisi di governo anticipate e i cittadini inizieranno la giornata in letizia sapendo che qualcuno almeno la pensione la prende. Forse qualche parlamentare si vergogna. Lo spero. Chi vuole dissociarsi e rinunciare a questo schifoso privilegio può farlo inviando una mail a: parlamentare-dissociato@beppegrillo.it. Il suo nome sarà pubblicato sul blog.
Beppe Grillo
1 commento:
escludendo il regolamento delle sfide di chiara emanazione ministeriale ( ma Pecchioli non lavorava in un azienda privata???)voglio fare i miei piu'sinceri complimenti al mitico Mauro ed alla sua spalla Maurizio per quello che stanno facendo.
gianni
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