venerdì 16 gennaio 2009

Roma attraverso le Cartoline d’Epoca…

(Le Cartoline Originali appartengono all’autore degli articoli)
Non c’è niente di nuovo sotto il sole!!!!!
Piena del Tevere del 1,2 e 3 Dicembre 1900 a Roma, attraverso le Cartoline.

Roma – La piena del 1900 – Tempio di Vesta.
Una barca …un uomo ha preso un..taxi…ad acqua.
In primo piano il Tempio di Vesta, che poi non lo è, ma lo ricorda per le sue forme. Il vero tempio di Vesta era stato costruito nel Foro Romano; ne sono rimasti alcuni avanzi, presso la Casa delle Vestali. Una supposizione afferma che era un tempio dedicato a Cibele o Magna Mater. In seguito fu dedicato a S. Stefano delle Carrozze, poi nel 1560 a S. Maria del Sole a seguito del ritrovamento di un’immagine della Madonna che galleggiava sul Tevere che nei giorni successivi risplendette come il sole e così cinta di raggi. L’immagine fu trovata dal fratello di una donna Geronima Latini che aveva 115 anni ed aveva dedicato a Dio la sua verginità.


Il vero Tempio di Vesta al Foro Romano
Il Tempio di Vesta dove era conservato il sacro fuoco, che rappresentava la vita e la potenza di Roma, a cura delle Vestali. Erano delle sacerdotesse Romane, avevano un gran potere sulle autorità del tempo e dovevano rimanere caste nel periodo delle loro funzioni e mantenere accesso il sacro fuoco altrimenti subivano la pena la morte. Erano scelte tra le famiglie patrizie quando avevano tra i 6 e 10 anni di vita, il loro incarico durava 30 anni.
(Si rimanda ad altri siti per conoscere la loro storia in modo più dettagliato che è veramente interessante).


Inondazione dell’1, 2 e 3 Dicembre 1900. Pantheon d’Agrippa
La piazza del Pantheon è uno dei punti più bassi della città. Quando l’acqua traboccava dai tombini era il segnale certo che Roma era interessata ad una “seria” alluvione e di conseguenza scattava l’allarme per soccorrere la popolazione. Da notare che il Pantheon è uno dei monumenti meglio conservati dell’antica Roma; perché fu, ben presto, trasformata in chiesa; dono dell’Imperatore Foca al Papa Bonifacio IV, nel 608, che lo dedicò alla Madonna e a tutti i martiri. Inoltre monumento attuale non è stato costruito da Agrippa ma da Adriano e che moltissimi secoli, fino quasi ai nostri giorni, fu detentore di un record: la “cupola” in muratura, m 43,3, con il maggior diametro della città; anzi lo spazio interno circoscrive idealmente una sfera.


Roma – La piena del 1900 – Isola di San Bartolomeo
….Ben poca cosa è stata quella di questi giorni. L’isola è chiamata anche Tiberina. Si vedono degli edifici che sono stati demoliti quando …. Il Tevere fu imbrigliato da muraglioni. La destinazione di quest’isola è legata sempre all’esercizio della Medicina. Anticamente era dedicata al dio della medicina, Esculapio, perché un serpente che era portato a Roma per debellare la peste del 293 a.C. saltò dalla nave per prendere dimora sull’isola; ora ha sede l’ospedale Fatebenefratelli, il primo nucleo fu costruito tra il 1582 ed il 1584, nel 1656 l’area fu destinata a Lazzaretto, e la chiesa di “S.Bartolomeo all’Isola” retta dai Francescani, sorto sui resti del tempio dedicato ad Esculapio.
Eolo45

Nessun commento: