mercoledì 29 maggio 2013

Noi

I cittadini romani hanno scelto, quelli che hanno scelto, e le tifoserie mediatiche/partitocratiche sorridono e irridono dall’alto delle loro superiori e invincibili convinzioni e convenzioni.
Si sono passati la palla, anche quando in fuorigioco, individuando e rappresentando questo MoV. di cittadini come un’armata inconcludente, visionaria, folcloristica, variopinta, ora a destra ora a sinistra. Non si è cercato, mai, di rivelare con sguardo e animo chiaro e pulito cosa sia veramente questa nuova e unica formazione di cittadini liberi e non omologati.
Mai hanno veramente cercato di capire, di far conoscere questa forma di società nuova, diversa, alternativa, forse migliore a cui è teso questo MoV. di cittadini donne e uomini, che chiedono un futuro possibile, dignitoso e trasparente  per loro stessi e per i loro figli.
Il sistema partitocratico e il suo sistema mediatico servente si sono chiusi immediatamente e tutta la loro arroganza si è proiettata a negare e a svilire la forza innovativa, che un sistema sano avrebbe, invece, accolto come una novità benefica e salutare per innovarsi, senza violenza, entrando nelle istituzioni per rinnovarle e renderle più forti e al servizio dei cittadini tutti. Dopo l’affermazione alle ultime politiche, sorpresi e allarmati, hanno aspettato, si sono organizzati e coalizzati  mettendo in campo tutte le loro metodologie di distrazione di massa.
Bene, hanno eseguito il loro lavoro nella maniera migliore, non ci aspettavamo niente di meno da questo sistema di rappresentanza indiretta. I tutori hanno, come recitano le leggi, i loro scaltri arnesi per violare i diritti di chi formalmente dovrebbero proteggere e accudire.
Come ricorda, però, il buon Beppe “Siamo in guerra”, e questa è stata solo un’ ulteriore battaglia non decisiva e non ultima. Siamo e resteremo cittadini unici ed esclusivi detentori della volontà sovrana e mai saremo trasformati in tifosi acclamanti, ma in definitiva indeterminanti per l’esito del gioco e non verremo fatti “scomparire” dentro l’assenteismo, veicolo questo sì di incognite poco rassicuranti.
Noi, non siamo né saremo mai di destra o di sinistra, facce della stessa medaglia. Noi il tifo lo faremo solo ed esclusivamente quando vedremo correre il pallone, pacifici e pacificamente, com’è nella nostra natura.
Quindi, uno pari, palla al centro. La partita è appena iniziata.

1 commento:

paolo ha detto...

questo poteva essere uno spazio utile per il quartiere. è diventata una bacheca per vaneggiamenti superomisti..

che peccato!