Assistiamo imbarazzati a
sterili distinguo ed interpretazioni estensive delle poche e chiare
regole comportamentali del codice M5S.
I consensi espressi a queste
regole da parte degli eletti portavoce non sono sottoponibili ad
interpretazioni discordanti e non univoche, ma al contrario, sono
sottoposti ad una loro applicazione sillogistica.
Non rileva, quindi, la
difforme ed estranea elaborazione interpretativa di parte di alcuni
eletti portavoce in qualunque forma assembleare, non riconosciuta dal
non-statuto e dal codice di comportamento sottoscritto e non previsto
per la fattispecie.
La fonte della determinazione
risiede, in ossequio alla forma riconosciuta della democrazia-diretta
del M5S, nella volontà dei cittadini 5 stelle, come già espressa in
occasione della scelta dei candidati alla carica di presidente della
Repubblica.
La volontà e la coerenza non
va depotenziata da quanto previsto ed accettato, non dimenticando mai la
spinta innovativa e non solo formale che questo MoVimento di cittadini
ha espresso e fortemente voluto, nessuno escluso e a prescindere dove
questi cittadini oggi esercitano la volontà rappresentata e temporanea.
Tutti siamo necessari, nessuno è indispensabile.
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