lunedì 25 aprile 2011

Roma attraverso le cartoline d'Epoca...

(Le Cartoline Originali appartengono all’autore degli articoli).
IL CANNONE DEL GIANNICOLO
In questi giorni si è parlato del cannone del Gianicolo in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia per averlo fatto sparare, il 17 marzo, per 150 volte.
Come si può ricavare da diversi siti web, la consuetudine di farlo sparare si deve al Papa Pio IX, che per coordinare il suono di tutte le campane di Roma, a mezzogiorno, decise di far sparare un colpo di cannone da Castel S.Angelo sino al 1903, poi fu trasferito sulle pendici di Monte Mario, dove attualmente sorge un Albergo e infine dal Gianicolo dal 24 gennaio 1904. Proseguiamo con le notizie riportate da”ESERCITO ITALIANO”:
“Nel periodo della 2^ Guerra Mondiale la tradizione fu interrotta per gli eventi bellici.
Il 21 aprile 1959, in occasione del 2712° Anniversario della fondazione di Roma, il cannone riprese a segnare il "mezzogiorno" per i cittadini romani.
Non si ha notizia del tipo di cannone in uso fino all'agosto 1904. Da quella data fu utilizzato un cannone campale da 75 mm., impiegato dall'Artiglieria del Regno d'Italia per aprire la Breccia di Porta Pia.
Successivamente è stato impiegato un obice da 149/13 la cui bocca da fuoco, preda bellica dell'Esercito Austro-Ungarico nella guerra 1915-18, era montata su affusto italiano. Quest'ultimo pezzo, ormai vetusto, in data 1° febbraio 1991 ha sparato il suo ultimo colpo.
Attualmente è in uso un obice, risultato di un assemblaggio della bocca da fuoco da 105/22 su affusto di 88/27 impiegati durante il 2° conflitto mondiale.
La squadra di servizio al pezzo, è composta da tre militari di cui uno graduato, con funzioni di "Capo pezzo", è fornito dal 33° reggimento artiglieria terrestre "Acqui" di stanza in l'Aquila mentre i due "Serventi al pezzo", sono effettivi alla Scuola del Genio.”
Cartolina originale inviata il Francia il 22 aprile 1908, ed. Guido Busi.

Si ricorda che il cannone riniziò a sparare per l’interessamento del famoso ed indimenticabile “MARIO RIVA” come ricorda il sito del “Tempo.it” in un articolo di Beatrice Boero:
“Il famoso conduttore televisivo Mario Riva si fece portavoce delle richieste dei romani, nella trasmissione «Il musichiere». Tanta fu la risonanza, che la richiesta di ripristino venne accolta. Il 21 aprile 1959 il cannone ricominciò a sparare dal Gianicolo, ed è in funzione ancora oggi.
È caratteristico anche il modo in cui la persona addetta allo sparo riceve il segnale. Dal 1847 al 1925 proveniva dall'Osservatorio del Collegio Romano, dove una sfera nera di vimini, del diametro di un metro e mezzo, scorreva su un'asta di sei metri, e cadeva in un punto stabilito a mezzogiorno. In quel momento, l'ufficiale addetto al cannone osservava con un binocolo, e come vedeva cadere la palla, dava immediatamente l'ordine all'artigliere di sparare il colpo. Successivamente si fece uso di una soneria elettrica, comandata dall'Osservatorio Astronomico del Campidoglio. Suonava per trenta secondi, appena la palla del cannone cominciava a salire; al termine del segnale l'artificiere era pronto per sparare. Nel 1930, con la chiusura dell'Osservatorio del Collegio Romano, si disposero quattro fari rossi ai lati della Torre del Campidoglio.
All'inizio furono comandati dall'Osservatorio del Campidoglio, successivamente dall'Osservatorio di Monte Mario, e infine dall'Orologio dell'Istituto Galileo Ferraris di Torino. Attualmente, invece, il segnale viene rilevato telefonicamente. Gli addetti al cannone sono 3 soldati dell'8° Reparto Rifornimento della Regione Militare Centrale. Le spese di manutenzione di questa tradizione, tanto cara ai romani, sono a carico del Comune di Roma.
Il sito “Perle Sparse” ricorda anche una bellissima poesia di Checco Durante, attore e poeta, Francesco all’anagrafe, che nacque in via dei Salumi a Roma il 19 novembre 1893 – e morì sempre Roma il 5 gennaio 1976.

St'usanza che pareva bella e morta
è tornata de moda ‘n’artra vorta.
Mo’ mezzogiorno a tutte le perzone
j’ariviè segnalato dar cannone.
Quanno lo sento penzo co’ la mente
na prejera che viene su dar core
e mormoro: Signore!
Fa ch’er cannone serva solamente
pe’ di' all’umanità
che sta arrivanno l’ora de magna’.
Cartolina originale dei primi del ‘900, molto rara, ed. Brunner.

La cronaca ricorda, anche, che mancanza del personale, il 23 gennaio 2009, il cannone non “tuonò”.

 Eolo45

1 commento:

manuel ha detto...

preciosas postales, me gustaría saber
si son de colección particular o de alguna fototeca de tu pais. un saludo desde Sevilla