sabato 1 agosto 2009

Comune di Roma

Piano nomadi: 13 campi, aree recuperate, ragazzi a scuola. Il Sindaco: "legalità e solidarietà"
Roma, 1 agosto – Tredici villaggi autorizzati, a fronte degli oltre cento campi nomadi oggi esistenti tra insediamenti abusivi, campi cosiddetti "tollerati" e villaggi autorizzati. Non più di seimila nomadi sul territorio romano invece dei quasi 7.200 attuali. Sono i principali obiettivi del "piano nomadi" messo a punto dal prefetto Pecoraro (in qualità di commissario straordinario all'emergenza nomadi nel Lazio) e dal Comune di Roma. Il piano è stato presentato dallo stesso prefetto, dal sindaco Alemanno e dall'assessore Sveva Belviso (Politiche Sociali), alla presenza del ministro dell'Interno Maroni.
Gli interventi previsti:

chiusura di oltre 80 campi abusivi e di nove "tollerati" (già sgomberati il 27 luglio quelli di Naide e Dameta). Si comincerà con il Casilino 900, Tor de' Cenci e La Martora che saranno ridotti del 50% entro fine ottobre. Questi i campi "tollerati" che verranno chiusi: Casilino 900 (Municipio VII), Tor de' Cenci (Municipio XII), La Martora (Municipio V), Baiardo (Municipio XX), Foro Italico (Municipio II), Monachina (Municipio XVIII), Arco di Travertino (Municipio IX), Spellanzon (Municipio V) e Sette Chiese (Municipio XI). Si comincerà con i campi ad alto tasso di pericolosità. Si prevede dunque di chiudere entro fine ottobre almeno il 50% di Casilino 900, Tor de' Cenci e La Martora, per poi completare l'intervento entro il primo semestre 2010.

Ristrutturazione dei villaggi autorizzati e realizzazione di nuovi insediamenti.
Entro l'autunno saranno ultimati i lavori in cinque campi autorizzati: Salone, Gordiani, Camping River, Candoni e Castel Romano. A Salone, Candoni, Gordiani e Camping River i lavori sono già iniziati, a Castel Romano si comincia tra agosto e settembre. Questi gli interventi previsti: perimetrazione dei campi, livellamento della sede stradale, adeguamento di tutti gli impianti (fogne, impianti elettrici e illuminazione, impianti idrici), manutenzione delle abitazioni lesionate e realizzazione di nuove. Gli altri due campi autorizzati – Cesarina e Lombroso – saranno spostati altrove. Successivamente verranno ristrutturati tre campi "tollerati" – Salviati, Ortolani e La Barbuta – e creati due nuovi villaggi, sulle aree scelte dal Prefetto. Prevista anche una nuova "struttura di transito" di 600 posti, 400 fissi e 200 destinati ai nuclei in attesa di collocazione stabile.

Alla fine, 13 campi con "presìdi di vigilanza e socio-educativi". Completati gli interventi, al posto dell'attuale "costellazione" (oltre 80 insediamenti abusivi, 7 autorizzati e 14 "tollerati") Roma avrà 13 campi autorizzati: due nuovi villaggi; i campi di Salone, Gordiani, Camping River, Castel Romano, Candoni; quelli in cui saranno trasferiti gli attuali campi Cesarina e Lombroso; i villaggi Ortolani, Salviati e La Barbuta; la "struttura di transito" da 600 posti. All'interno dei campi saranno aperti "presìdi di vigilanza e socio-educativi", in base alle disposizioni del regolamento del commissario all'emergenza nomadi.

Bonifica e recupero aree. Le aree dei campi sgomberati e chiusi saranno bonificate, recuperate e restituite alla cittadinanza.

Distribuzione delle comunità nomadi all'interno dei campi. In base al piano, i nomadi aventi diritto saranno in parte ricollocati in alcuni dei campi ristrutturati e ampliati e nelle nuove strutture. Ciò avverrà in seguito al censimento operato dalle forze dell'ordine e agli eventuali nuovi arrivi, in base ai posti disponibili. "La composizione dei nuovi villaggi e la ricollocazione dei nomadi all'interno dei campi già esistenti", precisa una nota del Campidoglio, "sarà effettuata sulla base delle compatibilità etniche".

Censimento. In parallelo ai lavori negli insediamenti sarà completato il censimento nei campi abusivi e in quelli "tollerati" (disciplinati dall'ordinanza n. 80 del 1996), effettuato dalle forze dell'ordine in collaborazione con il Dipartimento Servizi Sociali del Comune. Si comincerà dopo la pausa estiva. Le stime attuali: 2.700 persone nei 14 campi "tollerati", 2.200 negli oltre 80 insediamenti abusivi (dati Croce Rossa 2008). Diverso il discorso per i villaggi autorizzati: durante il censimento condotto da febbraio a giugno 2009, il 25% dei 3.000 residenti si è reso irreperibile. Ad oggi, dunque, risultano 2.241 i nomadi presenti nei sette villaggi autorizzati del Comune. I circa 700 posti lasciati da chi ha rifiutato il censimento saranno utilizzati per ricollocare le persone provenienti dai campi sgomberati.

Consegna del DAST (Documento di Autorizzazione allo Stazionamento Temporaneo). Ad ogni nomade in possesso dei requisiti previsti dal regolamento sarà consegnato il DAST, il documento che attesterà il diritto a sostare sul territorio romano grazie, appunto, al possesso dei requisiti. In particolare, saranno autorizzati: 1) gli extracomunitari con permesso di soggiorno e passaporto (o documento equipollente); 2) gli italiani, e i cittadini comunitari, con documento di identità valido. Grazie al DAST si potrà restare, nel campo indicato nel documento stesso, per un massimo di quattro anni – rispettando le norme contenute nel regolamento commissariale –.

Impegni precisi per chi sosta nei campi.
Per avere il DAST, ogni nomade dovrà sottoscrivere un atto d'impegno con il Comune. Questi gli obblighi previsti: fare la piccola manutenzione della piazzola assegnata; rispettare e mantenere efficienti le strutture comuni; pagare le utenze per i consumi familiari, il canone mensile per l'uso della piazzola e dei servizi del campo, la tassa dei rifiuti. Infine, mandare a scuola i ragazzi: i minori in età scolare alle scuole dell'obbligo, gli altri (non più soggetti all'obbligo scolastico) a frequentare scuole superiori, corsi professionali o a svolgere un'occupazione.
Per un quadro d'insieme del piano, scarica le schede.

"Una rivoluzione copernicana"
, ha commentato il sindaco Alemanno sottolineando le novità dell'approccio alla questione nomadi. Un approccio "all'insegna della stretta identità tra legalità e solidarietà, tra sicurezza e integrazione".

1 commento:

Anonimo ha detto...

fascistelli eh?