martedì 30 dicembre 2008

Palazzo delle Esposizioni di Roma

Imperdibile fino al 6 di gennaio
Dalle 10 alle 20, venerdì e sabato fino alle 22,30
Lunedì chiuso
www.palazzoesposizioni.it
BILL VIOLA - VISIONI INTERIORI :
quando il mistico incontra la videoart.
Disperdersi, dissolversi e riemergere dall'acqua: le videoinstallazioni di Bill Viola sono un viaggio interiore. Più di una mostra: un percorso emotivo che parte dall'annientamento di sé (il corpo brucia e annega simultaneamente in The Crossing, si sgretola in Bodies of light) e conduce fino alla rinascita (c'è un uomo che si erge da una fonte battesimale in Emergence): si torna in vita, si riaffiora da un cratere d'acqua, un utero che purifica e rinnova. Sullo schermo di Departing Angel un uomo affonda, ma poi si rovescia e sale verso la superficie dell'oceano. Passa dalle tenebre alla luce.

Si esce dal corpo e si torna nelle Visioni interiori del più sofisticato rappresentante della videoart, il primo che ha coniugato la tecnologia alla perfezione formale, l'ipermodernità allo stile rinascimentale e alle suggestioni orientali. Viola rivisita in chiave tecnologica, poetica e contemporanea Giotto, Mantenga, Bosch,Tiziano, Caravaggio e Goya. The Greeting, installazione video-sonora del 1995, si ispira alla Visitazione di Pontormo.

L'allestimento dell'esposizione è rigoroso. Non si tratta di un'antologia di opere, ma di una narrazione unica.


Il percorso è stato attentamente studiato dall'artista e dalla fotografa Kira Perov, assistente e moglie di Bill Viola che ha selezionato opere dal 1955 al 2007. Per contenerle, le sale superiori di Palazzo delle Esposizioni sono state trasformante in corridoi bui che si aprono in ampi spazi senza tempo: cinque schermi piatti raccontano a colori il privato di Catherine e i suoi rituali quotidiani. Chiusa nella sua stanza la donna al mattino pratica yoga, cuce di pomeriggio, scrive al tramonto, accende candele alla sera e, infine, dorme immersa nella notte: è il ciclo della vita, della natura. Sull'altro lato della parete, all'interno di quattro piccoli schermi, le mani in movimento di un ragazzo, un uomo, di una donna di mezza età e di una anziana rimandano con la loro mimica familiare ai mudra buddisti. Bill Viola è un mistico moderno che conosce profondamente il buddismo zen, il sufismo islamico, la mistica cristiana.

Adesso si piange, si ride, esplode lentissimamente la rabbia e lo stupore: ecco la galleria delle emozioni primarie, in cui ogni immagine viene analizzata come al microscopio. Dolorosa è un dittico di 11 minuti in cui due volti esprimono la necessaria sofferenza della vita che poi non è che un sudario di seta sgranata (Memoria) dove solo la condivisione può essere consolatoria (Observance).

L'ultimo video dura 130 minuti: è l'installazione presentata lo scorso anno alla Biennale di Venezia. Si entra e si esce dal mondo corporeo, dalla vita e dalla morte. Bisogna solo avere il coraggio di rompere un muro d'acqua, oltrepassarlo, per rendersi conto che la nostra fisicità, come la vita intera, è solo un transito.

dal Sole24ore.com di Donatella Marrazzo


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