lunedì 9 giugno 2008

da Cittadinanzattiva.it

No cittadini? No riforma Pubblica Amministrazione!
Il Ministro Brunetta ha proposto il 28 maggio scorso un "piano industriale" per rinnovare la Pubblica Amministrazione. I contenuti sono innovativi, anche se siamo tutti consapevoli che di idee e di proposte su questo tema in questi anni se ne sono fatte molte ma con scarsi risultati pratici. I propositi di oggi sembrano essere più forti di quelli del passato e, soprattutto, è cambiato il clima.
Una Pubblica Amministrazione che pesa come un macigno e che ostacola lo sviluppo del paese è un lusso che non possiamo più permetterci. La condizione prioritaria affinché il Piano Industriale possa trovare concreta attuazione è però una sola: esso deve rompere la autoreferenzialità della P.A. e, quindi, essere alimentato da un vasto consenso politico, sociale e culturale con un forte coinvolgimento attivo dei cittadini e delle organizzazioni civiche e di tutela dei diritti dei cittadini.
Il Ministro ha convocato nell'incontro di presentazione del piano anche le organizzazioni dei cittadini (specificatamente quelle dei consumatori) ed ha chiesto loro di presentare commenti e proposte di integrazione. Cittadinanzattiva ha presentato un suo documento che è stato pubblicato nel sito del Ministero della Funzione Pubblica (clicca per leggere il documento)
Qui di seguito riportiamo solo uno stralcio delle proposte presentate
1. Valutazione civica della qualità ovvero audit civico
  • coinvolgimento della cittadinanza nella valutazione dei servizi mediante procedure concordate di audit esterno, anche a partire da esperienze già condotte e realizzate
  • utilizzo dei risultati per introdurre miglioramenti concordati con gli utenti (tavoli di miglioramento)
  • promozione di una misurazione basata su standard di qualità e indicatori legati all'orientamento al cittadino
  • pubblicità dei risultati degli audit civici realizzati
  • realizzazione degli audit sia presso i servizi che presso gli uffici centrali
  • allargamento di procedure analoghe per il controllo sui servizi gestiti in appalto o in concessione
  • uso, a tal proposito, di procedure di benchmarking e di premi legate alla valutazione degli utenti
  • censire e diffondere pratiche di qualità negli uffici pubblici ed esperienze di successo

2. Verifica del personale (con particolare riferimento ai dirigenti)

  • collegamento del premio di rendimento alla valutazione dei cittadini (vale a dire: uso dei risultati del punto precedente per misurare l'adeguatezza delle performaces professionali dei dirigenti) sulla base di esperienze già realizzate nella PA
  • revisione del sistema degli obiettivi con l'inserimento di una quota di incentivi per tutto il personale e per le equipe legati ad obiettivi indicati dall'utenza e la eliminazione di obiettivi non-obiettivi (legati alla semplice attività istituzionale)
  • presenza di rappresentanti delle associazioni dei cittadini nei nuclei di valutazione dei dirigenti onde favorire una maggiore indipendenza e apertura dell'organo
  • presenza analoga nell'organismo centrale di valutazione in seno al Dipartimento della Funzione Pubblica previsto dal disegno di legge Brunetta
  • presenza delle organizzazioni degli utenti nei tavoli di contrattazione per il rinnovo dei contratti

3. Lotta agli sprechi, alla corruzione e all'assenteismo

  • rendere possibile la riorganizzazione dei servizi mediante la semplificazione delle procedure per la mobilità territoriale, tra servizi e tra enti, evitando che accorpamenti e semplificazioni si trasformino in riduzione dei servizi per i cittadini (perché il personale non si sposta)
  • utilizzare la norma su sequestro e la confisca dei beni in casi di truffe e corruzione (prevista dalla Finanziaria dell'anno scorso,L. 296/06 artt.220-221 )
  • ridurre i tempi del procedimento disciplinare rendendolo efficace e operativo anche a prescindere dalle pendenze giudiziarie in corso
  • ridurre il numero dei dirigenti, ormai ipertrofico e costoso per la collettività, legandolo a funzioni effettivamente svolte
  • consentire un allargamento dell'azione risarcitoria collettiva alla PA e prevedere procedure di conciliazione in caso di conflitto con gli utenti
  • introdurre forme di risparmio energetico nella PA
  • rendere trasparenti e comprensibili i bilanci pubblici (a partire dagli enti locali)
Teresa Petrangolini
Segretario Generale di Cittadinanzattiva

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