domenica 16 marzo 2008

Siamo andati a vedere la pista ciclabile

A marzo del 2008, dopo che noi avevamo sempre sconsigliato di frequentare quella che poteva essere una bellissima opportunità di mobilità e di svago per i cittadini a costo zero, siamo tornati per verificare e documentare con foto come stanno effettivamente le cose.

Dopo i fatti di sangue, di cui si erano resi responsabili i “nomadi” ma di fatto stanziali lungo l’argine del Tevere, vi è stato lo sgombero delle "baraccopoli" insediate nella zona di via del Cappellaccio ed è stata attivata da parte del Comune, la sorveglianza della pista ciclabile affidandola alla società “Roma Multiservizi”(il motociclista nella foto sotto).
Inoltre il Municipio XII, con i finanziamenti del Comune di Roma, Doveva realizzare, lungo il percorso della pista di sua competenza territoriale, un progetto per l'installazione di videocamere e colonnine SOS e la bonifica della vegetazione, che impedisce la visibilità di eventuali nuovi insediamenti abusivi e soprattutto di eseguire agguati, come nel caso del povero Luigi Moriccioli, il ciclista assassinato da questi barbari ad agosto.
Il Presidente del Municipio XII, Patrizia Prestipino, dichiarava nel novembre passato di avere avuto garanzie dagli organi e dagli uffici competenti, di poter ultimare l'intervento prima delle feste natalizie.

Nella nostra passeggiata abbiamo potuto rilevare che sono state installate nel tratto che va da via del Cappellaccio fino al GRA numerose postazioni di videosorveglianza, distanziate tra di loro di circa 50 metri il che ci conforta molto, ma si nota che nei corrugati di collegamento non vi passano fili e non ci sembra che ci siano dei lavori in corso.




Natale è trascorso, Pasqua passerà e non è errato dire prima delle feste natalizie. 2008 ?



…e questo è quello che resta dopo lo sgombero di via del Cappellaccio. Quanto ci costerà bonificare tutta l’area e se mai si farà quando?













Ricordiamo sempre la Signora Reggiani e il Signor Moriccioli, perche amaramente dobbiamo dire che per vedere muovere qualcosa ci doveva essere il sacrificio di due vite.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ho scoperto per caso il blog ma visto che vivo al torrino, dove la socializzazione è vicina lo zero, trovo l'iniziativa decisamente pregevole.... andate avanti così e ancora complimenti