domenica 9 settembre 2007

Mentre arrivano i primi commenti della casta...

...sono già 300 mila le firme raccolte per una legge che impedisca l'elezione dei pregiudicati e faccia uscire dal Parlamento i 25 condannati in via definitiva.
I Meet-Up di Grillo fanno sapere che la mobilitazione del V-Day ha sfiorato il milione di persone.

Casini UDC: “la più grande delle mistificazioni. Una manifestazione di cui dovremo vergognarci perché è stato attaccato Marco Biagi che invece andrebbe santificato e si vergognino anche quei politici che, pur di stare sull’onda del consenso popolare, hanno mandato a Grillo e alla sua manifestazione dei messaggi di adesione”. Sopra il filmato del "vergognoso attacco" a cui fa riferimento l'Onorevole.

Un Blogger commenta sul sito di Beppe Grillo: "Come si permette Casini - si legge in un post - di mettere in dubbio la nostra coscienza e la nostra dignità... Non solo non ci vergogniamo, ma pretendiamo che non abbia la superbia di giudicarci dal suo scranno come se lui fosse diverso da ciascuno di noi".

Fini, AN: "L'indignazione che c'è nel paese verso partiti, istituzione e partitocrazia in altri momenti ha assurto dignità politica. Basti pensare all'uomo qualunque. Oggi il rigetto è alimentato dal rifiuto al governo percepito come restauratore. Del governo Berlusconi si può dire tutto ma era percepito come un esecutivo innovatore. Per Prodi è all'opposto, il suo governo è la restaurazione di un sistema e Grillo trova terreno fertile nell'immagine che Prodi ha dato. Bisogna avere anche l'onesta intellettuale di dire che Grillo le spara grosse".

Bersani, PD:in effetti c'era tanta gente. Però non è che ogni volta che c'è la febbre la colpa è del termometro che è rotto”.

Tremonti, FI:C'è Beppe Grillo che è popolare e da queste parti ci sono tanti Beppe Grillo ben vestiti che fanno lezione. Io non condivido nè l'uno nè l'altro, ma mi è più simpatico Beppe Grillo, certamente è più simpatico di “certi moralisti” o di chi spiega come raccogliere voti e non ha mai preso un voto in vita sua”.

Russo Spena RC:La manifestazione di Beppe Grillo è la risposta sbagliata e pericolosa a un problema reale è la dimostrazione di quanto una politica che nega ai cittadini ogni spazio di reale partecipazione e ogni potere sia avvertita ormai come distante, inaffidabile e persino nemica, una risposta basata sull'antipolitica e sul qualunquismo è certamente errata e foriera di sviluppi ancor più negativi”.

Bobo Craxi, "Un tizio che si augura la morte di un altro essere umano - sottolinea Craxi - è già arrivato aldilà del bene e del male: faccia il politico, allora. Si candidi e, se se la sente, contribuisca a risolvere i problemi del Paese: il resto è uno squallido qualunquismo, per fortuna non più pagato tramite il canone della Rai".

Fabio Mussi, "No all'eleggibilità in Parlamento in presenza di reati gravi, tuttavia "dipende dai reati". Io sono stato condannato per occupazione di binari perché ho partecipato a una manifestazione di operai che venivano licenziati, e si sarebbero persi 500 posti di lavoro; alla fine però si è fatto un buon accordo».


Violante, PD: "oltre all'insoddisfazione per la politica, anche cose giuste".

Bossi, Lega:E' un'esagerazione, io sono stato condannato ma cosa vuol dire? in fondo il reato (vilipendio alla bandiera) non è troppo grave e vicino al cuore della gente. Attenzione, così viene avanti l'antipolitica”.


Rosi Bindi, PD:Il problema non è solo la manifestazione di Bologna. Ma le tante firme, la gente che ha fatto la coda per aderire. E se uniamo il tutto alle copie vendute dal libro "La casta", allora bisogna capire che siamo di fronte ad una ribellione contro la politica che va presa sul serio. Non possiamo far finta di niente. Grillo può anche essere un provocatore, ma se ottiene questo consenso, seppure con accenti di qualunquismo, non si può pensare che tutto resti come prima:và rilanciata la dignità della politica".

Pippo Baudo:Ma un Paese non si migliora con le battute di un comico, si migliora facendo politica, nei Girotondi di Moretti, per capirci, già mi sembrava ci fosse molta più sostanza. Stavolta... Io voglio bene a Beppe. Non voglio che si faccia male”.

Di Pietro, Italia dei valori: (vedi filmato)


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