mercoledì 4 marzo 2009

"Roma pittoresca/Memorie di un'era che passa"

La "Roma sparita" di Ettore Roesler Franz

Ettore Roesler Franz, uno dei migliori acquarellisti italiani di ogni tempo é il pittore dell'Ottocento romano che più ha esposto e si é affermato in Italia e all'estero e secondo alcuni studiosi, uno dei più validi esempi di Realismo del tardo Ottocento, mentre alcuni critici sostenevano che fosse semplicemente un “Fotografo” e “Cartolinaro”.
Era nato a Roma l'11 maggio 1845 da Luigi e Teresa Biondi, mentre la sua famiglia di origine tedesca si era trapiantata a Roma all'inizio del Settecento, dove aveva fondato il celebre hotel d'Allemagne, tra via Condotti e Piazza di Spagna (vi furono ospitati, tra gli altri, Stendhal, Wagner e Goethe) quindi a dispetto di un cognome straniero era ormai romano da più generazioni.
Ettore Roesler Franz fu uno dei primi pittori al mondo a servirsi della macchina fotografica, questo nuovo mezzo gli fu utilissimo per focalizzare con precisione assoluta tutti i particolari di una veduta e ritrarre i suoi personaggi nelle loro funzioni più umili per vicoli e cortili, strade e piazze della capitale prima che Roma venisse in gran parte spazzata a raso dai demolitori e costruita a misura dalle immobiliari piemontesi.I quadri di Ettore Roesler Franz sono l'unica testimonianza a colori di quello storico mutamento, consentendoci oggi di immaginare con facilità come fosse stata la città prima degli sventramenti piemontesi antecedenti quelli del ventennio fascista. Molte sono state le zone colpite a cominciare dalla demolizione di tutte le case sulla sponda sinistra del Tevere e su quella destra nella zona di Trastevere per proseguire con Villa Ludovisi, considerata il più bel giardino d'Europa, se non del mondo, e continuare con la completa distruzione del Ghetto (è stato uno dei pochi artisti ad aver immortalato a colori questa storica parte della capitale abitata dalla comunità ebraica) e finire con l'irreparabile perdita del Porto di Ripetta e di quello di Ripa Grande.Nel 1883 il Sindaco di Roma Leopoldo Torlonia acquistò dall'artista per 18 mila lire i 40 acquarelli che componevano la prima serie di "Roma sparita" e che furono inizialmente conservati nel Palazzo comunale in Campidoglio.Il 4 maggio 1908, un anno dopo la morte di Ettore Roesler Franz, avvenuta nella capitale all'età di 62 anni, il Comune di Roma comprò per 35 mila lire i rimanenti 80 acquarelli, che componevano la seconda e terza serie di "Roma sparita", da suo fratello e suo erede universale Adolfo Roesler Franz che aveva fondato l'omonima Banca privata, con sede prima a Palazzo Torlonia in via Condotti 19b-20, poi in via Condotti 87-88 e 91 (adiacente al Caffé Greco), che operò per 67 anni dal 1869 fino al 1936.
Il Comune di Roma non ha, purtroppo, sinora mostrato di avere molto a cuore il suo illustre concittadino. Difatti per una "distrazione" di una Giunta capitolina verso la fine degli Anni Sessanta fu intitolata a Ettore Roesler Franz una desolata strada di Acilia, lontano dalla città a lui tanto cara e ritratta in suoi numerosissimi angoli.

Informazioni storiche da www.ettoreroeslerfranz.com e da Roma scomparsa di Newton Compton

...e intanto mi nonno copiava.





(la foto lo ritrae nella sua casa di piazza Barberini con tre dei suoi cinque figli)





Sotto due deliziosi quadretti (quelli ripresi nella cornice) fatti da mio nonno, Menichetti Renato e arrivati a me e mio fratello ci fanno sapere quanto questo pittore fosse amato dai Romani.

Mpecchio

1 commento:

Feddy ha detto...

Questo post mi ha fatto tornare indietro nel tempo ad un passato che non ho vissuto, ma che ho visto più volte davanti ai miei occhi, grazie agli innumerevoli racconti di mia nonna :-)
Grazie per le splendide illustrazioni e per aver parlato di quella vecchia Roma sparita, che forse era troppo semplice, umile e popolana per diventare una capitale, ma in cui di sicuro si respirava un'atmosfera più familiare!
Povera città nostra, speriamo che la smettano di scempiare la bellezza! :-)