mercoledì 24 novembre 2010

60 TELEGRAMMI DALLE CASE FAMIGLIA DI ROMA AL CONSIGLIO COMUNALE: “ORA TOCCA A VOI AIUTARCI, VOTATE PER LA NOSTRA SOPRAVVIVENZA”

Roma – “Il Consiglio Comunale – che sta per votare l’assestamento al bilancio di previsione 2010 - si adoperi a scongiurare l’imminente rischio chiusura delle 55 case famiglia di Roma, assicurando i fondi (2.800.000 euro) necessari alla loro sopravvivenza”. E’ l’appello che le case famiglia di Roma lanciano all’assemblea capitolina, anche attraverso l’invio di 60 accorati telegrammi: “Consiglieri capitolini, votate per la sopravvivenza delle case famiglia”.
A sollecitare l’impegno del consiglio è ‘Casa al Plurale’ (associazione a cui aderiscono 17 organizzazioni che gestiscono strutture e progetti di solidarietà, integrazione sociale nel Lazio), che ha riunito, stamane, presso i locali dell’“Opera Don Calabria”, le case famiglia della capitale, per discutere insieme la situazione di emergenza in cui versano queste strutture che accolgono ed assistono, ogni giorno, oltre trecento disabili.
Le case famiglia di Roma, infatti, non hanno smesso di preoccuparsi e di chiedere chiarimenti sulle risorse ad oggi effettivamente disponibili, anche dopo che la Giunta, lo scorso 9 novembre, ha approvato l’assestamento di bilancio 2010 recuperando un terzo di quel che serve: 1 milione di euro per finanziare le case famiglia. “ Apprezziamo l’impegno dell’’Assessore alle politiche sociali Sveva Belviso – rileva il presidente di ‘Casa al Plurale’, Luigi Vittorio Berliri – ma purtroppo non basta, ora tocca al Consiglio fare la propria parte assegnandoci i fondi necessari. Noi restiamo fiduciosi”.
Oltretutto il Comune di Roma, dal prossimo anno, pagherà le fatture presentate con ritardi di oltre 6 mesi. Ciò comporterà la necessità da parte degli Enti Gestori di ricorrere alle anticipazioni bancarie, con un costo aggiuntivo a loro carico di un ulteriore 3%.
A questo si aggiunge la notizia di queste ore del taglio di un quarto del fondo per il cinque per mille, preziosa risorsa aggiuntiva, che metterà le case famiglia in ulteriore difficoltà …
Alle case famiglia riunite è arrivato l’appoggio di Confcooperative e Legacoop.
Si chiede l’aiuto delle istituzioni tutte: Regione, Provincia, Comune, Municipi; siamo speranzosi di ricevere un messaggio di sostegno da parte dei loro rappresentanti che certo non abbandoneranno oltre trecento disabili quasi tutti senza più nemmeno la famiglia.
“Se non ci sono i soldi necessari ci dicano quali sono le priorità del Comune di Roma”, sottolinea  ‘Casa al Plurale’. A luglio era stata proprio ‘Casa al Plurale’ a lanciare un grido di allarme proponendo, ricorda Berliri, di "fermare i lavori della 'Nuvola' di Fuksas per salvare i disabili. Le case famiglia di Roma rischiano di chiudere: per adeguare le rette basterebbe meno del 2% del costo della 'Nuvola' ".

Casa al Plurale, associazione senza scopo di lucro C.F. 97417170582 Via Marcantonio Colonna 44 int.1- 00192 Roma.
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Addetto stampa: Carmela Cioffi (338.1090669)

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