lunedì 13 settembre 2010

dall'ufficiostampa arcigayroma

"SEI GAY? NIENTE CASA". MARRAZZO (ARCIGAY): ENNESIMA VICENDA SCONCERTANTE.

Sei gay? Niente casa. "E' quanto - racconta Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma - si è sentito dire Massimo Frana, docente presso un istituto superiore di Roma. Frana avrebbe preso in affitto una stanza dell'appartamento al quinto piano di un condominio senza ascensore in zona Lucio Sestio, ma la proprietaria dell'immobile gli ha negato la possibilità di stipulare il contratto di affitto quando il docente ha detto di essere gay. La donna, un avvocato in pensione, aveva infatti sostenuto di non volere affittare casa a immigrati e gay.

"La proprietaria - afferma Massimo Frana - mi ha anche rimproverato per averle fatto perdere del tempo, sostenendo che nel condominio 'non avrebbero capito certe cose'. Ho perdonato la signora, ma spero si renda conto della cattiveria delle sue parole e della violenza del suo atteggiamento. Sono preoccupato all'idea che vi possa essere un intero condominio che rifiuta le persone gay, secondo quanto ha insistito a ripetere. Così come rimango incredulo che un avvocato, quale la signora ha sostenuto di essere, possa parlare e agire in un simile modo. Da dieci anni insegno ai miei alunni a essere aperti e rispettosi di ogni diversità, vista come valore che arricchisce, e devo dire che i giovani, opportunamente invitati a riflettere, dimostrano spesso di saper dare risposte positive ed equilibrate sul tema dell'integrazione e dell'accoglienza dell'altro".

A Massimo Frana va tutta la nostra solidarietà. E' una vicenda sconcertante - aggiunge Marrazzo - Non è la prima volta che riceviamo segnalazioni di episodi del genere. Non affittare casa a qualcuno perché è immigrato o gay, come sostenuto in questo caso, vuol dire essere precipitati in un vero e proprio baratro sociale, culturale e umano

Arcigay Roma | Ufficio Stampa
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