venerdì 6 novembre 2009

Roma attraverso le Cartoline d’Epoca…

(Le Cartoline Originali appartengono all’autore degli articoli)
L’EUR

La costruzione dell’EUR nasce per volontà del Governatore di Roma, Giuseppe Bottai, nel periodo fascista, il quale propose l’idea a Benito Mussolini; questi acconsentì di richiedere l’organizzazione di un’ Esposizione Universale, sul tipo di quella di Parigi del 1900, ma doveva anche celebrare l’anniversario del ventennio del regime. Infatti, dalla possibile data d’inizio, del 23 Marzo 1939, si fece di tutto per fare slittare almeno la chiusura al 28 ottobre 1942. Il Bureau International des Expositions approvò la proposta nella riunione del 24 e 25 giugno 1935. Fu prevista una spesa di Lire 500.000.000. Tuttavia la notizia fu diffusa solamente il 9 ottobre del 1936, per problemi d’incarichi… nulla di nuovo. La conformazione dell’ EUR s’ispira all’idea che a fine ‘800 ed all’ inizio del secolo scorso nacque tra gli urbanisti, cioè di costruire delle città giardino, città satelliti , decentrate dalle città, per non “opprimere” la loro parte più antica. Precursori furono l’inglese Ebenezer Howard (1850-1928), nel 1898 egli illustra le sue teorie in Tomorrow, a paceful path to real reform, ripubblicato nel 1902 col titolo di Garden cities of tomorrow,Il termine "città-giardino", e gli spagnoli Ildelfonso Cerdà (1815-1876) e Arturo Soria y Mata (1844-1920). La scelta definitiva della zona avvenne il 15 dicembre del 1936 da parte di Mussolini. Il piano regolatore fu affidato a 5 architetti Giuseppe Pagano, Marcello Piacentini, Luigi Piccinato, Ettore Rossi, Luigi Vietti, ….ad altre sedi la storia. Es. “L’Eur e Roma dagli anni Trenta al Duemila”* di Italo Insolera e Luigi Di Majo – Editori Laterza 1986. Furono espropriati ben quattrocento ettari, come nucleo centrale. I lavori iniziarono alacremente, però i venti di guerra, della 2^ guerra mondiale, rallentarono i lavori che poi si bloccarono definitivamente. Al termine del conflitto tutta l’area si presentava come una ... nuova Pompei, anzi peggio; prima di nascere, l’Eur, sembrava già morto; il tempo, i vandalismi, e l’occupazione militare avevano accelerato il decadimento. Dopo, nel 1951, con l’istituzione dell’Ente Autonomo, presieduto da professor Virgilio Testa, con nomina d’Alcide De Gaspari il 29 gennaio 1951, che era stato il relatore principale dell’idea nel 1936 presentata dal Bottai a Mussolini, l’Eur iniziò a rifiorire. *All’Eur lavoravano operai che alloggiavano in baracche senza famiglia o in un villaggio sulla Via Ardeatina. Nel periodo 1938- 1940 furono impiegati per un totale di 3.500.000 giornate lavorative. La percentuale maggiore degli operai apparteneva alla provincia di Frosinone (14%), poi a quella di Littoria (l’attuale Latina), quindi Roma, Aquila, Catanzaro, Padova, Benevento, Bologna, Reggio Calabria, Rovigo. *Il primo pino fu collocato tra Piazza G. Marconi e il lago, sul costruendo Viale C. Colombo, il 25 aprile 1937.
L’immagine che proponiamo è dei primi anni ‘50, è una cartolina “viaggiata” in data 6 febbraio 1953, pertanto il panorama, ritratto, è antecedente a questa data, in sostanza inquadra la situazione dell’EUR al termine della 2^ guerra mondiale. Notiamo il Palazzo della Civiltà detto “Il Colosseo Quadrato”, gli uffici dell’Ente, piazza Guglielmo Marconi, inizialmente denominata Piazza Imperiale e poi Piazza Italia ( nell’aria dell’attuale Grattacielo doveva sorgere il Teatro Imperiale, s’intravede la struttura); poi, in basso, la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, i principali protettori della città di Roma (con la cupola più grande di Roma dopo quella di S. Pietro); più su l’Ufficio Postale, Il Palazzo dei Congressi; in costruzione i palazzi dell’Ina e dell’Inps (le due esedre); da notare che ancora non era stato completato l’asse viario centrale, la Via Imperiale, poi chiamato Viale Cristoforo Colombo; la sede del laghetto era appena accennata ed in basso , alla sua estremità, si possono scorgere l’inizio dei lavori per la costruzione dell’anfiteatro, che non avrà mai vita, sarà demolito prima di essere ultimato per dare spazio ad un edificio “ Hotel au Lac” che diverrà sede di una Banca; in alto a sinistra vi erano solamente insediamenti campestri e l’abbazia delle Tre Fontane, con il luogo del martirio di S.Paolo, fu decapitato e nei punti in cui balzò la testa sgorgarono miracolosamente Tre Fontane.
Una veduta più ravvicinata, con data più recente, in quanto si vede il terrapieno della costruzione della Viale C. Colombo in fase più avanzata.
All’ Eur, nella primavera 1953, da Piazzale Clodio, fu trasferita la Fiera di Roma. Nel 1953 si cercò di trasformare la denominazione “E 42” in “EA 53”, prendendo spunto da un’altra manifestazione: l’ Esposizione Agricoltura Roma 1953, alcune cartoline riportano questa sigla; la Via C. Colombo non era terminata e all’inizio dell’Eur vi era una sorta d’ingresso, degli sbarramenti.
Nella fiera, nei miei ricordi da bambino, penso di avere visto il primo televisore con il famoso Monoscopio che permetteva di valutare la qualità dell’immagine e riempiva i lunghi intervalli della Televisione italiana. Si ricorda che appena quarantanni fa’, negli anni ’70 la televisione italiana trasmetteva su due soli canali (il terzo arriverà sul finire della decade) e le trasmissioni iniziavano alle 17 per finire intorno alle 24….”poche ma buone”. Il termine "televisione" fu deciso il 10 marzo 1947 durante la conferenza mondiale delle radiocomunicazioni ad Atlantic City dai delegati di 60 nazioni che anche stabilirono di adottare come abbreviazione la sigla "TV". In Italia il servizio regolare iniziò dal 3 gennaio 1954, a cura della RAI, in bianco e nero. Si chiamava Programma Nazionale. Il secondo canale iniziò le trasmissioni il 4 novembre 1961 ed il terzo il 15 dicembre 1979. In lontananza l’obelisco, l’allora Piazza Italia, in primo momento si era pensato di collocarvi l’obelisco d’Axum (fino a pochi anni fa, novembre 2003, posto nei pressi del Palazzo della F.A.O. ) poi si optò per uno nuovo, che voleva ricordare un’Antenna, in memoria di Guglielmo Marconi, fu ultimato solamente nel 1959. L'inaugurazione della stele avvenne il 12 dicembre del 1959. Erano presenti : Leone, Togni, Merzagora, Gronchi, Dazzi, Segni. S’innalza per 45 metri è stato progettato dall’Architetto Arturo Dazzi (Carrara 1881 - Pisa 1966). L’obelisco è rivestito da 92 pannelli che raffigurano le imprese di Marconi ed altre scene allegoriche.
Piazza Guglielmo Marconi.
Un’altra inquadratura dall’aeroplano, probabilmente antecedente agli anni ’50. In primo piano l’Abbazia il cui nome completo è: Abbazia dei SS Vincenzo e Anastasio, la chiesa è molto antica, fu costruita nel 1100 circa. La zona iniziò ad essere abitata sin dal VI secolo, ricorda anche il martirio di 10.203 soldati cristiani che furono uccisi dall’Imperatore dopo aver lavorato come schiavi per la costruzione le terme di Diocleziano (Roma Termini), vi è anche una tra le più antiche chiese dedicate alla Madonna…. e dulcis in fundo.. si possono acquistare le famose cioccolate dei Trappisti e liquori all’Eucalipto ecc.. In alto a destra possiamo vedere la zona della Montagnola, dove, tra il 9-10 settembre 1943, in un’imboscata dei soldati tedeschi, morirono 38 soldati italiani con il capitano dei Granatieri Vincenzo Pandolfo. Al termine di quei giorni si contarono 53 vittime che sono ricordati da un monumento e dalle 53 croci rappresentate sulla facciata della chiesa di Gesù Buon Pastore alla Montagnola.

Eolo45

1 commento:

Anonimo ha detto...

complimenti per le foto sono bellissime!
ne hai altre o sai dove trovarne di questa qualità?
ciao.
Dario
[silvano_radio@hotmail.com]